RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE CON AGEVOLAZIONI FISCALI

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Ristrutturare la tua casa ti conviene! Hai tempo fino al 31 Dicembre 2017 per finire i lavori

Se stai da tempo pensando di ristrutturare casa ma, per timore di non riuscire a sostenere l’intera spesa non hai ancora dato inizio ai lavori, devi sapere che fino al 31 Dicembre 2017 almeno la metà di quanto hai speso è recuperata!

La legge di bilancio 2017 (legge n. 232 dell’11 Dicembre 2016) ha prorogato infatti la possibilità di usufruire della maggiore detrazione IRPEF (50%), confermando il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.

Per dirla in parole più semplici, mediante una determinata procedura, è possibile richiedere la restituzione del 50% dei soldi spesi per ristrutturare casa in sede di dichiarazione dei redditi. Tale cifra infatti può essere portata in detrazione dall’IRPEF dovuta in dieci rate annuali.

ESEMPIO: un contribuente che possiede un immobile ad uso civile effettua nel corso dell’anno 2017 lavori di ristrutturazione per complessive euro 50.000. Il rimborso che gli spetta per intero è pari a euro 25.000 (il 50% del totale) da ripartire su 10 anni. Nel 730/2018 porterà in detrazione la prima rata pari a euro 2.500. Ciò significa che se dalla propria dichiarazione dei redditi scaturisce un debito IRPEF di euro 3.000 dovrà pagarne solo 500, ovvero se risulta un credito, vedrà rimborsarsi in busta paga nel mese di Agosto tale importo.

Come fare? La procedura è abbastanza rigida in quanto qualsiasi negligenza o dimenticanza può invalidare la richiesta di rimborso, ma basta informarsi presso lo stesso l’Agenzia delle Entrate o un tecnico specializzato, che tutto sembrerà più facile!

Innanzitutto il contribuente che chiede l’agevolazione deve essere il proprietario dell’immobile o titolare di un diritto reale (godimento, locatario, comodatario..); l’agevolazione deve essere richiesta per le spese sostenute nell’anno e devono essere necessariamente conservate tutte le fatture relative agli acquisti di materiali e manodopera; tali fatture poi devono essere TUTTE pagate mediante il c.d. “bonifico parlante”, vale a dire un bonifico bancario nel quale deve essere riportato l’importo speso, la normativa di riferimento, il codice fiscale del richiedente l’agevolazione e il titolare della Ditta che esegue i lavori o il numero di Partita IVA.

Ma quali lavori vi rientrano?! Molteplici, tutti elencati nella normativa di riferimento, come ad esempio gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, ristrutturazione edilizia e risanamento.

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