Certificato di restituibilità amianto: quali i prezzi?

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Una guida che mostra chiaramente i prezzi per un certificato di restituibilità amianto.

Il certificato di restituibilità amianto è un documento di fondamentale importanza, l’unico che attesta l’efficacia delle operazioni di rimozione dell’amianto. Ecco cosa c’è da sapere a riguardo, e una panoramica sulle procedure, sulle normative, sui costi e sulle migliori tecniche per risparmiare.


 

Certificato di restituibilità amianto: cosa è?

 

Il certificato di restituibilità amianto, o più propriamente “certificato di restituibilità di ambienti bonificati dall’amianto” è un documento che certifica la bonifica dei locali soggetti alla presenza di amianto friabile. Il certificato consente di rioccupare i locali, conferendo agli stessi le necessarie caratteristiche di agibilità e abitabilità.

Affinché il certificato venga rilasciato devono verificarsi due condizioni.

 

  • Lettura della concentrazione media di amianto per mezzo della SEM, Microspia Elettronica in Scansione.

 

  • Una concentrazione media di amianti inferiore alle due fibre per litro.

 

I lavori di bonifica vengono realizzati da imprese e tecnici specializzati.

La valutazione della concentrazione di amianti post-bonifica viene effettuata, invece, dal Laboratorio di Sanità del Comune in cui è sito l’immobile.

Il certificato, infine, viene rilasciato dall’ASL competente per il territorio in cui è situato l’immobile.

 

 

Costo certificato di restituibilità amianto: prezzi medi
     
  Da A
Intervento di bonifica amianto friabile (piccole superfici - al mq) 17,00 € 25,00 €
Intervento di bonifica amianto friabile (medie superfici - al mq) 12,00 € 21,50 €
Intervento di bonifica amianto friabile (grandi superfici - al mq) 5,50 € 15,00 €
Richiesta di certificato, sopralluogo, misurazione 125,00 € 320,00 €

 

I prezzi indicati rappresentano unicamente delle stime indicative: per conoscere i costi reali consigliamo di richiedere preventivi.

 

 

Certificato di restituibilità amianto: quando è obbligatorio o necessario?

 

La questione dell’obbligatorietà è abbastanza complessa. La legge, infatti, non disciplina in maniera rigida i casi in cui è necessario procedere con la bonifica. Semplicemente, impone al proprietario di avvertire l’ASL della presenza, nell’immobile, di amianto friabile (a rischio dispersione di particelle). Sarà poi l’ASL, se e quando lo riterrà opportuno, a richiedere la rimozione del materiale e le operazioni di bonifica.

A stabilire questa obbligatorietà, che riguarda l’attività di censimento dell’amianto e non direttamente la sua rimozione, la norma di riferimento è il Decreto del Presidente della Repubblica dell’8 agosto 1994.

Ad ogni modo, è sempre bene procedere con l’opera di bonifica e la richiesta del certificato di restituibilità amianto. Le implicazioni in termini sanitari di questa sostanza sono ormai noti al grande pubblico, sicché un immobile con forte presenza di amianto friabile rischia di perdere in tutto o in parte il suo valore commerciale.

 

 

Certificato di restituibilità amianto: la normativa

 

La normativa di riferimento per gli immobili residenziali è il già citato Decreto del Presidente della Repubblica dell’8 agosto 1994. La norma, tra le altre cose, introduce l’obbligo del censimento: i proprietari degli immobili che hanno già verificato la presenza di amianto devono darne comunicazione alla Asl di appartenenza.

Per quanto riguarda gli immobili strumentali, ovvero specializzati alla pratica lavorativa, la normativa è più stringente, e pone in essere obblighi finalizzati alla tutela della salute dei lavoratori. La norma principale, da questo punto di vista, è il Decreto Legislativo n. 277 del 1991.

Per ciò che concerne le procedure per ottenere il certificato di restituibilità amianto, i passaggi da effettuare sono i seguenti:

 

  • Esecuzione dei lavori di bonifica.
  • Invio agli organi competenti (Asl) del progetto.
  • Esecuzione del sopralluogo da parte dell’Asl e prelievo dei campioni di aria.
  • Analisi dei campioni.
  • Redazione e rilascio del certificato di restituibilità amianto.

 

 

Certificato di restitibilità amianti: a chi rivolgersi?

 

Come abbiamo visto, prima di richiedere il certificato è necessario realizzare le opere di bonifica. Sempre stando al Decreto del Presidente della Repubblica, è obbligatorio rivolgersi solo alle imprese riconosciute dal Comune e regolarmente iscritte all’Albo delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti.

Per ciò che concerne la richiesta vera e propria, essa va presentata all’Asl. Il compito dell’Ente è verificare con un sopralluogo e una rilevazione di tipo campionario l’avvenuta bonifica. Essa, per inciso, può considerarsi tale solo se la concentrazione di amianto nell’aria non supera le 2 fibre per litro.

 

 

Certificato di restituibilità amianto: quali i prezzi?

 

Le voci di spesa per la richiesta del certificato sono fisse, in quanto di natura amministrativa. Possono comunque variare, e di parecchio, da città a città, da regione a regione.

Oltre a queste, vanno considerati anche i costi per la bonifica vera e propria, che può essere considerata a tutti gli effetti un intervento di ristrutturazione o, più propriamente, di risanamento. Ecco una panoramica esaustiva dei numeri in gioco.

 

  • Intervento di bonifica amianto friabile superfici ridotte: da 17,00 € a 25,00 € al mq.
  • Intervento di bonifica amianto friabile superfici medie: da 12,00 € a 21,50 € al mq.
  • Intervento di bonifica amianto friabile superfici estese: da 5,50 € a 15,00 € al mq.
  • Richiesta di certificato, sopralluogo, misurazione: da 125,00 € a 320,00 €.

 

 

Una delle fasi di bonifica amianto propedeutiche al rilascio del certificato di restituibilità.

 

 

Certificato di restituibilità amianto: come risparmiare?

 

Alcune voci di spesa sono fisse, non soggette a negoziazione. Per esempio, quelle relative alle imposte e agli oneri amministrativi. Il resto può essere contrattato secondo le consuete dinamiche impresa-cliente. E’ proprio in questa fase che è possibile risparmiare del denaro. Le condizioni ci sono tutte, vista anche la significativa variabilità dei prezzi.

Come fare? Brandendo l’arma più potente tra quelle a disposizione del consumatore: il preventivo. Contattate più imprese, chiedete differenti preventivi, confrontate le ipotesi di costo così ottenute. Infine, individuate la soluzione migliore in termini di rapporto qualità prezzo.

Il “metodo del preventivo”, soprattutto nella parte caratterizzata dal confronto, è l’unico che può consentire al committente di risparmiare cifre considerevoli ed Edilnet.it è il miglior alleato in questo senso.

 

 




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