Impianto elettrico a Milano: quando e perché rifarlo
Il problema di cosa e come fare per l'impianto elettrico si presenta normalmente quando si cambia casa (in acquisto, perché un contratto di affitto potrebbe anche porre dei vincoli e/o dei limiti nei lavori di ristrutturazione o migliorie possibili) o quando semplicemente si decide di ristrutturare il proprio appartamento a Milano apportando cambiamenti e modifiche.
Se l'appartamento è di nuova costruzione si presume che l'impianto elettrico sia stato realizzato nel rispetto di tutte le norme più recenti e che quindi non necessiti di alcun lavoro se non della normale manutenzione (evidentemente non si parla di lavori sull'impianto elettrico quando questi riguardano solo dei cambi estetici, tipo le mascherine dei pulsanti e delle prese).
Costo impianto elettrico Milano: prezzi indicativi di rifacimento |
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Da |
A |
Realizzazione singolo punto luce |
50,00 € |
60,00 € |
Rifacimento impianto elettrico casa di 100 mq (60 punti luce) |
3.000,00 € |
3.600,00 € |
N.B.: I prezzi indicati, per rifare un impianto elettrico a Milano, rappresentano solo delle stime indicative. Per conoscere i costi reali consigliamo di richiedere preventivi alle imprese che rifanno impianti elettrici a Milano che puoi trovare su Edilnet.
Se invece l'appartamento è stato costruito da qualche decennio – come ad esempio quelli in zona di Porta Romana - è probabile che l'impianto elettrico sia stato realizzando seguendo norme non aggiornate (a meno che chi vi ha venduto l'appartamento non vi abbia dichiarato - magari per far levitare il costo - che l'impianto è stato aggiornato alla più recente normativa: in questo caso esigete che vi venga mostrato e rilasciato il certificato emesso dall'azienda responsabile dei lavori).
Attenzione: in ogni caso se voi non apportate modifiche o variazioni all'impianto elettrico esistente per vostre esigenze particolari non avete nessun obbligo di intervento di adeguamento alla normativa. Almeno fino a che non decidete di fare qualche lavoro, benché minimo...
Vi consigliamo peraltro di controllare il livello di sicurezza dell'impianto a tutela della vostra incolumità e di quella dei vostri famigliari, oltre che per garantirvi dalle conseguenze anche economiche che qualche incidente con vostra responsabilità poterebbe causare al vostro condominio: ricordate anche che eventuali deficienze dell'impianto potrebbero anche inficiare alcune delle garanzie coperte dall'assicurazione.
Ma normalmente, quando si cambia casa, assieme a qualche modifica della struttura dell'appartamento che si va ad abitare si è usi a ristrutturare anche gli impianti elettrici e qualche volta anche idraulici.
Costo di un impianto elettrico a Milano
Come è ovvio il costo di un impianto elettrico dipende dalle dimensione e dalla qualità.
C'è una misura minima per un primo controllo indicativo di spesa e che è di semplice calcolo: fa base sul numero di punti luce e punti presa che si vogliono o si devono installare.
Calcolando che il numero medio di punti luce per un appartamento di medie dimensioni, attorno ai cento metri quadrati, è di circa 60, e che a Milano i prezzi di un punto luce sono di circa 50,00 € - 60,00 € (leggermente superiori alla media nazionale, che si attesta sui 45,00 € - 50,00 € per punto luce), non si può pensare di cavarsela con meno di 3.000,00 € - 3.600,00 €, che non è un cifra esagerata in rapporto alla sicurezza di funzionamento e durata che può garantire.
Rifare l'impianto elettrico a Milano: cosa sapere
Non è inutile questo riepilogo, anche perché è la base sulla quale si innescano le regole della NORMA CEI 64 - 8 che stabilisce criteri di costruzione, tipo di materiali, componenti e dotazioni, livelli di potenza e quant'altro è necessario alla realizzazione di un impianto elettrico a regola d'arte.
Un impianto elettrico prende il via dal centralino che lo collega alla rete elettrica della fornitura.
I centralini di ultima generazione sono più grandi e complessi dei precedenti (una volta non a caso si chiamavano comunemente contatori perché in effetti quasi solo a questo servivano: a tener conto dei consumi).
Sono dotati - oltre che del contatore - di un interruttore generale e di due o più differenziali dai quali si dipartono le varie linee che portano la corrente in casa.
A seconda della linea che vanno a servire, gli interruttori differenziali devono avere determinate caratteristiche, come l'insensibilità a disturbi elettromagnetici (o con "dispositivo di richiusura automatica"), o per le altre linee che portano corrente a impianti di forte consumo quali condizionatori e elettrodomestici "di classe A".
Nei condomini di Milano tutti i centralini normalmente sono posizionati in un apposito locale, nelle unità abitative autonome sono posti quasi sempre nelle cantina o nelle vicinanze dell'ingresso principale.
La potenza impegnata (quella che viene stabilita nel contratto con il fornitore di energia) normalmente è di 3KW per appartamenti con una una superficie di 75 mq. e di 6 KW per quelli di maggiore superficie.
Ovviamente se si presume che i consumi siano superiori (per particolari esigenze di illuminazione o di consumi legati ad elettrodomestici) si può richiedere un incremento fino a 4,5KW. L'attuale normativa non sembra aver preso ancora in considerazione l'eventuale presenza di caricabatterie per le auto elettriche cui sembra invece essere orientato il mercato della mobilità; vi consigliamo invece di prevederlo soprattutto se disponete di un box o di un posto auto.
Dal centralino si dipartono poi le linee che servono i vari ambienti della casa; a seconda dell'ambiente le linee termineranno con interruttori, prese per elettrodomestici, impianti e apparecchi di illuminazione. È l'uso che determina l'amperaggio della linea (cioè quale potenza deve reggere...): sono 10 A per le luci, 12 A per i circuiti di chiamata e allarme, 16 A per le prese.
Questi ultimi terminali (denominati frutti), secondo le norme in vigore, vanno posizionati a muro a una distanza di 30 centimetri da terra, ma a 110 per i locali bagno e cucina. Nei punti dove devono essere collegati elettrodomestici deve esserci sempre almeno una presa di tipo Schuko. Ai fini della sicurezza le linee che portano corrente in locali serviti anche dal gas devono essere predisposte per l'installazione di una elettro-valvola per bloccare eventuali fughe e comunque di un sensore del gas.
Anche i cavi che distribuiscono la corrente devono rispettare determinate normative: intanto devono sempre essere tre, comprendendo sempre il cavo di messa a terra oltre alla fase e al neutro. Devono avere dimensioni e caratteristiche adeguate al tipo di energia cui sono destinati. Devono essere alloggiati all'interno di un tubo cavo isolato e devono essere sempre sfilabili (non è consentito utilizzare lo stesso circuito cavo per portare energia per l'illuminazione e energia per elettrodomestici).
Impianto elettrico a Milano: come risparmiare?
Quando si parla di rifacimento dell'impianto elettrico si deve escludere categoricamente il “fai da te”: oltre ai rischi, chi farebbe poi la certificazione? Il miglior modo per risparmiare è quello di richiedere e confrontare più preventivi di diversi elettricisti e, grazie a Edilnet.it, è possibile ricevere – con un semplice click – fino a 4 preventivi dalle migliori aziende di Milano specializzate nella realizzazione di impianti elettrici, come ad esempio:
M.&C. IMPIANTI
Via Paolo Sarpi – Milano
GECOS SRL COSTRUZIONI MILANO
Via Fratelli Bressan - Milano
edil multiservice
Via Vespri Siciliani – Milano
LIVING MANUTENZIONI SRL
Viale Monza - Milano
Inoltre, l'ultima Legge di Stabilità, conferma i contributi ma ha aggiunto un emendamento che li vincola proprio all'utilizzo di un'azienda certificata per l'esecuzione dei lavori, e questo toglie tutti i dubbi su come procedere. Da notare, però, che i termini per accedere alle agevolazioni potrebbero cambiare nel corso del tempo.