Costo ristrutturazione casa anni 60

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Il costo di una ristrutturazione casa anni '60 dipende dal tipo di interventi.

Il boom economico del dopoguerra ha prodotto in tutta l'Italia una crescita esponenziale di costruzioni edili, con la nascita di periferie e borgate densamente popolate. Queste costruzioni costituiscono il numero più elevato di case edificate nelle grandi città. In questo articolo affronteremo la ristrutturazione di una casa anni '60, e le diverse tipologie di intervento possibili per riqualificarla.


 

Le problematiche delle case anni '60

 

Se ci dovessimo trovare nel dubbio se acquistare o meno una casa costruita negli anni '60, sarebbe opportuno aver presente alcune problematiche cui molto probabilmente si dovrà far fronte in caso di riammodernamento, soprattutto se nell'arco degli anni la casa anni '60 non abbia mai affrontato alcun tipo di ristrutturazione.

Col passare del tempo sono state introdotte normative molto importanti per ciò che riguarda la salute, la sicurezza e il risparmio, con tecnologie avanzate che mirano alla qualità della vita, al rispetto dell'ambiente e al risparmio.

Dunque in occasione di restauro di una casa anni '60 ci troveremo di fronte ad alcuni interventi chiave da affrontare, che sono costosi, ma inevitabili.

Qui di seguito analizzeremo gli interventi più comuni che dovranno essere affrontati per risolvere le problematiche delle case anni '60:

 

Riscaldamento

Le case anni '60, se appartamenti, hanno quasi sempre il riscaldamento centralizzato, il che vuol dire che in base alle regole del condominio in alcune ore della giornata sono accesi i termosifoni. A prescindere dalle ore, l'efficienza del riscaldamento all'interno delle case anni '60 è spesso un problema poiché strettamente legato alla struttura della casa in sé. Infatti si tratta di case che non sono nate con il principio del risparmio energetico, né con particolare attenzione agli sprechi.

Dunque una tipologia di intervento sarà strettamente legata alla coibentazione, all'isolamento della casa che dovrà comprendere un intervento sulle pareti, sulle finestre e relativi infissi, sui pavimenti e sul soffitto. La realizzazione di una sorta di involucro protettivo sarà molto importante per evitare la dispersione del calore cui le case anni '60 sono soggette.

La spesa sarà ammortizzata nel tempo con il risparmio sulle bollette. Sarà anche obbligatorio per legge intervenire sui termosifoni con l'introduzione delle valvole termostatiche per la regolamentazione del calore degli stessi.

 

Fresco

L'altro problema strettamente legato a quello del riscaldamento è il fresco in estate. Le case anni '60 hanno il problema di essere molto calde d'estate come sono molto fredde d'inverno. Gli in interventi di isolamento di cui parlavamo prima saranno utilissimi anche per risolvere l'eccesso di calura estiva.

Infatti un buon isolamento e traspirazione è la base per la risoluzione del problema, unito anche all'introduzione di condizionatori di cui sono certamente sprovviste. Come ormai sappiamo per esperienza, spesso i condizionatori sono pompe di calore, il che potrà essere utile anche per fonti alternative di calore per l'inverno.

 

Umidità

E' un altro dei problemi che si presentano nelle case anni '60. Macchie di umidità sulle pareti e la possibilità proliferazione di microorganismi quali le muffe, non sono soltanto un problema estetico che può causare danni a livello strutturale della casa, ma una seria complicazione che può interessare anche la salute degli abitanti che potranno essere colpiti da allergie e indebolimenti delle difese immunitarie, specie in soggetti anziani o bambini.

In questo caso la coibentazione di cui abbiamo parlato e l'introduzione delle pompe di calore potranno aiutare e risolvere la criticità derivante dall'eccessiva umidità.

 

Bollette dispendiose

Entrando in problematiche strettamente venali, le case anni '60 hanno dei costi molto elevati delle utenze in generale. La prima è certamente quella del metano, ed è strettamente legata al riscaldamento. In assenza di coibentazione, la dispersione sarà molto marcata e di conseguenza mettere al massimo i caloriferi aumenterà la spesa della bolletta. Un'altra utenza problematica è quella dell'energia elettrica.

Per prima cosa la presenza di uno o più boiler, molto diffusi all'epoca, ha un'incidenza molto forte sul costo bimestrale della bolletta della luce. Inoltre l'introduzione di eventuali pompe di calore aggraverà notevolmente la bolletta. Sostanzialmente il tutto è dovuto dagli impianti che in quell'epoca non erano strutturati con particolare attenzione agli sprechi, dunque in occasione di un restauro attento alla riqualificazione della casa anni '60 si dovrà anche intervenire sull'impianto elettrico, spesso rifacendo le tracce e il quadro elettrico in generale, rendendolo adeguato e performante.

Non può mancare una revisione totale e quindi una forte possibilità di sostituzione, dell'impianto idrico, con il rifacimento del bagno e delle sue tubature oltre che della cucina. Oltre alla spesa estetica, che può variare in base alla scelta dei materiali, si dovranno, appunto, rifare gli impianti. Questo permetterà di risparmiare anche sulla bolletta dell'acqua.

 

Materiali tossici

Questo campo di intervento non è scontato. Ci sono case anni '60 che sono state costruite con materiali di ottima fattura, ma ce ne sono altre che non hanno seguito con attenzione questi principi. Ci riferiamo a vernici tossiche utilizzate per gli infissi in legno, o per ricoprire travi del tetto.

Oggigiorno vengono utilizzate quelle ad acqua, per evitare l'insorgenza di fastidiose patologie come allergie, rossore agli occhi, problemi respiratori, raffreddori improvvisi e senza evidenti cause, etc etc. È inoltre possibile la presenza di materiali altamente pericolosi e cancerogeni quali l'Eternit e l'utilizzo di amianti in generale.

Ovviamente la presenza di questi materiali dovrà essere eliminata totalmente, con procedure dispendiose, ma efficaci per la salute del nostro organismo. Per entrare di più nel dettaglio e avere una panoramica sui costi di rimozione e smaltimento consigliamo di leggere anche "Costo smaltimento Eternit" e "Quanto costa una bonifica ambientale?".

 

Costo ristrutturazione casa Anni '60: prezzi medi
     
  Da A
Costo ristrutturazione casa Anni '60 Milano (a mq) 480,00 € 500,00 €
Costo ristrutturazione casa Anni '60 Roma (a mq) 400,00 € 500,00 €
Costo ristrutturazione casa Anni '60 Torino (a mq) 400,00 € 470,00 €
Costo ristrutturazione casa Anni '60 Genova (a mq) 420,00 € 470,00 €
Costo ristrutturazione casa Anni '60 Bologna (a mq) 390,00 € 450,00 €
Costo ristrutturazione casa Anni '60 Firenze (a mq) 410,00 € 460,00 €

 

 

Ristrutturazione casa anni '60: perchè un progetto?

 

Acquistare una casa anni '60 può avere dei vantaggi, come ad esempio una metratura più ampia, più camere, soffitti più alti, un concetto di casa più ariosa, cosa che attualmente è difficile da trovarsi nelle nuove costruzioni, che anche se realizzate con tutti i comfort e messe a norma in ogni loro punto, sono decisamente più compatte e più piccole.

Si tratta dunque di differenze concettuali, un mix di funzionalità e ottimizzazione degli spazi oltre che ovviamente di gusti. Ma come abbiamo visto precedentemente, l'acquisto di una casa anni '60 può prevedere una serie di interventi di ristrutturazione sostanziali, che vanno a toccare la struttura in sé della casa, nei suoi vari punti nevralgici.

Per concertare una ristrutturazione di questo livello è assolutamente necessario un progetto realizzato da architetti, geometri ed ingegneri. Non si tratta semplicemente di riammodernare la casa anni '60 con qualche imbiancata sulle pareti o la rimozione della carta da parati, ma si entra in un concetto più profondo che può anche determinare un cambiamento radicale della casa, portandola da un livello ormai superato ad una classe di efficienza energetica A.

In questo caso sarà opportuno, per non dire obbligatorio, affidarsi ad un progetto studiato nei minimi termini da persone qualificate.

 

 

Ristrutturare una casa anni '60: gli interventi da considerare

 

Seguendo le indicazioni di cui abbiamo parlato precedentemente, la ristrutturazione di una casa anni '60 non può prescindere da un'analisi attenta sugli interventi da fare per renderla al meglio, secondo le nuove normative, oltre che più efficiente per contenerne le spese future sia in bolletta che di manutenzione.

Ogni tipo di ristrutturazione, però, dipende dal budget a disposizione, dunque sarà diverso se andremo ad acquistare una casa anni '60, per poi abitarla, o se siamo già i proprietari della casa stessa. Nel primo caso la spesa sarà ovviamente più ampia, poiché la ristrutturazione sarà da sommare all'acquisto. Per ciò che concerne il secondo caso, invece, avremo minore spesa complessiva, ma pur sempre considerevole, visto la tipologia di interventi da compiere.

Infatti sarà opportuno rifare la coibentazione dell'appartamento per evitare dispersione di calore. Inoltre converrà rifare gli infissi, spesso troppo vecchi e addirittura in legno. Aggiungere una o più pompe di calore per il refrigerio d'estate e il calore d'inverno. Un altro punto fondamentale sarà la verifica dell'impianto elettrico, per vedere se occorre renderlo a norma. Stesso discorso vale per il bagno, perché le tubature saranno certamente da cambiare e probabilmente sarebbe anche opportuno cambiare il boiler con uno scaldabagno a gas.

 

 

Ristrutturazione casa anni 60: perché chiedere preventivi?

 

Se state pensando di richiedere la ristrutturazione di una casa anni 60 non potete fare a meno di utilizzare l’arma dei preventivi. In realtà, i preventivi rappresentano una risorsa importante ogni qual volta si richiedano interventi complessi, ma in questo risulta praticamente una scelta obbligata.

Nello specifico, richiedendo il preventivo a ogni impresa con cui si entra in contatto, sarete in grado di individuare una impresa dal costo basso, o almeno di evitare quelle soluzioni che, di contro, causano un esborso di denaro significativo o ingiustificato. Ovviamente, le prospettive di risparmio dipendono dal numero di imprese che verranno contattate.

La richiesta del preventivo a più imprese è un passaggio fondamentale se state pensando alla ristrutturazione di una casa anni 60. Rispetto a tanti altri interventi, infatti, questo si caratterizza per una maggiore complessità, determinata dalla presenza di tecniche di costruzione e stilemi estetici con tutta probabilità obsoleti ed estranei agli approcci oggi diffusi.

In questo caso, come in tanti altri, al crescere delle complessità, cresce anche il grado di variabilità dei prezzi. Il motivo è semplice: per alcune imprese intervenire sulle abitazioni molto vecchie è relativamente facile, per altre lo è molto meno. Dipende dal bagaglio di competenze della singola impresa.

 

 

Ristrutturazione casa anni 60: come scegliere un'impresa?

 

Ovviamente, il risparmio non può e non deve essere l’unico criterio con cui preferire una impresa piuttosto che un altra. Dovreste assegnare un ruolo prioritario alla questione della qualità e della competenza. In breve, un impresa non deve essere solo poco costosa, ma anche capace.

Dunque, è bene associare al preventivo altri strumenti di valutazione. Strumenti che consentono di indagare il reale grado di qualità e competenze dell’impresa. Ovvero dei semplici criteri, esperibili attraverso il semplice dialogo o la visione dei feedback (online e offline) di chi in passato ha già fatto riferimento a quella stessa impresa. Ecco alcuni criteri da prendere in considerazione.

 

  • Grado di esperienza. Ovviamente, una impresa di lungo corso è da preferire a una impresa molto giovane. Dunque, prima di optare per una impresa specifica, abbiate cura di verificare il grado di “anzianità”.

 

  • Qualità dei lavori precedenti. Verificare la qualità dei servizi già resi è piuttosto complicato. Certamente i feedback degli ex clienti aiutano, anche se offline. Nel caso doveste giudicare in prima persona la qualità degli interventi, fatevi assistere da una figura operante nel settore edile.

 

  • Trasparenza. Questo è un indice di qualità. Quando una impresa comunica in maniera trasparente con il committente, quando espone i prezzi senza giri di parole e nel dettaglio, quando risponde alle domande senza esitare, allora potrebbe essere meritevole di fiducia.

 

 

Ristrutturare una casa anni '60: stili e tendenze

 

Entriamo qui in un campo in cui è il design a farla da padrone, oltre che una ristrutturazione che tenda a rendere moderna una struttura di per sé datata. Analizzando le case degli anni '60 è evidente che se si seguono le mode anche nella ristrutturazione, il primo punto su cui intervenire sarà l'ingresso. Ogni casa di quel periodo ne ha uno, più o meno grande, e attualmente, invece, viene considerato superfluo perché equivale ad uno spreco di spazi non più così funzionale. Starà al vostro gusto e a quello dell'architetto incaricato di studiare nuove soluzioni, e decidere cosa fare.

Un altro punto identificante di una casa di quel periodo è la presenza di un corridoio, spesso lungo e alto. Usato principalmente per collegamento e dunque per raggiungere le stanze, potrà essere rivisitato con l'eliminazione del classico lampadario e l'introduzione di punti luce per un'illuminazione più omogenea, che darà un senso di freschezza ed eleganza, grazie anche alla rimozione definitiva di carte da parati, cui solitamente sono rivestiti. Potranno poi essere realizzati dei soppalchi con dei vani per mettere roba e spezzare al contempo la monotonia del corridoio.

Il bagno, invece, era abbastanza confortevole anche all'epoca, anche se non ai livelli attuali, ma aveva la caratteristica di essere piastrellato per intero con mattonelle colorate o con motivi floreali, ed inoltre aveva la presenza della classica vasca. In un ipotetico riammodernamento, a parte le tubature, sarà importante cambiare i sanitari con nuovi di forme e colori diversi, in più la sostituzione della vasca con una comoda doccia o box doccia, ampia e funzionale.

Per quanto riguarda gli stili da adottare, invece, c'è da ricordare che le case degli anni '60 sono da considerarsi vecchie, non antiche. Con questa differenza sostanziale vogliamo sottolineare che ristrutturarle recuperando appieno lo stile equivarrebbe ad una scelta di gusto del proprietario, ma non un atto di recupero storico.

 

 

Gli interni ristrutturati di una casa degli Anni '60.

 

 

Quanto costa ristrutturare una casa anni 60?

 

Entrando nell'ottica di ristrutturare una casa anni '60, abbiamo visto i principali interventi cui dovremo far fronte per renderla completamente a norma oltre che funzionale e performante. La tipologia dei lavori da realizzare avrà un costo considerevole, che può avere delle oscillazioni derivate da promozioni, interventi “chiavi in mano”, oppure dalla città, con differenza tra provincie, paesi e capoluoghi.

Qui di seguito vi mostriamo alcuni esempi relativi ai prezzi per la ristrutturazione delle case nelle principali città italiane:

Milano – per ristrutturare una casa avremo una gamma di prezzi che oscilla dai 480,00 € ai 500,00 € al mq.

Roma – per quanto riguarda la Capitale, i prezzi per la ristrutturazione di una casa variano dai 400,00 € ai 500,00 € al mq.

Torino – i prezzi relativi alla ristrutturazione di una casa possono variare dai 400,00 € ai 470,00 € al mq.

Genova – i prezzi per la ristrutturazione di un appartamento possono variare dai 420,00 € ai 470,00 € al mq.

Bologna – nel capoluogo dell'Emilia Romagna i prezzi per la ristrutturazione di un appartamento partono dai 390,00 € ai 450,00 € al mq.

Firenze – il capoluogo della Toscana ha come prezzi di ristrutturazione di una casa circa dai 410,00 € ai 460,00 € al mq.

I prezzi sopra citati sono esclusivamente indicativi, e comprendono i lavori di ristrutturazione completa della casa. È consigliabile, perciò, richiedere preventivi ad hoc per avere una panoramica esaustiva e precisa presso ditte specializzate.

 

 

Ristrutturazione casa anni 60: come risparmiare?

 

Per ristrutturare una casa anni '60 si andrà incontro ad una spesa non indifferente, tuttavia alcuni modi per risparmiare qualcosa ci sono, come ad esempio utilizzare il web e ricercare ditte specializzate, richiedendo preventivi e comparandoli così da trovare la migliore soluzione qualità/prezzo.

Inoltre c'è da ricordare e sottolineare che esistono delle agevolazioni previste dalla Legge di Stabilità, che toccano la riqualificazione energetica, la ristrutturazione edilizia e l'adeguamento antisismico, con bonus, incentivi e detrazioni fiscali che aiuteranno a far economia, con una percezione complessiva del risparmio nel tempo.

 

 




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