Perché realizzare un caminetto?
Quando l’obiettivo è garantire alla propria abitazione il riscaldamento necessario, la domanda da porsi è: meglio il caminetto o la stufa? In alcuni casi il caminetto è la soluzione più adatta. Ecco quali.
- Se si intende valorizzare la propria abitazione dal punto di vista estetico. Il caminetto è in grado di offrire molto sotto il profilo del design. Secondo l’immaginario collettivo, infatti, il caminetto conferisce un alto valore estetico ai locali, aggiungendo fascino e design.
- Se l’abitazione è adatta ad accogliere un caminetto. Costruire un caminetto non è affatto semplice, occorre fare valutazioni precise, anche e soprattutto dal punto di vista architettonico, in modo da non porre in essere condizioni nelle quali verrebbero a mancare i basilari requisiti di sicurezza.
- Semplicemente, se si vuole risparmiare. Costruire un caminetto implica la realizzazione di opere murarie, che possono venire a costare anche cifre considerevoli. Tuttavia, se guardiamo al combustibile, il vantaggio è innegabile: la legna costa infatti molto meno di qualsiasi altro carburante, sia esso il pellet o il metano.
Costo realizzazione caminetto: costo orario della manodopera nelle principali città |
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Da |
A |
Installazione caminetto |
10,00 € |
30,00 € |
Installazione caminetto Roma |
15,00 € |
35,00 € |
Installazione caminetto Milano |
20,00 € |
40,00 € |
Installazione caminetto Torino |
10,00 € |
30,00 € |
Installazione caminetto Genova |
9,00 € |
28,00 € |
Installazione caminetto Bologna |
8,00 € |
25,00 € |
Costruzione caminetto: prezzi medi per tipologia |
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Da |
A |
Caminetto a legna |
1.000,00 € |
2.500,00 € |
Caminetto a pellet |
2.000,00 € |
3.000,00 € |
Caminetto elettrico |
700,00 € |
1.500,00 € |
Caminetto a bioetanolo |
1.000,00 € |
2.000,00 € |
manutenzione annua |
200,00 € |
300,00 € |
N.B.: I prezzi indicati per la costruzione di un caminetto sono frutto di stime. Per conoscere i costi effettivi consigliamo di richiedere alcuni preventivi alle imprese installatrici di stufe e caminetti presenti su Edilnet.
Caminetti: quali tipologie?
Il caminetto può afferire a varie tipologie. Ecco le alternative a disposizione.
- Caminetto aperto. E’ la soluzione più efficace esteticamente, nonché quella classica. Tuttavia, non lo è dal punto di vista delle prestazioni. Il calore tende a disperdersi, sicché viene sfruttato solo il 30% del potenziale di riscaldamento.
- Caminetto aperto ventilato. Il calore viene distribuito mediante i condotti di areazione e l’efficienza risulta superiore del 40%. Dal punto di vista estetico, si segnalano poche differenze.
- Caminetto chiuso. L’impatto estetico è sporcato dalla presenza di una struttura in acciaio o ghisa con vetro ceramico, il cui scopo è sfruttare il potenziale del riscaldamento in toto (o quasi).
- Caminetto chiuso ventilato. Questa è una variante del modello precedente, a cui si aggiungono i condotti di areazione, responsabili di un ulteriore aumento del potenziale.
- Termocamino. E’ una tipologia sui generis la quale, pur non vantando un impatto estetico notevole, consente di migliorare vertiginosamente le prestazioni. Il calore del camino, infatti, riscalda un fluido, il quale a sua volta riscalda dei radiatori.
Caminetti: quali combustibili?
Oltre che in base al modello, le tipologie possono essere distinte in base al materiale utilizzato per la combustione. Ecco le scelte.
- Caminetti a legna. La resa è inferiore rispetto agli altri modelli, ma l’impatto estetico è assicurato (e risponde ai canoni individuati dall’immaginario collettivo).
- Caminetti a pellet. La resa termica è ottima, il costo del materiale è piuttosto basso, l’impatto estetico più che soddisfacente.
- Caminetti elettrici. Il calore è prodotto, in questo caso, dall’energia elettrica. Il costo di approvvigionamento può essere molto alto, ma quello di costruzione è assai inferiore In base ai singoli modelli, specie se in grado di replicare le sembianze di un “caminetto vero”, l’impatto estetico può essere sufficientemente buono.
- Caminetti a bioetanolo. Questa soluzione è ecologica ed efficiente. La biomasse vengono lavorate e producono anidride carbonica e vapore acquo, generando una resa termica di 3-4 kw all’ora per litro.
Quanto costa una caminetto?
Definire i prezzi per il caminetto è difficile, in quanto dipende tutto dalla grandezza e anche dalla qualità del design. Possiamo però ridurre il campo di indagine a un camino di media dimensione e di impatto estetico discreto ma non eccelso.
- Camino a legna: da 1.000,00 € a 2.500,00 €.
- Camino a pellet: da 2.000,00 € a 3.000,00 €.
- Camino elettrico: da 700,00 € a 1.500,00 €.
- Camino a bioetanolo: da 1.000,00 € a 2.000,00 €.
- Manodopera installazione: da 10,00 € a 30,00 € all'ora.
- Manutenzione: da 200,00 € a 300,00 € euro all’anno.
Realizzare un caminetto: normativa e permessi
La normativa riguarda quasi esclusivamente lo scarico dei fumi. Le caratteristiche che lo scarico deve avere sono queste.
- Tenuta dei prodotti in combustione.
- Impermeabilità e coibentazione.
- Resistenza alle alte temperatura.
- Andamento verticale con deviazioni non superiori a 45 gradi.
- Distanza considerevole da materiali infiammabili.
- Sezione interna di almeno 20 mm.
- Scarico sul tetto.
Per quanto riguarda i titoli abilitativi, secondo la giurisprudenza si rende necessario il permesso di costruire quando la realizzazione del camino incide in modo significativo sul prospetto e sulla sagoma dell’edificio. Il riferimento, ovviamente, è alla canna fumaria, che è l’unico componente in grado di produrre tali modificazioni.
Realizzare un caminetto: come poter risparmiare?
Come abbiamo visto, i prezzi dei caminetti sono molto variabili. Se questo rappresenta un fattore di difficoltà durante la fase di selezione, d’altro canto pone in essere molte opportunità di risparmio. Se l’obiettivo è spendere il meno possibile, ma allo stesso tempo garantirsi un caminetto di qualità, l’unica soluzione è puntare sui preventivi.
In parole povere, è consigliato richiedere il preventivo a più soggetti. Una volta raccolti tre o quattro preventivi, si avrà “materiale” sufficiente per individuare una offerta dal rapporto qualità prezzo soddisfacente. Questo procedimento deve riguardare anche la manodopera, che rappresenta anch’essa una voce di spesa piuttosto variabile.