Ristrutturazione cucina Napoli: quando e quali permessi richiedere
Chi intende realizzare la ristrutturazione della cucina lo fa per questioni che non sono solo funzionali ma anche estetiche. La cucina, infatti, rappresenta uno degli spazi in cui si trascorre più tempo in assoluto, quindi si avverte spesso la necessità di renderla confortevole e a misura d’uomo.
Tuttavia, tra gli ostacoli più importanti che separa il committente dal suo obiettivo spicca la burocrazia, simboleggiata dalla questione dei permessi. Quali permessi vanno richiesti? Per fortuna, per la maggior parte degli interventi non è necessario alcun permesso. Ecco, comunque, un prospetto esaustivo.
- Nessun permesso: quando gli interventi fanno parte della categoria di edilizia libera o manutenzione ordinaria.
- CILA, Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata: per gli interventi che fanno parte della categoria “manutenzione straordinaria”.
- SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Lavori, per gli interventi di ristrutturazione edilizia, che coinvolgono elementi strutturali dell’edificio.
Se l’obiettivo è realizzare una ristrutturazione cucina a Napoli, è bene sapere che nella città partenopea i permessi hanno prezzi molto variabili, si va da un paio di centinaia di euro fino a 1.200,00 € e passa della SCIA (tecnico escluso).
Fermo restando che per informazioni più specifiche e precise è bene rivolgersi all'Ufficio Tecnico per l'Edilizia del Comune di Napoli, è possibile assegnare a ciascuno degli interventi più frequenti il permesso corrispondente.
• Smantellamento e sostituzione arredi: nessun permesso
• Rifacimento degli impianti: nessun permesso
• Sostituzione dei pavimenti: nessun permesso
• Costruzione ex novo degli impianti, o rifacimento a partire da un disegno diverso: CILA
• Apertura porta interna, spostamento parete interna: CILA
Per fortuna, come si evince, la SCIA, che è uno dei permessi più costosi e lunghi da ottenere, è veramente rara per gli interventi di ristrutturazione cucina. Anche perché è inusuale che per migliorare le prestazioni della cucina o renderla più confortevole si debbano coinvolgere elementi strutturali.
Ristrutturazione cucina Napoli: prezzi di riferimento |
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Da |
A |
Demolizione e smantellamento arredi (a mq) |
4,00 € |
6,00 € |
Ristrutturazione impianto elettrico (a punto luce) |
30,00 € |
35,00 € |
Ristrutturazione impianto idrico (a mq) |
150,00 € |
200,00 € |
Acquisto mattonelle (a mq) |
10,00 € |
80,00 € |
Posa in opera ricestimenti |
15,00 € |
30,00 € |
Ristrutturazione cucina "chiavi in mano" a Napoli (a mq) |
150,00 € |
400,00 € |
Ristrutturare una cucina a Napoli: quali i prezzi
Se l’obiettivo è realizzare la ristrutturazione di una cucina a Napoli, è bene sapere che i prezzi possono essere molto variabili. Ciò dipende ovviamente dall’impresa edile cui si fa riferimento, ma anche e soprattutto dal tipo di intervento. Ecco una panoramica esaustiva sui costi.
Smantellamento degli arredi: da 4,00 € a 6,00 € per metro quadro.
Rifacimento dell’impianto elettrico: da 30,00 € a 35,00 € per punto luce.
Rifacimento dell’impianto idraulico: da 150,00 € a 200,00 € per metro quadro.
Mattonelle: da 10,00 € a 80,00 € per metro quadro.
Posa in opera delle mattonelle: da 15,00 € a 30,00 € per metro quadro.
Ristrutturazione chiavi in mano (esclusi elettrodomestici): da 150,00 € a 400,00 € per metro quadro.
Ristrutturazione cucina Napoli: alcune idee
Come abbiamo già detto, le motivazioni che spingono a ristrutturare una cucina sono spesso di natura estetica. Uno degli obiettivi, in questo caso, potrebbe essere quello di conferire alla cucina uno stile particolare, che possa esprimere un certo valore artistico e fare riferimento a interessanti approcci di design. Le scelte, da questo punto di vista, sono numerose. Nel corso degli anni, infatti, si sono imposte come “alla moda” alcune tendenze particolari. Eccone alcuni degli stili più gettonati.
Shabby chic. E’ uno stile molto suggestivo, in quanto solo all’apparenza retrò. Dietro un approccio che sembra preferire il “vecchio”, infatti, si nasconde una rivisitazione di tipo artistico, che non lesina l’integrazione di elementi moderni.
Minimale. E’ uno stile molto moderno, che punta agli spazi grandi, alla riduzione al minimo degli arredi, alle forme sobrie ed eleganti (ma mai pacchiane). I colori che questo stile predilige sono per lo più neutri, con un dominio del bianco.
Industrial. E’ forse lo stile più particolare di tutti, quasi eccentrico nella sua semplicità. Lo scopo di questo stile è richiamare l’impatto estetico delle fabbriche, in una prospettiva in cui la sensazione di decadenza, rivisitata artisticamente, viene eletta a valore da perseguire. I materiali preferiti sono il legno e il metallo, meglio se con effetto vissuto, l’ispirazione è ai grandi capannoni industriali.
Country. In questo caso, le tonalità più frequenti sono chiare, persino tendenti al pastello. Panna e beige abbondano, ma sono frequenti il verde e il pastello. Legno e pietra, invece, sono gli elementi più utilizzati.
Vintage. Questo stile è poco costoso, anche perché prevede il recupero di arredamento antico (benché restaurato). E’ uno stile marcatamente retro' ma in grado di ispirare un certo fascino.
Ristrutturazione cucina Napoli: come poter risparmiare
L’unico modo sicuro di risparmiare è agire sulle ipotesi di costo. Ciò significa visionare il preventivo di più aziende e, se l’obiettivo è modificare l’arredo e sostituire gli elettrodomestici, studiare più cataloghi. Dopo una analisi accurata delle alternative sarà possibile individuare una offerta dal rapporto qualità prezzo che non lasci a desiderare.
A tal riguardo è bene ricordare che, inviando la propria richiesta di preventivo tramite Edilnet.it, sarà possibile ricevere offerte dalle migliori imprese di Napoli specializzate nella ristrutturazione di cucine, come ad esempio:
HABITAT RISTRUTTURAZIONI COSTRUZIONI IMPIANTI SRLS
Napoli - Via Mario Gigante – Napoli
Nunziante Costruzioni
Napoli - Via Pia – Napoli
BIOVERDE EDILIZIA DI SAVINO MICHELE
Napoli - Via Don Luigi Guanella - Napoli
Biogea
Napoli - Via Miguel Cervantes - Napoli
Ovviamente, è bene non dimenticarsi di richiedere le agevolazioni fiscali, rinnovate anche quest’anno con la Legge di Stabilità. Esse sono disponibili per gli interventi di ristrutturazione e consentono una detrazione IRPEF del 50%, distribuita in dieci rate annuali, con un tetto di spesa fissato a 96.000 euro.