Sanatoria edilizia: cosa è
Con il termine sanatoria edilizia si intende un atto amministrativo per mezzo del quale vengono cancellate le sanzioni per un comportamento illecito posto in essere da un cittadino in materia edilizia. Nella pratica, si richiede la sanatoria edilizia quando si è realizzata una modifica a un immobile senza aver richiesto e ottenuto il relativo titolo abilitativo.
La sanatoria non va confusa con il condono. Quest’ultimo, infatti, è una sanatoria che coinvolge un abuso edilizio, ossia un atto che considera regolare un intervento che viola la normativa del Piano Regolatore (es. in materia antisismica).
Le sanatorie, quindi, riguardano interventi rispettosi della normativa ma privi di titolo abilitativo. Il condono riguarda invece interventi illegittimi alla base, che lo sarebbero stati anche qualora fosse stato richiesto (e certamente rifiutato) il titolo abilitativo.
I condoni, poi, rappresentano una misura eccezionale, per sanare interventi altrimenti insanabili; mentre la sanatoria può essere sempre richiesta.
Costo sanatoria edilizia: prezzi di riferimento |
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Da
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A
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Parcella geometra per sanatoria edilizia |
600,00 € |
1.400,00 € |
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A partire da |
Sanatoria edilizia, con richiesta di CILA in corso d’opera |
333,33 € |
Sanatoria edilizia, con richiesta di SCIA in corso d’opera |
516,00 € |
Sanatoria edilizia, con richiesta di CILA a lavori ultimati |
1.000,00 € |
Sanatoria edilizia, con richiesta di SCIA a lavori ultimati |
1.000,00 € |
Sanatoria edilizia: quando deve essere presentata
Lo scopo di presentare la sanatoria edilizia è quello di evitare le sanzioni. In buona sostanza, il cittadino che ha commesso l’abuso (che, ricordiamolo, non deve violare le normative previste dal Piano Regolatore) si autocostituisce in modo da non incappare nella punizione stabilita dall’ordinamento.
Quando presentare la richiesta di sanatoria edilizia? In realtà, ogni momento è buono. Anzi, è meglio farlo il prima possibile. In genere, comunque, le alternative sono due: o presentarla in corso d’opera, o a lavori ultimati.
Nel primo caso, il prezzo da pagare, in qualità di ammenda, è molto più basso. Ovviamente, non si può richiedere la sanatoria quando ormai la sanzione è stata emessa. In realtà, è possibile chiedere la sanatoria anche una volta che si è stati “scoperti”, ma entro e non oltre i 90 giorni dall’accertamento dell’illecito.
Per quanto riguarda invece i tempi di accettazione, essi corrispondono a 60 giorni. Va ricordato, però, che nella fattispecie vige la regola del silenzio-dissenso. Se l’amministrazione non risponde entro il termine dei 60 giorni, la richiesta va considerata come rigettata. Ovviamente, al contribuente è garantito il diritto di fare ricorso.
Sanatoria edilizia: quali i prezzi?
Per quanto riguarda i prezzi, vanno considerate due categorie di voci di spesa: quelle relative alla sanzione, che sono sempre presenti e dipendono dalla tempestività della presentazione della domanda, nonché dal titolo abilitativo mancante; e la parcella del tecnico. Esatto: per richiedere la sanatoria edilizia è necessario il contributo di un tecnico, come minimo per accertare l’entità dell’intervento edilizio (e la sua aderenza al Piano Regolatore).
Fatte queste precisazioni, possiamo procedere con una panoramica.
- Sanatoria edilizia, con richiesta di CILA in corso d’opera: 333,33 €.
- Sanatoria edilizia, con richiesta di SCIA in corso d’opera: da 516,00 € in su.
- Sanatoria edilizia, con richiesta di CILA a lavori ultimati: 1.000,00 €.
- Sanatoria edilizia, con richiesta di SCIA a lavori ultimati: da 1.000,00 € in su.
- Parcella del tecnico: da 600,00 € a 1.400,00 €.
Sanatoria edilizia: a chi rivolgersi
La questione della sanatoria edilizia è piuttosto complicata, sia dal punto di vista formale che sostanziale. Affinché vada tutto bene, è necessario rispettare obblighi burocratici e amministrativi, i quali sono di difficile comprensione per il cittadino comune. Per questo, è sempre bene affidarsi a un professionista qualificato.
Anche perché, nella totalità dei casi, è necessaria una relazione di un tecnico. Essa è necessaria come minimo per dare all’amministrazione contezza dell’abuso, e dimostrare la sua conformità alla normativa (altrimenti si sfocerebbe nel condono, che è una misura straordinaria).
Dunque, se intendete richiedere una sanatoria edilizia, dovete fare necessariamente affidamento a un tecnico abilitato. Potete liberamente scegliere tra un geometra, un architetto o un ingegnere, a patto che (ovviamente) sia dotato di relativa abilitazione.
Sanatoria edilizia: come presentare domanda
La sanatoria edilizia può essere richiesta da due soggetti: dal proprietario dell’immobile e dal responsabile dell’abuso. Ovviamente, le due figure possono coincidere.
La domanda va presentata all’ufficio comunale competente o quando l’abuso è in corso d’opera o a lavori ultimati o, addirittura, una volta che sia stato accertato l’illecito dall’amministrazione, purché non siano trascorsi 90 giorni e non sia stato in ogni caso emessa la relativa sanzione.
Una precisazione importante: affinché la domanda venga accolta, l’intervento deve possedere il requisito della doppia conformità: deve essere conforme al Piano Regolatore in vigore al momento dell’intervento; deve essere conforme al Piano Regolatore in vigore al momento della richiesta di sanatoria.
Sanatoria edilizia: le sanzioni per la mancata presentazione
Di norma, è sempre bene evitare di fare lavori in casa senza il necessario titolo abilitativo. Se tuttavia avete commesso questo errore, a prescindere dalla cattiva o dalle buona fede (es. pensavate che l’intervento afferisse all’edilizia libera), il consiglio è quello di correre immediatamente ai ripari, richiedendo la sanatoria edilizia. Anche perché le sanzioni in caso di mancata presentazione sono molto salate.
- Se l’intervento è in difformità con il piano regolatore, è previsto l’arresto fino a due anni e l’ammenda tra i 164,00 € e i 51.645,00 €.
- Se invece l’intervento non si caratterizza per la difformità, l’ammenda è fino ai 329,00 €.
Sanatoria edilizia: come risparmiare
Se le ammende, le sanzioni e gli oneri vari sono fissi, o comunque completamente svincolati dal potere discrezione del richiedente, lo stesso non si può dire della percella del tecnico. Sotto quest’ultimo profilo, quindi, è possibile risparmiare.
Come? Semplice: individuando un tecnico che sia competente e allo stesso tempo economico. Il miglior modo per fare è contattare più tecnici, richiedere a ognuno di loro un preventivo e confrontare le offerte. Infine, scegliere il tecnico che, almeno all’apparenza, offre la soluzione migliore in termini di rapporto qualità prezzo.