Pratica e dichiarazione di successione: quale il costo?

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Il costo del notaio per una pratica e dichiarazione di successione varia in funzione del valore dei beni ereditati.

Pratica e dichiarazione di successione: un onere di tipo burocratico e fiscale tra i più odiati, visto il contesto in cui avviene. Ne parliamo in questo articolo, fornendo qualche consiglio per la loro realizzazione, una panoramica su obblighi e sanzioni, indicazioni sui prezzi per gli adempimenti fiscali e le parcelle dei professionisti.


 

Successione da morte: di cosa si tratta?

 

La successione da morte è esattamente ciò che suggerisce il nome: la pratica attraverso la quale è possibile trasferire i beni da una persona defunta agli eventi diritto.

Di norma, essi corrispondono agli eredi, ovvero agli aventi diritto in quanto consanguinei o parenti, e ai legatari, ovvero agli aventi diritto perché inclusi nel testamento (pur in assenza di parentela).

La pratica di per sé non è molto complessa, ma può cagionare problemi per via di alcune eccezioni ed esimenti previste dalla normativa.

 

 

Costo pratica e dichiarazione di successione: prezzi medi
     
  Da A
Spese notarili per pratica e dichiarazione di successione (patrimoni da 30.000,00 € a 100.000,00 €) 289,00 € 1.700,00 €
Spese notarili per pratica e dichiarazione di successione (patrimoni da 100.000,00 € a 1.000.000,00 €) 900,00 € 4.200,00 €
Spese notarili per pratica e dichiarazione di successione (patrimoni da 1.000.000,00 € a 5.000.000,00 €) 2.300,00 € 6.500,00 €

 

N.B.: I prezzi indicati per una pratica e dichiarazione di successione sono frutto di stime. Per conoscere i costi effettivi consigliamo di richiedere alcuni preventivi ai notai presenti su Edilnet.

 

 

Pratica di successione: quando è necessaria?

 

In realtà, non è sempre obbligatorio procedere con la pratica e la dichiarazione di successione. La normativa predispone alcune condizioni specifiche, soddisfatte le quali non sussiste alcun obbligo.

In particolare, la dichiarazione di successione non è necessaria se il defunto non possedeva immobili, terreni o diritti reali su di essi al momento della morte, e se i suoi beni “mobili” (molto banalmente, il denaro sui conti) non superavano i 100.000 euro di valore.

 

 

Dichiarazione di successione: come avviene?

 

La dichiarazione di successione avviene presentano un modello apposito all’Agenzia delle Entrate, o personalmente (in via telematica) o per mezzo di un intermediario. Questa figura può essere incarnata da un commercialista, da un notaio o da un CAF.

Nella dichiarazione di successione viene fatta una descrizione analitica dei beni del defunto, vengono presentati gli eredi e/o i legatari con riferimento specifico alle quote e ai beni che, per legge, spettano loro, vengono elencate/calcolate le tasse da pagare.

 

 

Successioni: tipologie e normativa

 

La normativa non è molto complessa, se si escludono i casi particolari. Ad ogni modo, oltre alla questione dell’obbligatorietà, va tenuto conto di un insieme di norme e di regole. Ecco un prospetto di quelle più importanti.

 

  • Al netto delle eccezioni, la dichiarazione di successione va eseguita entro un anno dalla morte del cosiddetto “de cuius” (il defunto). In caso di ritardo, la successione è sempre possibile, ma si devono corrispondere delle sanzioni.

  • Esistono due tipi di successione: legittima e testamentaria. Nel primo caso, i beni vengono ripartiti secondo le quote decise dalla legge. Nel secondo caso, è presente un testamento in cui i beni vengono ripartiti in modo diverso, anche a persone non legate al defunto da rapporti di parentela.

  • La successione non può mai essere “completamente” testamentaria. Infatti, secondo la legge il defunto può disporre liberamente solo di un terzo dei suoi beni. La parte restante deve “succedere” secondo quote predefinite e alle figure stabilite dalla legge.

 

 

Pratiche per successione: tempi

 

Per quanto concerne le tempistiche, l’elemento da tenere d’occhio è il tempo che i diretti interessati hanno a disposizione per eseguire una successione senza andare incontro a sanzioni. Come già accennato, tale tempo corrisponde a un anno esatto.

Per quanto riguarda le tempistiche con cui gli effetti della successione si realizzano, esse dipendono dall’efficienza delle agenzie territoriali. In genere, sono necessari alcuni mesi. In ogni caso, è possibile sollecitare la voltura catastale, che è l’atto attraverso cui il catasto prende atto del trasferimento di un bene.

Va considerato un aspetto: dal punto di vista legale, si è proprietari di un bene ottenuto mediante successione dal giorno successivo alla morte del de cuius.

Ciò significa che, anche qualora la successione sia stata presentata a due mesi dal decesso e la voltura sia stata effettuata quattro mesi dopo, l’erede (o il legatario) è costretto a pagare le tasse prendendo in considerazione non già questi termini, bensì la data di morte.

 

 

Pratica e dichiarazione di successione: le sanzioni

 

Il legislatore ha disciplinato con estrema precisione le sanzioni in caso di ritardo nella presentazione della dichiarazione di successione. Ecco un prospetto.

 

  • Ritardo entro i 30 giorni: dal 60% al 120% dell’imposta dovuta. Se non è dovuta alcuna imposta, la sanzione va da 150 a 500 euro.

  • Ritardo superiore ai 30 giorni: da 120% al 140% dell’imposta dovuta. Se non è dovuta alcuna imposta, la sanzione va da 250 a 1.000 euro.

 

 

Dichiarazione di successione: a cosa fare attenzione?

 

La legge è molto chiara in merito alla dichiarazione di successione, al netto di tutti i cavilli e le eccezioni. Di base, è anche abbastanza semplice.

Tuttavia, non significa che sia di semplice applicazione. Anzi, in realtà, incorrere in errori è un rischio tutt’altro che teorico. Ciò accade, per esempio, quando si procede con il fai da te, e con il calcolo delle quote e dei beni, e con la compilazione della domanda.

Dunque, è questo l’elemento cui l’erede o il legatario deve prestare attenzione: i rischi del fai da te. Il consiglio è di rivolgersi a un esperto. Ne guadagnerete in sicurezza e in serenità.

 

 

Pratica e dichiarazione di successione: a chi rivolgersi?

 

Dunque, è necessario rivolgersi a uno specialista. A chi, nello specifico? Avete a disposizione due alternative: il CAF o un professionista privato. Il CAF non è necessariamente una cattiva idea. Tuttavia, trattandosi comunque di un servizio per la collettività, vi è il rischio di non godere del tempo e dell’attenzione necessaria, se la situazione è più complicata di quanto sembra.

Dunque, il consiglio è di rivolgersi a un commercialista o a un notaio, che tra le altre cose si occupano anche e soprattutto di materia fiscale, tributaria, legale. L’attenzione di un professionista rispetto a un suo cliente è mediamente superiore rispetto all’attenzione prestata da un dipendente della PA a un comune cittadino rispetto al quale non ha nessun legame.

 

 

Pratica e dichiarazione di successione: quali i prezzi?

 

I prezzi cambiano da professionista a professionista, ma possono dipendere anche dall’entità dei beni trasferite mediante successione.

 

  • Tariffa notaio per pratica e dichiarazione di successione per patrimoni da 30.000,00 € a 100.000,00 €: da 289,00 € a 1.700,00 €.

  • Tariffa notaio per pratica e dichiarazione di successione per patrimoni da 100.000,00 € a 1.000.000,00 €: da 900,00 € a 4.200,00 €.

  • Tariffa notaio per pratica e dichiarazione di successione per patrimoni da 1.000.000,00 € a 5.000.000,00 €: da 2.300,00 € a 6.500,00 €.

 

 

La predisposizione di una pratica e dichiarazione di successione da parte di un notaio.

 

Pratiche per successione: come risparmiare?

 

Come avete visto, le parcelle possono essere molto variabili. Ciò significa che vi è l’opportunità di risparmiare, o comunque di porsi nella parte più bassa del range. Come fare? L’unica soluzione è contattare piu professionisti e confrontare i preventivi. Il tutto, ovviamente, al netto dei requisiti di qualità e di competenza, che sono inderogabili.

Il metodo più sembrare laborioso, e in effetti lo è. Tuttavia, è l’unico che permette di risparmiare cifre consistenti.

Potete comunque facilitarvi il compito facendo riferimento ai portali di confronto preventivi. Essi, oltre a fornire preventivi immediatamente paragonabili l’un l’altro, rappresentano un punto di incontro tra domanda e offerta.

Il miglior portale di confronto preventivi per questo genere di servizi è Edilnet.it. Spicca, infatti, per la qualità e la quantità del parco imprese/professionisti, nonché per una interfaccia user-friendly.

 

 




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