Pratica AIA: cosa è?
La pratica AIA è la procedura per mezzo della quale è possibile ottenere la cosiddetta Autorizzazione Integrata Ambientale. E’ una procedura complessa, connessa principalmente alle attività industriali.
L’Autorizzazione Integrata Ambientale mira al rispetto della normativa circa la riduzione dell’inquinamento causato da alcune attività specifiche, il contenimento delle emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo. Inoltre, tale autorizzazione punta a regolamentare la gestione dei rifiuti industriali.
Costo pratica AIA: prezzi medi applicati dalle aziende di consulenza ambientale |
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Da |
A |
Onorario dello specialista per una pratica AIA (costo orario) |
42,00 € |
76,00 € |
Redazione domanda di autorizzazione all'Ente territorialmente competente |
915,00 € |
3.862,00 € |
Redazione relazione tecnica da allegare alla domanda di autorizzazione |
2.183,24 € |
34.724,00 € |
Compilazione della modulistica on-line predisposta dalla Regione |
318,00 € |
726,00 € |
N.B.: I prezzi indicati per la predisposizione di una pratica AIA sono frutto di stime. Per conoscere i costi effettivi consigliamo di richiedere alcuni preventivi alle aziende specializzate in consulenza ambientale.
L’elenco delle attività vincolate all’AIA sono numerose. Ecco una panoramica sintetica:
- Attività di produzione di energia.
- Attività di produzione e trasformazione dei metalli.
- Attività industriali riguardanti i minerali.
- Industrie chimiche.
- Attività di produzione industriale di pasta per carta da legno o da materiali fibrosi con capacità di produzione fino a 20 Mg al giorno.
- Pretrattamento e tintura di fibre tessili con capacità superiore a 10 Mg al giorno.
- Attività di concia di pelli con capacità di trattamento superiore a 12 Mg al giorno (per prodotto finito).
- Attività di macelli con capacità di produzione delle carcasse superiore a 50 Mg al giorno.
- Attività di smaltimento e riciclaggio di carcasse e residui animali.
- Attività di allevamento intensivo di polli e suini.
- Attività di produzione di carbonio o grafite.
- Attività di cattura flussi di CO2.
- Attività di conservazione di legno e derivate medianti prodotti chimici con capacità di produzione superiore a 75 metri cubici al giorno.
- Attività di gestione indipendente di acque reflue.
Pratica AIA: quando serve?
La pratica AIA va inoltrata ogni qual volta si intende costruire un impianto funzionale alle attività appena descritte. Inoltre, va realizzata anche nel caso in cui siano sopraggiunte modifiche di qualsiasi tipo alla capacità o alla funzionalità degli impianti. In linea di massima, si segnalano tre ambiti di intervento.
- Nuove installazioni, nella fattispecie l’operatore deve richiedere l’AIA per intraprendere l’attività.
- Installazioni esistenti.
- Riesame AIA. Questa fattispecie riguarda i casi in cui l’autorità competente, a seguito di indagini o segnalazioni, richiede all’operatore l’invio di una nuova pratica.
Pratica AIA: la normativa
Le normative di riferimento sono due.
- Testo Unico Ambientale, noto anche come Decreto Legislativo n. 152 del 2006. Con questa normativa, è stata predisposta l’AIA, la quale va a sostituire alcune autorizzazioni in passato vigenti: autorizzazione delle emissioni in atmosfera, autorizzazione allo scarico, autorizzazione per gli impianti di smaltimento rifiuti, autorizzazione allo smaltimento dei dispositivi contenenti policlorobifenili e policlorotrifenili, autorizzazione all’uso di fanghi generati dalla depurazione nell’ambito di processi agricoli.
- Decreto Legislativo n. 46 del 2014. Con questa norma è stata introdotta la Relazione di Riferimento, un documento sintetico che reca informazioni esaustive circa la presenza di sostanze pericolose nel suolo. Lo scopo è porre in essere la possibilità di un confronto tra le condizioni del suolo iniziali e le condizioni del suolo una volta che l’attività è cessata.
Pratica AIA: a chi rivolgersi?
La pratica AIA è un servizio specialistico, che richiede il possesso di competenze molto avanzate, nonché di autorizzazioni ad hoc. A differenza di altre autorizzazioni necessarie all’avvio di attività produttive, tale pratica non può essere in alcun modo appannaggio dell’operatore. Dunque, occorre rivolgersi necessariamente a degli esperti.
In genere, a occuparsi della pratica AIA sono studi di consulenza tecnica specializzati nelle pratiche ambientali. Non sono granché diffusi nel territorio nazionale, vista la particolarità del servizio. Tuttavia, in media, se ne trovano almeno un paio in ogni provincia.
Pratica AIA: quali i prezzi?
I costi di una pratica AIA possono essere notevoli, in base della tipologia di impianto da realizzare e degli inquinanti prodotti dall'attività. A costare è ovviamente la parcella degli esperti, che comunque impiegano competenze specifiche ed avanzate, nonché profondono impegno nell’elaborazione di una documentazione che è a tutti gli effetti cospicua. Inoltre, vanno considerati i contributi richiesti dagli Enti pubblici, che variano da Regione a Regione.
- Tariffa di uno specialista per una pratica AIA: da 42,00 € a 76,00 €.
- Predisposizione domanda di autorizzazione all'Ente territorialmente competente: da 915,00 € a 3.862,00 €.
- Predisposizione relazione tecnica per la domanda di autorizzazione: da 2.183,24 € a 34.724,00 €.
- Compilazione della modulistica regionale: da 318,00 € a 726,00 €.
Pratica AIA: come risparmiare?
Come abbiamo visto, i prezzi sono abbastanza alti ma sono anche…. variabili. Ovviamente, il prezzo è soggetto a contrattazione solo quando fa riferimento alla parcella dello studio. I contributi agli Enti, per quanto variabili da Regione a Regione, non sono oggetto di trattativa.
Ad ogni modo le occasioni di risparmio sono tutt’altro che trascurabili. Come sfruttarle? Il segreto sta nell’uso sapiente del preventivo.
Il consiglio è di contattare più studi, imprese di consulenza ed esperti e chiedere a ciascuno di loro il preventivo. Successivamente, vanno confrontate le varie ipotesi di costo. Infine, dovreste optare per quella realtà in grado di offrire il miglior rapporto qualità prezzo. Ovviamente, dovreste anche indagare a fondo sulle competenze, magari facendo riferimento ai feedback degli ex clienti.
Si tratta di un metodo non troppo faticoso, ma che richiede del tempo. E’ anche l’unico che consente di risparmiare senza ripercussioni sulla qualità del servizio. Per rendere il tutto agevole e più rapido, affidatevi alle piattaforme di confronto preventivo, che tra le altre cose rappresentano dei buoni punti di contatto tra domanda e offerta.