Certificato di prevenzione incendi: quale il costo?

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Una guida che spiega quale sia il costo di un certificato di prevenzione incendi.

Il certificato di prevenzione incendi è un documento fondamentale, capace di garantire, o meglio attestare, il grado di sicurezza di un locale in termini di rischio incendio. In questo articolo offriamo una panoramica esaustiva, focalizzando l’attenzione sulle procedure, gli obblighi e - soprattutto - i prezzi.


 

Certificato di prevenzione incendi: cosa è?

 

Il certificato di prevenzione incendi è un attestato che dimostra il rispetto della normativa sulla prevenzione incendi in relazione a un locale o a uno spazio chiuso. Più prosaicamente, attesta il possesso di requisiti di sicurezza antincendio.

Il certificato viene ottenuto al termine di un complesso iter tecnico e burocratico, il quale coinvolge direttamente il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. E’ infatti questo Ente - e solo questo - a rilasciare questo importante documento.

L’argomento della prevenzione incendi e, in ultima analisi, del relativo certificato sono regolate da più norme, leggi e decreti.

 

 

Costo certificato di prevenzione incendi: prezzi medi
     
  Da A
Parere di conformità (all'ora) 35,00 € 175,00 €
Certificato prevenzione antincendi (sopralluogo, valutazione, rilascio) 104,00 €
Rinnovo certificato prevenzione antincendi 54,00 €

 

I prezzi indicati rappresentano unicamente delle stime indicative.

 

 

Certificato di prevenzione incendi: quando è obbligatorio o necessario?

 

E’ chiaro: non tutti i locali e gli spazi chiusi devono possedere il certificato di prevenzione incendi.

La legge opera una netta distinzione tra i locali soggetti a questo obbligo e i locali che non lo sono. Nello specifico, stabilisce tre categorie e a ciascuna assegna un preciso iter tecnico-burocratico-amministrativo, il cui risultato finale è, appunto, il rilascio del certificato.

In estrema sintesi, a norma di legge, devono possedere il certificato di prevenzione incendi tutte le aziende e gli uffici in cui siano potenzialmente presenti oltre 300 persone.

Per quanto riguarda le abitazioni private, dunque gli edifici residenziali, sono soggette al medesimo obbligo tutti quelli la cui altezza dal punto di vista antincendio supera i 24 metri. L’altezza dal punto di vista antincendio non è altro la distanza che separa il suolo dalle finestre dell’ultimo piano agibile o abitabile.

 

 

Certificato di prevenzione incendi: la normativa

 

Come già anticipato, le norme che riguardano più o meno da vicino la prevenzione incendi e il relativo certificato sono numerose. La più importante, e che contiene la maggior parte delle informazioni necessarie, è il Decreto del Presidente della Repubblica del 1° agosto 2011.

Per esempio, esso disciplina le categorie in cui vanno suddivisi i locali soggetti all’obbligo del certificato. Di seguito, una breve ma esaustiva panoramica.

 

  • Categoria A. Raggruppa tutte le attività a rischio basso. L’elenco è molto corposo. Tuttavia, si può affermare che appartengono a questa categoria le attività in cui l’uso di fiamme è accidentale e non connesso in alcun modo al processo di produzione o di erogazione dei servizi (es. gli uffici pubblici). In questo caso, comunque, non è necessario il parere di conformità sul progetto da parte di un tecnico terzo. Inoltre, il sopralluogo che precede la valutazione e il rilascio del certificato viene effettuato a campione, senza considerare il locale nella sua interezza.

 

  • Categoria B. Raggruppa le attività a rischio medio, ovvero tutte quelle in cui il fuoco o materiali combustibili sono utilizzati in una parte dei processi di produzione o erogazione dei servizi e in quantità non trascurabili. In questo caso, è necessario il parere di conformità ma viene conservata la natura campionaria del sopralluogo.

 

  • Categoria C. Raggruppa le attività a rischio alto, ovvero quelle che impiegano il fuoco o materiali combustibili in buona parte del processo di produzione o in quantità notevoli. Nella fattispecie, è necessario il parere di conformità. Inoltre, il sopralluogo viene effettuato nella sua variante più completa.

 

La norma stabilisce la durata del certificato di prevenzione incendi. Esso, nello specifico, ha una validità di cinque o dieci anni (a seconda dell’attività). Prima della scadenza, il proprietario deve inoltrare al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco una richiesta di rinnovo, con allegato un documento asseverato da un professionista antincendio che attesti l’assenza di variazioni per ciò che concerne lo stato di fatto degli immobili.

Come richiedere il certificato di prevenzione incendi? La richiesta va inoltrata con una SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Questa contiene, in allegato, un parere di conformità di un tecnico terzo nei casi in cui la legge lo richieda, e una richiesta diretta alla Direzione Provinciale dei Vigili del Fuoco (sopralluogo, valutazione e rilascio certificato).

 

 

Certificato di prevenzione incendi: a chi rivolgersi?

 

Lo abbiamo già accennato: per ottenere il certificato è necessario rivolgersi direttamente alla Direzione Provinciale dei Vigili del Fuoco. E’ questo, infatti, l’unico Ente abilitato al rilascio di questo importante certificato.

In alcuni casi, come abbiamo visto, è necessario allegare alla richiesta un parere di conformità, ovvero una relazione asseverata che attesti preventivamente il rispetto dei requisiti di sicurezza antincendio.

A chi rivolgersi per questa particolare asseverazione? La risposta è semplice: a professionisti “antincendio”, ovvero ai tecnici abilitati nell’erogazione di questo specifico servizio. Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di ingegneri specializzati. Non mancano, comunque, gli architetti.

 

 

Certificato di prevenzione incendi: quali i prezzi?

 

I prezzi hanno una variabilità minima. Il margine di discrezione a livello geografico, infatti, è minimo. Le variazioni, quando ci sono, dipendono esclusivamente dalle caratteristiche dei locali.

Per quanto il costo non sia affatto alto, vanno considerati - al fine di una comprensione adeguata del fenomeno - anche le spese collaterali, come il parere di conformità e il rinnovo.

 

  • Certificato prevenzione incendi (sopralluogo, valutazione, rilascio): 104,00 €.
  • Rinnovo certificato prevenzione incendi: 54,00 €.
  • Parere di conformità (all'ora): da 35,00 € a 175,00 € all’ora.

 

La fase di sopralluogo per il rilascio di certificato di prevenzione incendi.

 

 

Certificato di prevenzione incendi: come risparmiare?

 

L’unica voce sulla quale è possibile risparmiare, proprio perché soggetta alla normale contrattazione cliente-professionista, è quella relativa al parere di conformità. Come abbiamo visto, la variabilità è alta. Si tratta di una buona notizia in quanto presuppone delle buone occasioni di risparmio.

Come fare per ottenere il massimo risparmio possibile senza compromettere però il risultato finale? Il metodo è semplice: contattate più professionisti, chiedete a ciascuno di loro il preventivo, confrontate le varie ipotesi di costo e individuate la soluzione migliore in termini di rapporto qualità prezzo.

 

 




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