Certificazione impianto idraulico: cosa è
Con il termine “certificazione impianto idraulico” si intende, in realtà, un documento dal nome preciso, stabilito dalla normativa vigente: la Dichiarazione di Conformità dell’impianto idraulico. E’ un documento che dimostra l’assoluta aderenza dell’impianto ai requisiti stabiliti dal legislatore. Requisiti che, ovviamente, riguardano la complessa questione della sicurezza ma anche quella dell’efficienza.
La questione è complicata, anche perché il legislatore ha legiferato relativamente di recente, e allo stesso tempo ha inteso privare della retroattività le norme redatte. Affronteremo l’argomento nel prossimo paragrafo.
Costo certificazione impianto idraulico: prezzi medi |
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Da |
A |
Certificazione impianto idraulico (DIRI) per immobili di piccole dimensioni |
80,00 € |
150,00 € |
Certificazione impianto idraulico (DIRI) per immobili di medie dimensioni |
100,00 € |
300,00 € |
Certificazione im.pianto idraulico (DIRI) per immobili di piccole dimensioni |
150,00 € |
500,00 € |
I prezzi indicati per la certificazione di un impianto idraulico rappresentano solo delle stime indicative: per conoscere i costi reali consigliamo di richiedere preventivi.
Certificazione impianto idraulico: la normativa
La norma di riferimento, per ciò che concerne la certificazione dell'impianto idraulico, è il Decreto Ministeriale n. 37 del 22 gennaio 2008. Lo scopo di questa norma è armonizzare il contesto delle norme sulla sicurezza, sempre molto caotico, e porre freno a un fenomeno che in passato era endemico: gli incidenti domestici. La norma, tra le altre cose, si occupa di tutti gli impianti, e non solo di quello idraulico.
Ad ogni modo, la norma stabilisce l’obbligo di dotarsi della cosiddetta Dichiarazione di Conformità dell’impianto, da realizzare a conclusione dei lavori di realizzazione dell’impianto stesso. Da questo obbligo, dunque, sono esentati coloro che possiedono impianti realizzati in epoca antecedente all’entrata in vigore per la legge. Per loro, però, sussiste un’altro obbligo, ovvero l’acquisizione di una specie di documento sostitutivo, più leggero perché non impone un intervento sugli impianti: la Dichiarazione di Rispondenza (DIRI).
La Dichiarazione di Conformità per gli impianti post 2008 e la Dichiarazione di Rispondenza per gli impianti pre 2008 non sono solo obbligatori, ma anche necessari. Infatti, sono propedeutici all’ottenimento del Certificato di Agibilità, che a sua volta è necessario per vendere casa.
Chi può redigere questi due documenti? Di base, tutti gli impiantisti con più di cinque anni di esperienza.
Certificazione impianto idraulico: quali i prezzi?
Di base, l’elaborazione della Dichiarazione di conformità è compresa nel “pacchetto”, ovvero è considerata come una fase della realizzazione dell’impianto stesso. Dunque non è possibile isolare questa voce di spesa.
Discorso diverso per la Dichiarazione di Rispondenza, che per sua stessa natura viene redatta dopo molto tempo dalla realizzazione dell’impianto. Per questo motivo, viene pagata a parte. Si parla, in estrema sintesi, di qualche centinaio di euro.
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Certificazione impianto idraulico (DIRI) per immobili di piccole dimensioni: da 80,00 € a 150,00 €.
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Certificazione impianto idraulico (DIRI) per immobili di medie dimensioni: da 100,00 € a 300,00 €.
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Certificazione impianto idraulico (DIRI) per immobili di piccole dimensioni: da 150,00 € a 500,00 €.
Certificazione impianto idraulico: come si fa?
La Dichiarazione di Conformità di un impianto idraulico è un documento composito, il quale deve contenere alcuni dati specifici e una serie di allegati. Per esempio, deve contenere informazioni specifiche sul tipo di impianto, sull’impiantista che l’ha realizzato, sui materiali impiegati e, ovviamente, sulla rispondenza alle norme vigenti. A ciò si aggiungono alcuni allegati, come il progetto dell’impianto (se l’immobile supera certe dimensioni), lo schema dell’impianto, il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio della ditta che ha realizzato i lavori.
La Dichiarazione di Rispondenza segue questo canovaccio ma, in fin dei conti, appare come una versione semplificata. Per esempio, non viene mai allegato il progetto bensì il semplice schema. Inoltre non è necessario fornire i riferimenti a chi ha realizzato l’impianto. Si tratta, semplicemente, di una panoramica sullo stato di fatto, in una prospettiva di verifica dei requisiti di sicurezza.
Mancata certificazione dell'impianto idraulico: le sanzioni
Le sanzioni sono molte salate. Tuttavia, coinvolgono solo le imprese che hanno realizzato l’impianto ma hanno omesso la redazione della certificazione. Ciò non significa, però, che il proprietario di casa non subisca conseguenze, tutt’altro.
Il proprietario che, certo non per colpa sua, si ritrova senza Dichiarazione di Conformità, si ritrova con un immobile sostanzialmente non commerciabile. Il documento è infatti necessario per ottenere il Certificato di Agibilità, e quest’ultimo è necessario per vendere.
Certificazione impianto idraulico: come risparmiare
Come abbiamo visto, i prezzi sono abbastanza variabili. Infatti, sono a parziale discrezione dell’impresa che realizza l’impianto o che produce la DIRI. Ciò rappresenta un vantaggio per il cliente, che dunque può puntare a risparmi significativi. L’importante, però, è farlo senza mettere in secondo piano la qualità.
Come fare? Semplice: utilizzando l’arma dei preventivi. Contattate più impiantisti, chiedete a ciascuno il preventivo, confrontate le ipotesi di costo così ottenute e infine individuate la soluzione con il miglior rapporto qualità prezzo.
Questo è l’unico metodo efficace per risparmiare e godere di un buon servizio. Per facilitare il processo di ricerca, affidatevi ai portali di confronto preventivi, i quali oltre a offrire info specifiche sui costi forniscono efficaci punti di contatto tra domanda e offerta. Il migliore in circolazione, per ampiezza dell’offerta ed efficienza del motore di ricerca, è Edilnet.it.