Cocciopesto: quali i prezzi?

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I prezzi per delle realizzazioni in cocciopesto sono abbastanza variabili. Qui un pavimento in cocciopesto costato 63,86 € al mq.

In questo articolo parliamo del cocciopesto, un materiale molto diffuso nell’antichità ma che di recente è stato recuperato, ovviamente in un’ottica industriale. Parleremo della composizione del cocciopesto, delle sue caratteristiche strutturali, della posa. Soprattutto, forniremo una stima dei prezzi e qualche consiglio per risparmiare.


 

Cocciopesto: cosa è?

 

A molti di voi il termine cocciopesto non dirà nulla. Eppure è un materiale molto diffuso. Anzi, alcune città, e in particolar modo quelle antiche, ne sono ricche. Ad ogni modo, si tratta di un materiale impiegato spesso durante l’epoca classica, e in particolare dai fenici, dai greci e dai romani. Di recente, è stato “riscoperto”, ovvero rivisitato per adattarsi alle esigenze della modernità. 

Tuttavia, ha mantenuto intatte le caratteristiche originarie, i pregi e i difetti, così come la resa estetica, almeno a grande linee. Anche perché di “cocciopesti”, oggi come oggi, ne esistono numerosi, e tutti si caratterizzano per un diverso impatto visivo e per usi altrettanto diversi.

Nello specifico, il cocciopesto “standard” è formato da scarti di laterizi frantumati in pezzi molto piccoli, fino alla polverizzazione quasi totale. Alla componente in laterizio si aggiunge della malta a base di calce aerea, che è la tipologia di calce in grado di indurirsi al solo contatto con l’aria. 

Il cocciopesto presenta caratteristiche uniche, note fin dall’antichità che lo rendono, oggi come ieri, un materiale estremamente versatile. Principalmente, però, viene impiegato come rivestimento, sia per per le superfici verticali che per quelle orizzontali. 

Nello specifico, il cocciopesto veniva utilizzato in antichità per rivestire pareti, a mo’ di intonaco, ma anche pavimenti e massetti. In virtù delle sue caratteristiche “idrauliche”, ovvero della sua eccellente capacità di impermeabilizzazione, ricopriva le condutture e gli acquedotti. Ancora oggi, in giro per il Mediterraneo, si trovano molte antiche strutture in cocciopesto. La più suggestiva è l’acquedotto romano di Italica, a pochi chilometri da Siviglia.

 

 

Costo posa cocciopesto: prezzi medi
     
  Da A
Massetto in cocciopesto (al mq) 23,85 € 43,66 €
Sottofondo in cocciopesto per pavimentazioni veneziane e genovesi (al mq) 39,50 € 112,18 €
Pavimenti per interni in cocciopesto (al mq) 24,80 € 79,18 €
Pavimenti per esterni in cocciopesto (al mq) 26,95 € 83,24 €
Realizzazione intonaci in cocciopesto (al mq) 23,25 € 54,62 €
Sacco da 25 Kg di cocciopesto (per unità) 14,85 € 35,28 €

 

N.B.: I prezzi indicati per la realizzazione di massetti, pavimentazioni e intonaci in cocciopesto sono frutto di stime. Per conoscere i costi effettivi consigliamo di richiedere alcuni preventivi alle imprese specializzate nella posa del cocciopesto.

 

 

Pavimenti e massetti in cocciopesto: pro e contro

 

Il cocciopesto presenta molti vantaggi e ben pochi svantaggi. Iniziato dai primi.

 

  • E’ relativamente semplice da comporre. Nello specifico, è uno dei materiali più “rapidi”. 

 

  • E’ totalmente impermeabile. La presenza combinata della malta a base di calce aerea e della “graniglia” di laterizio permette al materiale di risultare completamente impermeabile all’acqua.

 

  • E’ elastico. Questa è una caratteristica fondamentale. L’elasticità del cocciopesto gli permette di aderire alla perfezione ai muri, riducendo quindi crepe e lesioni da infiltrazione. 

 

  • Genera un impatto visivo gradevolmente rustico. Il cocciopesto “sa di antico”, e questo, soprattutti in una prospettiva vintage, non può che essere un pregio.

 

Per quanto riguarda i difetti, c’è poco da dire. Per esempio, si potrebbe imputare al cocciopesto una caratterizzazione eccessiva dal punto di vista estetico, tale per cui, molto banalmente, venga escluso da alcuni contesti. Un pavimento o un rivestimento in cocciopesto restituiscono una sensazione di rusticità, è vero, ma anche di eleganza. Insomma, non è per tutte le occasioni.

Un’altro difetto del cocciopesto riguarda i suoi “ingredienti”. Di base, il procedimento è semplice. Tuttavia, la qualità del risultato finale dipende troppo dai materiali di partenza, ovvero dalla conformazione del laterizio frantumato, e dalla sua condizione generale. 

Questa dinamica, tuttavia, si è smorzata di recente, allorché si opta per un procedimento industriale, che vede la polverizzazione totale del cocciopesto. Una soluzione ingegnosa, ma che potrebbe compromettere la “genuinità” del materiale. Alcuni credono che il cocciopesto moderno, o industriale che dir si voglia, semplicemente non sia… cocciopesto.

 

 

Cocciopesto: le caratteristiche

 

Abbiamo già accennato alle caratteristiche del cocciopesto, che poi corrispondono fedelmente ai suoi pregi.

 

  • Impermeabilità. Nella stragrande maggioranza dei casi, il cocciopesto è completamente impermeabile. Ciò lo rende perfetto per gli ambienti umidi, dove il contatto con l’acqua è costante o come minimo frequente (cucina, bagno e nell'antichità le condutture).

 

  • Elasticità. La malta a base aerea conferisce molta elasticità al materiale. Non si tratta di un dettaglio da poco. E’ proprio grazie a questa capacità che il cocciopesto si adatta alla perfezione a qualsiasi parete, anche la meno regolare.

 

  • Impatto visivo. Il cocciopesto non è un materiale come gli altri. La sua forza, almeno dal punto di vista estetico, risiede proprio nella diversità rispetto ai manufatti moderni, nel richiamo a saperi antichi. Può essere considerato, in virtù di queste dinamiche, di pregio e compatibile con una concezione ardita di design.

 

 

Il dettaglio di un pavimento in cocciopesto.

 

 

Cocciopesto: le tipologie

 

Le tipologie di cocciopesto si differenziano per due aspetti: colore e dimensioni delle granaglie, ovvero dei pezzi di laterizio.

Ebbene sì, il cocciopesto è in grado di restituire colori diversi. Il colore, almeno nelle produzioni moderne, dipende anche da processi accessori, come l’applicazione di colorante per uso edile. 

Per il resto, rileviamo le seguenti tipologie.

 

  • Cocciopesto con grana fine. In questo caso, i pezzi di laterizio sono davvero piccoli, quasi al livello della polvere. Questa tipologia di cocciopesto viene impiegata soprattutto per realizzare gli intonaci, producendo un raffinato effetto tridimensionale.

 

  • Cocciopesto con grana spessa. In questo caso, i pezzi di laterizio sono abbastanza grandi. Non stupisce che venga utilizzato soprattutto per pavimentare. Rispetto all’altra tipologia, è in grado di resistere meglio alle sollecitazioni meccaniche. 

 

 

Pavimenti e massetti in cocciopesto: come avviene la posa?

 

Per rispondere a questa domanda, occorre fare distinzione tra le due applicazioni “orizzontali” che abbiamo appena descritto: pavimento e massetto.

Nel caso del pavimento, si procede inizialmente con un accurata pulizia della superficie. Sporco e detriti potrebbe compromettere la posa della malta. Successivamente, si stende un primo sottofondo spesso tra i 10 e i 20 cm, composto da cocciopesto e, in misura minore, da grassello. La fase successiva prevede la battitura e la livellatura, per poi applicare un secondo strato composto da una parte di cocciopesto e una di grassello. A questo punto si batte tutto con una cazzuola, per appianare la superficie, e si lascia riposare per qualche giorno prima di rifinire ulteriormente.

Nel caso del massetto, il processo è simile, ma spesso vengono integrati alcuni materiali. Lo scopo di questi ultimi è conferire maggiore resistenza alla superficie. Non dimentichiamo che il massetto ha una natura prettamente funzionale. Spesso, il cocciopesto è arricchito dalla sabbia e da altro materiale fittile.

 

 

Quando usare il cocciopesto?

 

Una domanda più che legittima, vista la natura sui generis del materiale. Se è vero che in antichità era molto usato, oggi è percepito quasi come un elemento di design. Infatti, può dare molto in virtù delle sue capacità estetiche, soprattutto quando viene utilizzato per i pavimenti. Il riferimento è in particolare a due tipologie di pavimento artistico, il genovese e il veneziano.

Il pavimento genovese si caratterizza per l’utilizzo di un cocciopesto regolare, che fa uso quasi esclusivamente di una specifica grana. In genere, i pezzi di laterizio sono della stessa forma. Ciò restituisce una gradevole sensazione di uniformità. 

Il pavimento veneziano è simile, ma si caratterizza per l’utilizzo di un cocciopesto irregolare, in cui si mescolano varie grane. Restituisce un'altrettanto gradevole sensazione di rusticità. Più raramente, tale difformità si estende anche al colore. In questo caso, le disposizioni cromatiche non sono mai casuali, bensì frutto di una precisa concezione di design, di un ragionamento che prende in considerazione anche l’esistente.

Tuttavia, il consiglio è di optare per il cocciopesto se e solo se l’immobile “lo permette” dal punto di vista estetico. In ambiente moderno, praticamente minimal, il cocciopesto risulterebbe fuori luogo.

Il cocciopesto performa bene anche quando funge da intonaco. Si apprezza, di nuovo, la resa estetica e la significativa capacità impermeabilizzante. Non è un caso che venga impiegato soprattutto per i bagni e per le cucine “particolari”, oggetto di un lavoro di design significativo.

Nelle sue forme più grezze, che non dicono molto sul piano estetico, può essere impiegato anche per realizzare i masselli. Ovviamente, tutto ciò vale sia per l’indoor che per l’outdoor.

 

 

Realizzare pavimenti e massetti in cocciopesto: quali i prezzi?

 

Il cocciopesto, per quanto al giorno d’oggi venga considerata una soluzione di design, non costa molto. Anzi, è uno dei materiali meno costosi in assoluto. Esiste però un’eccezione, ovvero la posa di pavimenti “artistici”, quali il genovese e il veneziano. 

In questo caso, le cifre lievitano, e scontano la sofisticata attività di design che sta alla loro base. Ad ogni modo, se escludiamo queste categorie nella migliore delle ipotesi di parla di circa 30 euro al metro quadro, compreso materiale e manodopera. 

 

  • Realizzazione di un massetto in cocciopesto: da 23,85 € a 43,66 € al mq.
  • Sottofondo in cocciopesto per pavimenti alla veneziana e alla genovese: da 39,50 € a 112,18 € al mq.
  • Pavimentazione da interni in cocciopesto (materiali e manodopera): da 24,80 € a 79,18 € al mq.
  • Pavimentazione da esterni in cocciopesto (materiali e manodopera): da 26,95 € a 83,24 € al mq.
  • Intonacatura pareti con cocciopesto (materiali e manodopera): da 23,25 € a 54,62 € al mq.
  • Sacco da 25 Kg di cocciopesto: da 14,85 € a 35,28 € per unità.

 

 

Intonaco esterno realizzato in cocciopesto.

 

 

Pavimenti in cocciopesto: come avviene la manutenzione?

 

I pavimenti in cocciopesto, a prescindere dalla loro tipologia, non sono difficili da manutenere. Ovviamente, le attività di manutenzione devono essere integrate da una pulizia il più possibile certosina e regolare. Per l’occasione, è sufficiente utilizzare delle soluzioni poco abrasive, come specifiche cere in pasta, che tra l’altro conferiscono anche un gradevole effetto lucido, piuttosto che l’olio paglierino o l’olio di lino.

Per quanto concerne la manutenzione vera e propria, essa non è affatto frequente. In genere, può passare anche un paio di anni tra una sessione manutentiva e l’altra. Tali sessioni hanno lo scopo di levigare la superficie, dal momento che l’usura compromette l’uniformità della pavimentazione. L’attività di rilevigatura va condotta per mezzo di specifici strumenti e può essere eseguita solo da personale specializzato.

 

 

Messa in posa del cocciopesto: a chi rivolgersi?

 

Di norma, la posa dei pavimenti andrebbe affidata ad imprese edili “standard”. Nel caso del cocciopesto, però, la questione è più complicata. 

Infatti, stiamo parlando di un materiale abbastanza sui generis, e che nei fatti è padroneggiato solo da un numero ristretto di imprese specializzate in pavimentazioni e rivestimenti. Il consiglio, dunque, è di cercare sì tra le imprese di rivestimenti, ma tra quelle che vantano una vocazione particolare per le cosiddette malte antiche. In caso contrario, rischiereste di affidare i lavori a degli improvvisatori, con tutto ciò che ne consegue per il risultato finale.

Non puntate al solo risparmio, bensì a un buon rapporto qualità prezzo. A prezzi estremamente bassi, infatti, spesso si associa una qualità molto bassa dei servizi.

 

 

Pavimenti e massetti in cocciopesto: come risparmiare?

 

Come appena accennato, l’obiettivo dovrebbe essere sì quello di risparmiare, ma allo stesso tempo di godere un buon servizio. Insomma, è bene puntare a un buon rapporto qualità prezzo. Come fare? Dovreste dotarvi di due risorse: da un lato il preventivo, dall’altro i feedback degli ex clienti, valorizzati da una conoscenza personale con l’impresa.

Contattate più imprese, chiedete a ciascuna il preventivo e analizzatene i feedback. Confrontate prezzi e opinioni, infine optate per quella che sembra esprimere il miglior rapporto qualità prezzo.

Può sembrare un metodo laborioso, ma è l’unico che consente di portare a casa il risultato. Per facilitarvi il compito, fate riferimento alle piattaforme di confronto preventivo. Esse, infatti, si rivelano anche ottimi punti di contatto tra domanda e offerta. La migliore piattaforma di confronto preventivi per questo genere di servizi è Edilnet.it, che spicca per la qualità e la quantità del parco imprese.

 

 




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