Impianto idroponico: cosa è?
L’impianto idroponico è un sistema che consente di coltivare le piante senza l’utilizzo del suolo. Può sembrare una soluzione futuristica, quasi da fantascienza, e in effetti è frutto di tecnologie molto recenti.
Tuttavia, prende ispirazione da alcuni sistemi antichissimi, che venivano impiegati già qualche millennio fa in Mesopotamia e nell’America precolombiana. Infatti, l’esigenza di coltivare nonostante la penuria di terra è sempre stata avvertita con forza dalle varie popolazioni, che si sono impegnate per trovare una soluzione.
Come funziona un impianto idroponico? Senza addentrarci, per ora, nella dinamiche più complesse, possiamo enunciare il principio di base. L’impianto si regge sul rilascio di sostanze nutritive attraverso sistemi diversi dal semplice contatto terra-radici, sistemi ovviamente artificiali, che spesso fanno riferimento a semplici soluzioni acquose. La luce, altra componente essenziale per lo sviluppo delle specie vegetali, viene riprodotta artificialmente attraverso speciali neon.
L’impianto idroponico non è un’esclusiva delle grandi produzioni alimentari. Può essere infatti installato anche a casa, magari per coltivare alcune specie di immediato e “fresco” consumo: basilico, pomodori, melanzane etc.
Imprese per installazione di impianti idroponici: prezzi medi e costi di riferimento |
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Da |
A |
Impianto idroponico ad acqua coltura (singolo kit) |
59,00 € |
450,00 € |
Impianto idroponico a goccia (singolo kit) |
64,00 € |
725,00 € |
Impianto idroponico NFT (singolo kit) |
112,00 € |
630,00 € |
Installazione impianto idroponico (manodopera) |
70,00 € |
300,00 € |
I prezzi indicati, per l'acquisto e l'installazione di un impianto idroponico, rappresentano solo delle stime indicative: per conoscere i costi reali consigliamo di richiedere preventivi.
Impianto idroponico: quando è utile in casa?
Il desiderio di coltivare piante e ortaggi è condiviso da molti. Basta fare un giro per le strade di qualsiasi città italiana per vedere, ad esempio, i balconi addobbati con vasi per il basilico.
E’ sufficiente fare un giro nelle zone residenziali o di campagna per notare qua e là dei piccoli orti a uso e consumo dei proprietari. Ma che succede quando non si hanno a disposizione né spazio per i vasi (magari perché non c’è il balcone) né un piccolo appezzamento di terra?
E’ proprio in questo caso che viene in aiuto l’impianto idroponico. Questa soluzione, infatti, non necessita di terra e nemmeno di spazi aperti. Le piante “idroponiche” possono essere coltivate anche negli scantinati, persino in cucina. Insomma, se sognate di coltivare il vostro “basilico personale” (giusto per citare una pianta) l’impianto idroponico è quello che fa per voi.
Impianto idroponico: pro e contro
Il vantaggio principale dell’impianto idroponico consiste, appunto, nella possibilità di coltivare alcune specie vegetali anche se non si dispone di un balcone dove porre i vasi o un appezzamento di terra vera e propria. Ma i vantaggi non finiscono qui.
C’è da considerare anche una dinamica molto particolare: le coltivazioni idroponiche non sono soggette alla stagionalità. D’altronde, le sostanze nutritive, benché in maniera artificiale, vengono erogate regolarmente. Grazie all’impianto idroponico, per esempio, è possibile avere il proprio basilico fresco tutto l’anno!
A fronte di questi importanti vantaggi si segnalano anche alcuni svantaggi. In primo luogo, la necessità di abituarsi a un concetto diverso di coltivazione, che esclude di netto il trattamento del suolo. Per alcuni, lo stacco rispetto all’agricoltura tradizionale può farsi sentire in maniera decisa.
Il secondo svantaggio, più oggettivo, riguarda i prezzi: gli impianti idroponici costano. Per un impianto volto a soddisfare l’esigenza di una famiglia numerosa si parla di qualche centinaia di euro (anche se il costo dipende dalle tipologie).
Impianto idroponico: come funziona?
Di per sé, il meccanismo di base è abbastanza semplice. Le radici sono immerse in un contenitore colmo d’acqua, anziché nel suolo. In questo contenitore, con i metodi più svariati, vengono immerse le sostanze nutritive necessarie alla crescita delle piante.
Il tutto è completato dall’installazione di una fonte di luce che possa sostituire il suolo e quindi consentire lo svolgimento della fotosintesi. In questo modo le piante ricevono le due componenti necessarie per la loro sopravvivenza: la luce e le sostanze nutritive (es. sali minerali).
Impianto idroponico: quali tipologie?
Il mondo degli impianti idroponici è piuttosto variegato, a tal punto che è possibile distinguere tra numerose tipologie. Queste differiscono le une dalle altre per un elemento fondamentale: i tempi e le modalità dell’erogazione delle sostanze nutritive. Limitatamente agli impianti domestici, queste sono le tipologie più diffuse.
- Impianto idroponico ad acqua coltura. E’ la soluzione meno costosa, più facile da porre a regime e dal meccanismo più semplice. Le piante vengono ancorate a una base di polistirolo e letteralmente galleggiano nell’acqua. Una pompa esterna garantisce l’immissione di ossigeno in maniera omogenea tra tutte le piante. Questo sistema è adatto soprattutto alle piante a ciclo breve, come il già citato basilico.
- Impianto idroponico a goccia. E’ adatto alle colture eterogenee, ovvero di più specie contemporaneamente. La pompa è posta sott’acqua ed è collegata alle radici di ciascuna pianta. Un timer regola l’immissione delle sostanze nutritive.
- Impianto idroponico NFT (Nutrient Film Technique). Simile alla tipologia precedente, l’unica differenza è l’assenza di timer. La pompa infatti regola in maniera automatica e omogenea l’emissione di sostanze nutritive.
Installazione impianto idroponico: a chi rivolgersi?
L’impianto idroponico è per ora un sistema di nicchia, dunque non viene trattato da imprese “normali”, bensì specializzate esattamente in questo tipo di soluzioni.
Il consiglio è di optare per una impresa che vanti una manifesta esperienza, e di non cercare il risparmio a tutti i costi. Il rischio di incappare in una realtà di improvvisatori è davvero alto, visto l’argomento così specialistico.
Impianto idroponico: a cosa fare attenzione?
Sono due gli elementi su cui porre la massima attenzione. Il primo consiste nella tipologia di impianto, che deve essere compatibile con il tipo di coltivazione. Se per esempio pensate di coltivare più piante contemporaneamente la tipologia ad acqua coltura potrebbe non fare al caso vostro.
Il secondo elemento consiste nella già citata scelta dell’impresa. Il vostro obiettivo dovrebbe essere tenervi alla larga dagli improvvisatori, e anzi optare per le imprese non solo specializzate ma anche con molta esperienza alle spalle.
Realizzazione impianto idroponico: quali i prezzi?
I prezzi dipendono dalla tipologia. Inoltre possono essere scissi nella spesa per i materiali (il kit, molto banalmente) e nella spesa per installazione, anche se molti tendono a fare da sé (sbagliando). In ogni caso, almeno per le tre tipologie elencate in precedenza, siamo nell’ordine di qualche centinaia di euro.
- Kit per impianto idroponico ad acqua coltura: da 59,00 € a 450,00 €.
- Kit per impianti idroponico a goccia: da 64,00 € a 725,00 €.
- Kit per impianto idroponico NFT: da 112,00 € a 630,00 €.
- Manodopera per l’installazione: da 70,00 € a 300,00 €.
Installazione impianto idroponico: come risparmiare?
Fermo restando che il risparmio fine a se stesso è un male, e che bisogna porre come prioritaria la questione della qualità, si può affermare che esiste un solo strumento per risparmiare: il preventivo.
Contattate più imprese, chiedete a ciascuna il preventivo, confrontate le varie ipotesi di costo e scegliete la soluzione migliore in termini di rapporto qualità prezzo.
Appoggiatevi alle piattaforme di confronto preventivi. Queste non si occupano solo di erogare delle stime di prezzo affidabile, ma mettono in contatto la domanda con l’offerta. La migliore piattaforma è Edilnet.it, sia per precisione del motore di ricerca interno che per offerta di imprese.