Impianto Sprinkler: quale il costo?

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Un impianto sprinkler ha un costo variabile in base alla tipologia del sistema e all'estensione dell'area da proteggere.

Un impianto Sprinkler è una delle migliori soluzioni antincendio in quanto garantisce il controllo o la soppressione di qualsiasi focolaio. Realizzare un simile impianto per proteggere una superficie di 300 mq può costare fra i 2.250,00 € e i 12.000,00 €.


 

Cos'è e come funziona un impianto sprinkler

 

Un impianto sprinkler è un impianto antincendio a pioggia. Si basa su una rete di tubature piene di acqua a pressione installata dietro le pareti e i controsoffitti. I singoli spruzzatori, gli sprinkler, vengono posizionati lungo la tubazione e proteggono le aree sottostanti. In un impianto standard l'acqua si trova sempre nelle tubazioni e gli sprinkler sono sempre in funzione: in presenza di fuoco, la temperatura dell'aria si innalza e attiva l'irrigatore che spruzza con forza l'acqua nell'ambiente.

Ogni volta si attiva solo l'irrigatore più vicino al fuoco e occorre sfatare il mito, legato a una certa filmografia, che gli sprinkler vengano attivati dal fumo. Diversamente potrebbero essere maggiori i danni provocati dall'acqua che quelli da fuoco. Il vantaggio degli sprinkler rispetto ad altri sistemi antincendio viene dalla rapidità della reazione poiché sono in grado di rilasciare da 3 a 95 litri di acqua al minuto, riducendo il rischio di morti o di lesioni causate dal fuoco e di danni alla proprietà in quanto riducono drasticamente le temperature, il propagandarsi delle fiamme e il fumo prodotto.

In un edificio privo di sprinkler è probabile che un incendio raggiunga livelli pericolosi molto prima dell'arrivo dei vigili del fuoco o dell' attivazione degli estintori. D'altro canto sistemi automatici come gli sprinkler non spengono completamente l'incendio ma hanno principalmente il compito di rilevarne la presenza, di estinguerlo nella sua fase iniziale oppure di tenerlo sotto controllo in attesa dei mezzi dei vigili del fuoco o di altri metodi di spegnimento.

Gli sprinkler sono ideali per magazzini, uffici, alberghi, edifici residenziali e grandi condomini, oppure per edifici e ambienti ad alto rischio come ospedali, hangar di areomobili, impianti di stoccaggio chimico e navi.

 

 

Impianto sprinkler: costi indicativi di realizzazione

     
  Da A
Stazione di controllo a secco 4.500,00 € 6.000,00 €
Stazione di controllo a umido 2.250,00 € 3.000,00 €
Superficie protetta con densità di scarico fino a 3,0 lt/mq/min 12,00 € 15,00 €
Superficie protetta con densità di scarico da 3,0 a 6,0 lt/mq/min 15,00 € 18,00 €
Superficie protetta con densità di scarico da 6,0 a 8,0 lt/mq/min 18,00 € 20,00 €
Superficie protetta con densità di scarico da 8,0 a 11,0 lt/mq/min 20,00 € 25,00 €
Superficie protetta con densità di scarico da 11,0 a 13,0 lt/mq/min 25,00 € 30,00 €
     
Prezzi indicativi comprendenti collettori, rete distribuzione, ancoraggi, sprinkler e opere murarie semplici.   

 

 

Impianto sprinkler: quando realizzarlo e le norme di riferimento

 

La norma UNI-EN 12845 del 2015 introduce indicazioni per un corretto utilizzo degli sprinkler, progettabili solo da tecnici abilitati. La stessa normativa distingue tra impianti con ESFR e CMSA. Con i due acronimi si fa riferimento rispettivamente all'Early Suppression Fast Response e al Control Mode Specific Applications, tutti e due vengono utilizzati in grandi ambienti a rischio, ma si distinguono per il loro scopo.

I CSMA si usano per controllare l'incendio quando si prevede che le fiamme possano avere uno sviluppo veloce e importante. Gli ESFR invece sono progettati con fini di "soppressione" dell'incendio, che è la modalità più vicina allo spegnimento.

Con il recepimento da parte dell'Italia della EN 12845 i sistemi sprinkler diventano parte integrante delle misure per la protezione della vita anche sul nostro territorio. La norma sottolinea che gli sprinkler vanno opportunamente integrati con altri dispositivi antincendio, quali i naspi, gli estintori portatili e gli idranti antincendio, poiché l'efficacia del sistema di estinzione degli incendi deriva dall'insieme integrato di più misure.

La norma fissa anche i requisiti per la progettazione del sistema ma, soprattutto, la necessità di un accurato calcolo del rischio. Se si tratta di magazzini e depositi, casi per i quali la normativa è molto particolareggiata e detta i casi in cui, in base all'altezza dell'impilaggio, sono necessari sprinkler intermedi. Inoltre, vengono indicate le caratteristiche delle pompe e il livello di pressione necessario. La normativa poi prescrive le regole di manutenzione dell'impianto e l'obbligo di avere in loco un responsabile al controllo dell'alimentazione idrica, perché l'impianto sia sempre rifornito di acqua e privo di elementi che ne impediscano il libero afflusso.

La maggior parte degli obblighi sono legati non tanto alle dimensioni dei locali, quanto al tipo di materiali contenuti e alla gestione dello stoccaggio. La stessa normativa prescrive il divieto di impianti di evacuazione automatica di fumo e calore. Alcuni requisiti dei sistemi sprinkler validi per i depositi non sono tali su navi, veicoli, dispositivi mobili antincendio, aerei e industria mineraria.

 

 

Le varie tipologie di impianti sprinkler

 

Esistono quattro sistemi antincendio a pioggia. Un primo tipo richiede due trigger per avviare il flusso di acqua ed evita i falsi allarmi perché è possibile impostare l'irrigatore in preazione. È l'ideale per luoghi dove gli sprinkler sono necessari solo quando c'è un incendio effettivo come librerie, centri di raccolta dati, musei e archivi, dove un'irrigazione anche accidentale produrrebbe grossi danni. Al normale rilevatore di calore ne viene associato un secondo.

Gli sprinkler a secco utilizzano l'aria a pressione (o a volte l'azoto) che anticipa l'emissione dell'acqua. La dispersione dell'acqua viene ritardata di circa 1 minuto e si basa sulla differenza di pressione creata dall'apertura degli sprinkler. Si utilizza quando nei locali le temperature sono molto basse è c'è il rischio di congelamento. Questi sprinkler hanno un dispositivo di apertura veloce per liberare l'aria e accelerare il flusso dell'acqua. La pressione dell'aria mantenuta nelle tubazioni è utilizzata anche per monitorare l'integrità della rete dei tubi: se il sistema sviluppa una perdita, la pressione dell'aria scende e un allarme indica la bassa pressione.

Gli sprinkler standard invece sono costantemente pieni di acqua e questo consente la rapida reazione all'incendio, si tratta della più comune installazione che si ritrova negli uffici e negli edifici molto alti. Richiede un basso livello di manutenzione ed è molto efficiente anche in termini di costi.

Infine c'è lo sprinkler a diluvio che fornisce grandi quantità di acqua su aree specifiche in un periodo relativamente breve. Sono sistemi utilizzati per proteggere da incendi in rapida espansione. Vengono anche chiamati sprinkler aperti, perché non contengono elementi termicamente sensibili e la valvola a diluvio viene attivata da un sistema di rilevamento incendi supplementare. La tubazione idrica è a pressione atmosferica e quando l'acqua raggiunge l'impianto di irrigazione del sistema viene scaricata immediatamente. Questo sistema è utilizzato in locali dove la presenza di materiali altamente infiammabili è significativa.

 

 

Come viene realizzato un impianto sprinkler?

 

Per la realizzazione di un impianto sprinkler di tipo standard occorre innanzi tutto determinare la pressione dell'acqua, avere un prospetto tecnico che preveda uno sprinkler per ogni camera e il percorso che faranno i tubi collegati ad ognuno degli sprinkler.

Bisogna poi munirsi di una serie di tubi per acqua in pvc da far passare all'interno delle pareti e nei controsoffitti, prima di collegarli con un'estremità alle teste degli sprinkler e alla pompa dell'acqua.

In caso di incendio la piastrina di copertura che nasconde la testa degli sprinkler si abbassa quando le temperature raggiungono i 135°C. Con il deflettore abbassato, lo spruzzatore si apre e l'acqua scende a pioggia. Il sistema sprinkler deve essere collegato ad un centro di allarme antincendio che notifichi automaticamente la presenza di fiamme alla caserma locale dei vigili del fuoco.

Gli interventi di manutenzione del sistema si dividono in trimestrali, semestrali e annuali, da far svolgere unicamente ad aziende specializzate e che siano conformi alla normativa di riferimento. La documentazione relativa all'impianto e alle sue caratteristiche, ovvero il progetto esecutivo e l'elenco dettagliato delle componenti e dei materiali utilizzati, deve essere sempre acquisito dal manutentore prima di iniziare il controllo.

 

 

Il test di funzionamento di un impianto antincendio sprinkler.

 

 

I prezzi degli impianti sprinkler

 

Il prezzo di un impianto antincendio Sprinkler è estremamente variabile e dipende dal tipo di sprinkler a progetto, dagli accessori necessari a seconda della tipologia dell'impianto e dell'attività da proteggere.

Le valvole d'allarme, in un sistema umido, hanno un costo che va da 433,00 € a 890,00 €. Mentre il prezzo dei semplici erogatori è molto basso e va dai 2,50 € ai 6,00 €. A queste componenti vanno aggiunti una serie di dispositivi come quello per il mantenimento della pressione, o viceversa, il riduttore di pressione, la stazione di controllo, le valvole, le raccorderie zincate per la linea di alimentazione, gli indicatori di apertura delle valvole e così via.

In linea di massima si può dire che un impianto sprinkler a secco per una superficie di 300 mq e con una densità di scarico fra i 6 e gli 8 lt/mq/min può avere un costo compreso fra i 4.500,00 € e i 12.000,00 €; mentre un impianto sprinkler ad umido dalle stesse caratteristiche può costare fra i 2.250,00 € e i 9.000,00 €.

Per l'esecuzione del progetto possono essere necessarie opere murarie che, ovviamente fanno salire i costi. Mai come in questo caso, se si vuole risparmiare, è consigliabile e necessario munirsi di almeno 4 preventivi con sopralluogo, progettazione e elenco dettagliato dei componenti e dei materiali utilizzati. Buone norme sono sempre quelle di rivolgersi a ditte specializzate e, nel confrontare i preventivi, prestare sempre attenzione a che ci sia omogeneità di voci: a un preventivo più basso, infatti, può corrispondere un progetto diverso da quello desiderato o componenti scadenti così come un numero inferiore di quelli necessari.

 

 




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