Messa a terra impianto elettrico: cos’è
La messa a terra è l’insieme di iniziative il cui scopo è ridurre e possibilmente azzerare il rischio che si formino differenze di potenziale tra i dispositivi fuori terra e la superficie. La messa a terra dell’impianto elettrico è invece, nello specifico, l’insieme di iniziative di questo tipo che coinvolgono, al medesimo scopo, un impianto elettrico.
La messa a terra dell’impianto elettrico è una pratica necessaria, in quanto capace di garantire la sicurezza dei locali ed evitare il rischio di folgorazione (eventualità che, come da senso comune, è potenzialmente fatale). Anche perché il pericolo che si formino differenze di potenziale, le quali a loro volta generano elettricità, è tutt’altro che peregrino: è sufficiente un cortocircuito o l’esposizione diretta ai fulmini per caricare elettricamente dispositivi di uso comune, come per esempio gli elettrodomestici.
La messa a terra prevede, tra le altre cose, l’installazione di dispersori che colleghino l’impianto al terreno. Tali dispersori possono essere composti da:
- Picchetti in rame o acciaio zincato, fissati nel suolo per una profondità di uno o due metri.
- Cavi in rame non isolato, posati a una profondità superiore al mezzo metro.
- Strutture in cemento armato, a patto che le caratteristiche dell’immobile siano compatibili con questa soluzione. Il calcestruzzo armato (è questo il suo nome ufficiale) è infatti un dispersore naturale. Tale soluzione è particolarmente efficace per la dispersione del potenziale causato da scariche atmosferiche, ossia dai semplici fulmini.
Costo messa a terra impianto elettrico: prezzi di riferimento |
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Da |
A |
Messa a terra impianto |
50,00 € |
100,00 € |
Verifica messa a terra |
100,00 € |
700,00 € |
N.B.: I prezzi indicati sono frutto di stime. Per conoscere i costi effettivi consigliamo di richiedere alcuni preventivi agli elettricisti specializzati nella messa a terra di impianti elettrici registrati su Edilnet.
Messa a terra impianto elettrico: la normativa
Il legislatore si è occupato a più riprese della sicurezza dei locali destinati all’utilizzo umano, anche per ciò che concerne la messa a terra. La normativa più recente, comunque, è contenuta nel Decreto Legge n. 81 del 2008. Esso stabilisce che la messa a terra deve consentire una differenza di potenziale mai superiore ai 20 V negli ambienti ordinari e mai superiore ai 25 V negli ambienti particolari. Con questo termine, per inciso, si indicano locali specifici come quelli a uso medico e i cantieri edili.
Il legislatore inoltre dispone l’obbligo di procedere alle verifiche dell’efficacia della messa a terra per i locali destinati all’attività lavorativa e per i condomini. Nel primo caso, la norma di riferimento è contenuta nel Decreto del Presidente della Repubblica n. 462 del 2001. Nel secondo caso, la norma di riferimento è la nota del Ministero delle Attività Produttive del 25 febbraio 2005 (protocollo 10723).
Messa a terra impianto elettrico: quali i prezzi?
E’ difficile proporre una panoramica dei prezzi valida per tutte le situazioni, anche perché la messa a terra è in genere inserita nei lavori per la realizzazione dell’impianto, e la verifica periodica dipende dalla potenza dell’impianto stesso.
Ad ogni modo, possiamo offrire qualche cifra isolando il costo per la sola messa a terra e mantenendoci larghi per quanto concerne le verifiche
- Messa a terra impianto: da 50,00 € a 100,00 €.
- Verifica messa a terra: da 100,00 € a 700,00 €.
Messa a terra impianto elettrico: a chi rivolgersi?
In linea di massima, è l’impiantista a realizzare la messa a terra dell’impianto elettrico. La messa a terra, infatti, viene realizzata contestualmente all’impianto vero e proprio.
Discorso in parte diverso per ciò che concerne la verifica periodica, che come abbiamo visto nel paragrafo precedente è a determinate condizioni obbligatoria (locali destinati all’attività lavorativa, condomini). In questo caso, è necessario rivolgersi a un organismo di ispezione ufficialmente riconosciuto dal Ministero delle Attività Produttive. Va detto, però, che buona parte degli impianti e delle imprese specializzate in impiantistica posseggono di default una abilitazione in questo senso.
Messa a terra impianto elettrico: come si verifica?
La verifica della messa a terra dell’impianto è un’attività che può essere sostenuta solo da personale altamente qualificato e specializzato. Ad ogni modo, è utile che il committente conosca le varie fasi della verifica, in modo da vigilare sull’operato dell’impiantista. Anche perché, è bene specificarlo, è il committente a essere responsabile. Le fasi, ad ogni modo, sono tre:
- Verifica della documentazione, la quale è composta da progetto elettrico, dichiarazione di conformità, denuncia dell’impianto di terra all’Inail e all’Asl, manuale di manutenzione degli impianti.
- Verifica strumentale, che consta della misurazione della resistenza di terra, della misurazione di continuità dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali, dell’analisi dei dispositivi di interruzione automatica.
- Rilascio del Certificato di verifica e del Verbale di Verifica.
Messa a terra impianto elettrico: come risparmiare
I prezzi, nonostante la pratica sia ben codificata, variano da impiantista a impiantista. Ciò pone in essere alcune occasioni di risparmio, benché complichi (e non di poco) la fase di selezione.
Ad ogni modo, se intendete risparmiare, non dovete fare altro che chiedere il preventivo a più soggetti e, una volta raccolte tre o quattro ipotesi di costo, procedere a un confronto. Infine, individuate la soluzione migliore in termini di rapporto qualità prezzo.