Cosa è una porta tagliafuoco?
Con il termine porta tagliafuoco si indica una porta caratterizzata da una elevata resistenza al fuoco e che, in quanto tale, è in grado di ostacolare, se non impedire del tutto, la propagazione di un eventuale incendio.
La porta tagliafuoco è un sistema di protezione passivo. Ovvero, un dispositivo che non interviene sull’incendio direttamente, ma che ne limita semplicemente (ma in modo efficace) gli effetti.
La porta tagliafuoco è obbligatoria in certi casi. La sua costruzione è pesantemente normata, sicché deve rispondere a standard ben precisi.
Costo porte tagliafuoco: prezzi medi |
|
|
|
|
Da |
A |
Porta tagliafuoco REI 30 (al mq) |
75,00 € |
700,00 € |
Porta tagliafuoco REI 60 (al mq) |
125,00 € |
800,00 € |
Porta tagliafuoco REI 120 (al mq) |
175,00 € |
900,00 € |
Manodopera per l’installazione |
80,00 € |
250,00 € |
I prezzi indicati rappresentano unicamente delle stime indicative.
Porte tagliafuoco: quando servono?
Stando alle norme, sono numerosi i contesti in cui è necessario installare una porta tagliafuoco. In linea di massima, le porte tagliafuoco devono essere installate in tutti gli edifici pubblici, soprattutto in quelli che, per un motivo o per un’altro, sono a rischio incendio (es. uso di fiamme libere).
Le porte tagliafuoco sono obbligatorie anche in taluni contesti privati. Per esempio, vanno installate nei condomini caratterizzati da un’altezza superiore ai 24 metri. Altresì, vanno installate a protezione di locali in cui sono presenti liquidi infiammabili, dai magazzini contenenti vernici ai garage.
In genere, le porte tagliafuoco sono obbligatorie laddove è necessario garantire una via di uscita sicura a una certa quantità di persone (es. luoghi pubblici) o per evitare che il fuoco raggiunga materiali infiammabili e scateni esplosioni potenzialmente catastrofiche.
Porte tagliafuoco: caratteristiche e normative
Sono numerose le caratteristiche che una porta tagliafuoco “regolare” deve avere. Esse riguardano i materiali, che devono comprendere l’acciaio, la vermiculite e il vetro (in sezioni).
L’intelaiatura, poi, deve includere sigilli anti-fuoco e anti-fumo. I sigilli possono essere composti da strisce in neoprene, piuttosto che da strisce di intumescenza capaci di espandersi al contatto con il calore o da guarnizioni specifiche.
Altresì, la porta tagliafuoco deve vantare dispositivi di sicurezza quali:
- Sistemi di chiusura automatica.
- Cuscinetti a sfere per le cerniere.
- Meccanismi di blocco di sicurezza.
La normativa relativa alle porte tagliafuoco è molto stratificata e complessa. Ecco i riferimenti normativi più importanti.
- Uni 9723:1990/A1. La norma contiene indicazioni di carattere tecnico circa la fattura delle porte tagliafuoco ma anche indicazioni fondamentali circa i test per il rilascio dei certificati di prova.
- Decreto del 14 dicembre 1993. La norma evidenzia alcuni obblighi dei produttori quali: garantire che il prodotto sia conforme, il rilascio della dichiarazione di conformità, l’attribuzione a tutte le porte dei parametri stabiliti dalla UNI.
- Decreto del 27 gennaio 1999. La norma espone le varie classi che riguardano le porte tagliafuoco, prendendo a riferimento i criteri della UNI 9723:1990/A1.
- Decreto del 21 giugno 2004. Tale decreto contiene indicazioni ancora più specifiche e ineludibili circa le regole tecniche e procedurali che sottendono alla classificazione delle porte. Chiarisce inoltre alcuni aspetti burocratici che, nelle precedenti norme, lasciano margine di discrezione ai produttori circa la documentazione da presentare/produrre per il rilascio della dichiarazione di conformità.
In linea di massima, i parametri che definiscono l’efficacia di una porta tagliafuoco sono i seguenti.
- Resistenza. Capacità di conservare la propria integrità a seguito dell’esposizione al fuoco. Viene indicata con la lettera R.
- Ermeticità. Capacità di ostacolare il passaggio di fiamme e di fumo. Viene indicata con la lettera E.
- Isolamento termico. Capacità di impedire la trasmissione di calore. Viene indicata con la lettera I.
Porte tagliafuoco: a chi rivolgersi?
Per installare una porta tagliafuoco, soprattutto se questa fa riferimento alle tipologie più avanzate, è necessario un tecnico specializzato. Dunque, il fai da te è una idea da scartare a priori. Il rischio è di compromettere alcuni parametri, in particolare l’ermeticità.
Per quanto riguarda l’acquisto, è possibile rivolgersi a un qualsiasi produttore / rivenditore di porte. Buona parte dei brand, infatti, propone almeno un modello di porta tagliafuoco. Se le esigenze di sicurezza sono pressanti, e la normativa impone l’installazione di una porta tagliafuoco ad alta efficienza, dovreste rivolgervi solo a produttori specializzati esattamente (o esclusivamente) in questo tipo di serramento.
Porte tagliafuoco: a cosa fare attenzione
Quando si parla di porte tagliafuoco, occorre fare attenzione ad alcuni elementi.
- Qualità e caratteristiche della porta. Il rischio è che la porta tagliafuoco non sia in grado di ottemperare alla funzione per la quale è concepita, ma anche di risultare non a norma.
- Competenze dell’installatore. Una porta tagliafuoco installata male, semplicemente, non è in grado di concretizzare una protezione sufficiente dagli incendi.
- Utilizzo. Un uso non corretto della porta tagliafuoco, che riguarda nella stragrande maggioranza dei casi la sua chiusura, rischia di renderne vana la presenza.
Porte tagliafuoco: quali i costi?
Il costo delle porte tagliafuoco dipendono dalla loro grandezza, ma anche dal loro grado di efficienza. Il parametro utilizzato, in questo caso, è il REI (Resistenza, Ermeticità, Isolamento), che in genera va da 30 a 120. Il prezzo medio di una porta tagliafuoco, comunque, si aggira intorno ai 300,00 € al mq.
- Porta tagliafuoco REI 30: da 75,00 € a 700,00 € al mq.
- Porta tagliafuoco REI 60: da 125,00 € a 800,00 € al mq.
- Porta tagliafuoco REI 120: da 175,00 € a 900,00 € al mq.
- Manodopera per l’installazione: da 80,00 € a 250,00 €.
![Una tipica porta tagliafuoco.]()
Porte tagliafuoco: come risparmiare
I costi, come abbiamo visto, possono essere abbastanza sostenuti. Anche in questo caso, però, è possibile risparmiare senza però rischiare di ritrovarsi con un prodotto non all’altezza o che, peggio, non rispetta le normative.
Come fare? Semplice: sfruttando l’arma del preventivo. Contattate più imprese (il numero ideale è 3-4), chiedete sempre il preventivo, confrontate le varie ipotesi di costo e infine individuate la soluzione che più vi convince in termini di rapporto qualità prezzo.
In questo modo, potrete risparmiare dal 20 al 50% della spesa media.