Punto luce per impianto elettrico: quale il costo?

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Le informazioni sul costo di riferimento per l'installazione di un punto luce per l'impianto elettrico.

Il punto luce, anzi i punti luce, sono elementi essenziali in qualsiasi impianto elettrico, sono quasi una unità di misura. In questo articolo ne proporremo una panoramica, fornendo informazioni specifiche sulle tipologie, sulla normativa ma soprattutto i costi. Infine, offriremo qualche consiglio per risparmiare in tutta sicurezza.


 

Cos’è il punto luce e perché è importante?

 

Il concetto di punto luce è noto anche ai non addetti ai lavori, sicuramente è noto a chi ha dovuto commissionare la realizzazione, il rifacimento o la manutenzione di un impianto elettrico. E’ bene tuttavia offrire qui una definizione esaustiva. Il punto luce, molto banalmente, è qualsiasi punto, oggetto o accessorio in cui “giunge” l’energia elettrica. Per esempio, è un punto luce la presa elettrica, ma anche il lampadario.

Conoscere il concetto di punto luce, se si sta commissionando qualsiasi tipo di intervento all’impianto elettrico, è fondamentale per un semplice motivo: è molto probabile che il tecnico chiederà quanti punti luce dovrà installare, o se ne vorrete installare altri rispetto a quelli già esistenti.

Anzi, in molti casi il punto luce viene considerato come una specie di unità di misura. Ovvero, i tecnici elaborano la loro parcella in base al numero dei punti luce che devono riparare, installare, modificare etc.

 

 

Imprese per la realizzazione di punti luce: costi medi e prezzi di riferimento
     
  Da A
Punto luce propriamente detto 22,50 € 50,00 €
Punto luce per presa elettrica 13,00 € 35,00 €
Punto luce di servizio CEE 18,00 € 45,00 €
Punto luce di comando 15,00 € 40,00 €
Manodopera per realizzazione punto luce (all'ora) 20,00 € 34,00 €

 

N.B.: I prezzi indicati per la realizzazione di un punto luce per l'impianto elettrico sono frutto di stime. Per conoscere i costi effettivi consigliamo di richiedere alcuni preventivi.

 

 

Quanti punti luce per le abitazioni civili?

 

Molti pensano che il punto luce corrisponda semplicemente alla presa dell’energia elettrica. Come abbiamo visto, il concetto abbraccia anche altri accessori, come appunto i lampadari.

In generale, tutto ciò che per funzionare necessita di energia e che è “attaccato” al muro deve essere considerato punto luce. Se si prende in considerazione questa definizione, il numero dei punti luce per garantire la piena fruizione di una abitazione aumenta a dismisura.

Per esempio, un’abitazione civile di circa 100 metri quadri, necessita in media di 100-120 punti luce. Se l’abitazione si caratterizza per l’integrazione delle tecnologie domotiche, i punti luce possono raggiungere anche i 150. Ovviamente, è presente un certo margine di scelta. A patto, ovviamente, che si rispetti la normativa. Proprio della normativa parleremo nel prossimo paragrafo.

 

 

Punto luce: cosa dice la normativa?

 

La normativa di riferimento è la CEI 64-8, che è stata aggiornata di recente. Tra le altre cose, essa determina il numero minimo di punti luce tipologia di locale per tipologia di locale.

In alcuni casi, stabilisce anche la posizione di punti luce specifici, come quelli relativi all’interruttore della luce. Da quest’ultimo punto di vista, per esempio, la norma stabilisce che gli interruttori della luce di bagno e cucina devono essere sempre posizionati all’ingresso.

Per quanto riguarda il numero minimo di punti luce si rimanda alla tabella in allegato alla norma. Va specificato, però, che il numero minimo non è uguale per tutte le abitazioni civili.

E’ presente infatti una distinzione in livelli, ovvero in tipi di tecnologie integrate. Il livello 2 indica per esempio le abitazioni “normalmente” abitate; il livello 3 invece indica le abitazioni in cui è integrato un sistema domotico.

 

 

Quali sono le tipologie di punti luce?

 

La definizione semplice ma esaustiva che abbiamo fornito in precedenza potrebbe non bastare. Dunque, è bene individuare tutte le tipologie di punti luce. Per farlo, però, dobbiamo stilare due liste diverse, utilizzando quindi due diversi criteri.

Il primo criterio è quello dell’accessorio collegato al punto luce. In questo caso abbiamo:

 

  • Punti luce da interruttore.
  • Punti luce da deviatore.
  • Punti luce da invertitore.
  • Punti luce da presa.
  • Punti luce da lampada.

 

Il secondo criterio è quello della funzione. In questo caso abbiamo:

 

  • Punti luce di comando (interruttori di qualsiasi tipo).
  • Punti luce propriamente detti (ovvero che emettono luce, come lampade, lampadari, faretti).
  • Punti luce per presa (prese elettriche e prese per la televisione).
  • Punti luce di servizio CEE (es. le prese Schuko).

 

 

Punto luce:  quali i costi?

 

Quanto costa un punto luce? In realtà la domanda potrebbe essere mal posta, in quanto è raro che venga installato un solo punto luce. Tuttavia, è utile comprendere il costo del singolo punto luce poiché, come abbiamo già accennato, il punto luce funge da unità di misura, da strumento per elaborare il costo finale dell’intervento.

Ovviamente al prezzo del punto luce va aggiunto anche il costo della manodopera. Infine, una precisione: nella stragrande maggioranza dei casi: un punto luce non vale l’altro, a livello di prezzo. Si segnalano differenze da questo punto di vista.

 

  • Costo punto luce propriamente detto: da 22,50 € a 50,00 €.
  • Costo punto luce per presa elettrica: da 13,00 € a 35,00 €.
  • Costo punto luce di servizio CEE : da 18,00 € a 45,00 €.
  • Costo punti luce di comando: da 15,00 € a 40,00 €.
  • Manodopera per realizzazione punto luce: da 20,00 € a 34,00 € all’ora.

 

 

Installazione di un punto luce per l'impianto elettrico.

 

 

Punto luce: come risparmiare?

 

Come abbiamo visto, sebbene l’installazione del punto luce sia un servizio da commodity, i prezzi variano. Essi infatti dipendono dall’approccio del singolo elettricista. Ciò significa che è possibile risparmiare, fermo restando la necessità di ricorrere a un professionista competente. Ad ogni modo, l’arma migliore per risparmiare è il preventivo.

Contattate più elettricisti, chiedete a ciascuno il preventivo, confrontate le ipotesi di costo e individuate la soluzione che vi offre il miglior rapporto qualità prezzo.

Il consiglio è di rivolgersi ai portali di confronto preventivo per la fase di ricerca. Questi, oltre a consentire un paragone tra i vari prezzi, offrono anche uno straordinario punto di contatto tra domanda e offerta. Il miglior portale per offerta di professionisti e precisione del motore di ricerca interno è Edilnet.it.

 

 




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