Perché ristrutturare un negozio
Ristrutturare un negozio può costare parecchio denaro, nonché un certo impegno in termini di tempo ed energia mentale. Tuttavia, a volte è doveroso. Sono molti, infatti, i motivi che giustificano la ristrutturazione di un negozio.
- Estetica. Un negozio che si presenta in pessime condizioni, che mostra i segni del tempo o semplicemente brutto disincentiva i potenziali clienti. Può causare, in estrema sintesi, un danno economico anche ingente.
- Risparmio energetico. Anche qualora il negozio fosse esteticamente gradevole, andrebbe considerata la questione energetica. Le nuove tecnologie consentono “un risparmio in bolletta” notevole. A volta è sufficiente cambiare i serramenti e gli infissi o applicare nuovi rivestimenti per garantire al locale il giusto isolamento termico.
- Comodità. Una bolletta meno cara è il presupposto necessario per osare di più in termini di climatizzazione. Anche un grado in più di inverno o in meno di estate può fare la differenza, e trasformare il negozio in uno spazio veramente confortevole per il cliente.
- Funzionalità e Capacità. Questo vantaggio è frutto di un intervento più pesante, come l’abbattimento di un muro o la creazione di un soppalco. Il risultato è il medesimo: più spazio per l’esposizione della merce, una offerta migliore per il clienti e maggiori opportunità di guadagno.
Prezzi indicativi per la ristrutturazione di un negozio di 100 mq
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Da |
A |
Rifacimento impianto elettrico (a corpo) |
3.000,00 € |
4.000,00 € |
Rifacimento impianto idrico (a corpo) |
4.500,00 € |
6.000,00 € |
Rifacimento impianto riscaldamento (a mq) |
200,00 € |
300,00 € |
Acquisto e installazione caldaia e climatizzatori (n. 3 elementi) |
3.500,00 € |
4.500,00 € |
Opere di demolizione e smaltimento macerie (a corpo) |
1.000,00 € |
2.000,00 € |
Ristrutturazione pavimentazione (a mq) |
35,00 € |
45,00 € |
Realizzazione soppalco (a mq) |
50,00 € |
70,00 € |
Ripristino intonaci e tinteggiatura pareti (a mq) |
8,00 € |
12,00 € |
N.B.: I prezzi indicati per ristrutturare un negozio solo delle stime indicative: per conoscere i costi reali consigliamo di richiedere preventivi.
Ristrutturazione di un negozio: a cosa fare attenzione
Come già anticipato, la ristrutturazione di un negozio causa un certo stress. Esso è dovuto principalmente alle esigenze di tipo burocratico. E’ necessario essere in regola con la normativa la quale, pur offrendo garanzie di sicurezza e agibilità, è piuttosto impegnativa. Per tale motivo, il consiglio è di rivolgersi a un professionista che sappia realmente il fatto suo, che sia dunque in grado di accompagnare il committente nel complesso iter burocratico. Ovviamente, deve essere capace di redigere il progetto in modo perfetto, funzionale alle richieste e senza sbavature.
La questione burocratica ruota intorno alle autorizzazioni. Esse cambiano in base alla corposità e alla pervasività dei lavori.
Se la ristrutturazione del negozio non comporta l’installazione di una impalcatura esterna sono necessari:
- La CIL, ossia la semplice Comunicazione di Inizio Lavori (se gli interventi rientrano nella manutenzione ordinaria e non comportano modifiche strutturali);
- La CILA, ovvero la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (se gli interventi rientrano nella manutenzione straordinaria e generano un impatto strutturale).
Se invece la ristrutturazione richiede l’installazione dell’impalcatura esterna, oltre alla CIL o alla CILA, occorrerà presentare:
- La SCIA. Acronimo di Segnalazione Certificata di Inizio Attività;
- Il Permesso a costruire, ma solo se gli interventi stravolgono la planimetria.
Ristrutturare il negozio: la normativa e i requisiti da rispettare
Un altro motivo di stress, per chi vuole ristrutturare il negozio, è dato da un obbligo imprescindibile: rispettare la normativa, ossia adeguare il locale frutto della ristrutturazione a determinati requisiti. Ecco quali sono.
- Altezza dei locali commerciali: minimo 2,50 metri.
- Altezza dei locali accessori (es. bagno): minimo 2,40 metri.
- Superfice: variabile in base all’affollamento stimato, consigliati almeno 12 metri quadri.
- Illuminazione naturale: distribuzione omogenea, pari ad almeno il 10% della superficie calpestabile.
- Areazione naturale mediante superfici apribili (es. porte, finestre): pari al 10% della superficie in pianta se il locale è posso sotto i 400 metri sul livello del mare; 8,33% se è posto a un livello superiore; 6,66% nei centri storici.
Ristrutturare di un negozio: perché un progetto?
La risposta è semplice: perché buona parte degli interventi che consentono di riqualificare degnamente un negozio hanno a che vedere con la struttura, con la planimetria o con entrambi. Interventi di questo tipo, infatti, impongono il possesso di un titolo abilitativo (CILA, SCIA etc.). Ora, per richiedere la maggior parte dei titoli abilitativi è necessario allegare alla documentazione sia la relazione tecnica che il progetto. Dunque, nella quasi totalità dei casi, il progetto non solo serve ma è anche obbligatorio.
Ovviamente, esistono interventi che possono essere realizzati senza permesso, e di conseguenza senza progetto. Il riferimento è agli interventi di edilizia libera, come la sostituzione di finiture quali il pavimento, i rivestimenti murari (quando non necessitano impalcature), gli infissi.
Tuttavia, questi sono interventi leggeri, certo necessari ma che da soli non sono in grado di riqualificare veramente un immobile, dal punto di vista funzionale almeno. Se la situazione lo impone, è sempre bene non trascurare modifiche, per esempio, agli impianti (specie se si stravolge il disegno originale) o anche alla gestione degli spazi (abbattimento muri interni, creazione di locali con o senza aumento di volumetria). Tutti interventi, questi, che richiedono dei permessi e quindi un progetto.
Ristrutturazione di un negozio: costi di riferimento
I costi per la ristrutturazione di un negozio si dividono in due categorie: quelli di natura burocratica e quelli di natura tecnica. I primi comprendono la redazione del progetto e l’ottenimento dei vari permessi. I secondi riguardano gli interventi in sé (rivestimenti, infissi, intonacatura etc.).
Costi burocratici
- SCIA: da 250,00 € a 1.000,00 €, a seconda dell’importanza dei lavori
- CIL: 800,00 € + IVA + bolli del Municipio
- CILA: 800,00 € + IVA + bolli del Municipio
- Permesso a costruire: molto variabile, in genere per una superfice di 100 metri quadri sono richiesti da 2.500,00 € a 3.000,00 €.
- Redazione progetto: tra il 7% e il 12% dell’importo degli interventi.
Costi tecnici (interventi più costosi)
- Ristrutturazione dell'impianto elettrico: da 3.000,00 € a 4.000,00 € per un locale di circa 100 metri quadri.
- Ristrutturazione dell'impianto idrico: da 4.500,00 € a 6.000,00 € per un locale di 100 metri quadri con almeno due bagni.
- Ristrutturazione impianto termico: da 200,00 € a 300,00 € a metro quadro.
- Acquisto e installazione di caldaia e condizionatori: da 3.500,00 € a 4.500,00 €.
- Disinstallazione e smaltimento delle attrezzature esistenti: da 1.000,00 € a 2.000,00 €.
- Rifacimento pavimenti con mattonelle antiscivolo: da 35,00 € a 45,00 € a metro quadro.
- Fabbricazione del soppalco: da 50,00 € a 70,00 € a metro quadro.
- Ristrutturazione intonaci e tinteggiatura: da 8,00 € a 12,00 € per mq.
Oltre che per gli aspetti funzionali, la ristrutturazione di un negozio - se realizzata secondo determinati principi conformi alle regole del "marketing visuale" - può determinare un notevole incremento delle vendite.
Ristrutturazione negozio: come poter risparmiare
Come abbiamo visto, la ristrutturazione di un negozio può costare molto cara, per quanto a volte si renda realmente necessaria. E’ possibile, anche alla luce dei range spesso ampi di prezzo, risparmiare una cifra considerevole. Il consiglio, per chi vuole raggiungere questo obiettivo, è valutare più preventivi prima di affidarsi a un professionista o a una azienda edile.
Questi infatti sono tenuti a informare in anticipo il potenziale cliente sui costi e sulle spese da affrontare. Un piccolo consiglio, che a dire il vero è difficile da seguire visto l’omogeneità dei prezzi, è cercare un architetto o un ingegnere giovane, che abbia sulla carta poca esperienza – e quindi minore pretese – ma che allo stesso tempo abbia all’attivo qualche ristrutturazione di qualità.
C’è da considerare poi un aspetto molto importante, che chi vuole procedere con la ristrutturazione, sia essa di un negozio o di un locale, non può permettersi di ignorare: le detrazioni fiscali.
Il Governo ha riconfermato anche per quest’anno il corposo programma di agevolazioni. Esse consistono in detrazioni IRPEF con una aliquota del 50%, da scontare in dieci rate annuali. La massima detrazione ottenibile è 96.000,00 €, che è una cifra che certamente non si raggiunge con facilità, e che comunque permette un intervento molto ampio e profondo.Da notare, però, che queste agevolazioni sono rinnovate su base annuale e, quindi, le aliquote potrebbero variare nel corso del tempo.
Per quanto riguarda i permessi, infine, non è possibile risparmiare, dal momento che i costi non sono soggetti a contrattazione ma procedono da direttive amministrative piuttosto rigide.