Relazione tecnica di compravendita: cosa è?
La relazione tecnica di compravendita è un documento redatto da un professionista che garantisce in sede di cessione dell’immobile la conformità catastale e urbanistica dello stesso.
La relazione è composta da elementi:
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Anagrafici. Vengono riportati i nominativi e i riferimenti di chi vende e di chi compra, o delle parti in causa (in caso di donazione, per esempio).
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Identificativi. Vengono riportati i riferimenti riguardanti l’immobile, ovvero l’ubicazione e i dati catastali.
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Descrittivi. Viene fornita una descrizione dell’immobile.
La parte più saliente è rappresentata però dalle attestazioni di conformità catastale, dagli estremi dell’Attestato di Prestazione Energetica e dall’elenco dei certificati degli impianti. Tutti e tre questi elementi sono obbligatori per poter vendere l’immobile.
Costo relazione tecnica integrata di compravendita: prezzi medi |
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Da |
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Relazione tecnica integrata di compravendita (immobile di piccole e medie dimensioni e con poche pertinenze) |
250,00 € |
689,00 € |
Relazione tecnica integrata di compravendita (immobile di grandi dimensioni e molte pertinenze) |
421,00 € |
1.360,00 € |
N.B.: I prezzi indicati per unarRelazione tecnica integrata di compravendita sono frutto di stime e, pertanto, sono da ritenersi puramente orientativi. Per conoscere i prezzi effettivi, consigliamo di richiedere preventivi ai professionisti specializzati in perizie immobiliari che si possono trovare su Edilnet.
Relazione tecnica di compravendita: quando è necessaria?
Di base, la relazione tecnica di compravendita non è necessaria, non in caso di compravendita diretta, da venditore a compratore. Non che l’immobile possa risultare non conforme. Di base, un immobile non conforme non è commerciabile. Tuttavia, per legge vale la parola del venditore, le cui dichiarazioni in merito vengono riportate dal rogito.
E’ tuttavia consuetudine richiede la relazione tecnica di compravendita sempre e comunque. E’ infatti uno strumento formidabile per il compratore, che dunque evita sgradite sorprese. Per esempio, evita di ritrovarsi con un immobile non conforme, o contenente abusi edilizi, dunque non commerciabile.
Per inciso, non che per il venditore sia facile passarla liscia. L’abuso è un reato penale, e la sua titolarità non si trasferisce al nuovo proprietario di casa. Inoltre, questi può rifarsi richiedendo dei risarcimenti molto onerosi. Lo può fare anche in caso di difformità non determinanti reato, ma tenute nascoste.
Relazioni tecniche e compravendite immobiliari: obblighi e normative
Esistono casi in cui la relazione di compravendita immobiliare non è consigliata, ma proprio obbligatoria? In effetti sì, sebbene “non per legge”. Di base, infatti, viene sempre richiesta se la compravendita è intermediata da un istituto bancario. Banalmente, quando c’è di mezzo di un mutuo.
La banca, prima di rilasciare un mutuo, richiede sempre la relazione di compravendita immobiliare. Il motivo è semplice: non è raro che l’istituto, a seguito del mancato pagamento delle rate, prenda possesso dell’immobile oggetto del mutuo. Dunque, ha tutto l’interesse a finanziarie compravendite di immobili commerciabili oltre ogni ragionevole dubbio.
Relazione tecnica di compravendita: come viene realizzata?
Dal punto di vista del professionista, non è affatto complicato realizzazione una relazione tecnica di compravendita immobiliare. Si tratta, infatti, di acquisire documenti e di verificare l’esattezza degli stessi. L’unica difficoltà risiede nella necessità di ricorrere alle fonti, ovvero agli enti che tali documenti li hanno emessi, se il compratore li ha persi o semplicemente non è in loro possesso.
Per esempio, per identificare l’immobile è necessario consultare la visura catastale, che è emessa dal catasto. Per individuare i nominativi e riportare correttamente i titoli di proprietà è necessario, se il compratore ha perso l’atto notarile, rivolgersi all’archivio notarile. Stesso discorso per i titoli di abitabilità, per cui è necessario rivolgersi all’ufficio urbanistica.
Relazione tecnica di compravendita: chi la fa?
La relazione tecnica di compravendita è redatta da un professionista del settore edilizio. Può essere indifferentemente un ingegnere, un geometra o un architetto. Non esiste un albo apposito dei “relatori di relazioni tecniche di compravendita” dunque potenzialmente uno qualsiasi di questi professionisti può fare al caso vostro.
Ciò non significa che possiate prendere sotto gamba la scelta del professionista. Anzi, badate alle competenze, e non solo al costo. D’altronde, se vi sono vizi di forma oppure omissioni, la responsabilità ricade su entrambi i soggetti: venditore e professionista.
Relazione tecnica di compravendita: chi la paga?
La relazione tecnica di compravendita è sempre a carico del venditore, anche quando viene eseguita in occasione dei mutui.
Non è uno sforzo così pesante, dal momento che è realizzata, in fondo, al fine di ottenere denaro (dalla vendita, si intende). In ogni caso, i prezzi non sono mai troppo alti.
Relazione tecnica di compravendita: quali i prezzi?
Come appena specificato, la relazione tecnica di compravendita non costa molto. In genere, qualche centinaio di euro. Tuttavia, i prezzi sono variabili e dipendono, oltre che dal legittimo margine di discrezione che si riserva il professionista, dal grado di difficoltà della relazione stessa. Esso è determinato principalmente dalla dimensione dell’immobile e dal numero di accessori.
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Relazione tecnica integrata di compravendita: da 250,00 € a 689,00 € per immobili di piccole e medie dimensioni e con poche pertinenze.
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Relazione tecnica integrata di compravendita: da 421,00 € a 1.360,00 € per immobili di grandi dimensioni e molte pertinenze.
Relazione tecnica di compravendita: come risparmiare?
E’ possibile risparmiare quando si incarica un professionista di redigere la relazione tecnica di compravendita? La risposta è affermativa. D’altronde, i prezzi sono variabili e tale variabilità dipende anche dalle esigenze e dalle politiche tariffarie del singolo professionista.
Come fare? Il metodo è sempre lo stesso: usare intelligentemente il preventivo.
Dunque contattate più professionisti, chiedete a ciascuno il preventivo, confrontate le ipotesi di prezzo così ottenute. Infine, individuate la soluzione che sembra garantire il miglior rapporto qualità prezzo.
Chiedere manualmente il preventivo, singolo professionista per singolo professionista, può essere dispendioso in termini di tempo e di energie. Potete però affidarvi ai portali di confronto preventivi: in questo modo riceverete molti preventivi in tempi brevissimi. Va detto poi che i portali fungono da efficace punto di contatto tra domanda e offerta.
Quale portale scegliere? Il migliore, quando si parla di edilizia e settore immobiliare, è Edilnet.it. Infatti, si caratterizza per un parco professionisti/imprese ben nutrito e di qualità. Si caratterizza anche per una interfaccia semplice, accessibile, alla portata di tutti.