Rilievo fotogrammetrico: quale il costo?

Rilievo fotogrammetrico: cosa è?

Il rilievo fotogrammetrico è un metodo sofisticato per ottenere misure esatte e disegni di strutture e paesaggi, utilizzando serie di fotografie speciali. Queste fotografie, chiamate fotogrammi stereoscopici, sono scattate una dopo l'altra e consentono di osservare l'ambiente in 3D, quasi come se lo si stesse guardando dal vivo.

Ecco alcune applicazioni pratiche di questa tecnica:

• Creazione di mappe: Si utilizzano foto scattate dall'alto (per esempio da droni o aerei) per produrre mappe dettagliate che mostrano le forme e le variazioni del terreno, come le colline o le valli.

• Conservazione di edifici: Le fotografie dettagliate degli edifici storici servono a documentarne la struttura attuale, aiutando gli esperti a pianificare accuratamente i lavori di restauro.

• Archeologia: Prima di scavare, si fotografano i siti archeologici per mappare la posizione esatta di antiche strutture o reperti.

• Ingegneria civile: Le foto vengono usate per controllare le infrastrutture, come ponti e strade, per individuare eventuali cambiamenti o danneggiamenti nel tempo.

• Agricoltura: Le immagini aiutano gli agricoltori a valutare lo stato di salute delle colture e a decidere dove è necessario irrigare o fertilizzare.

• Urbanistica e catasto: Le foto dettagliate degli ambienti urbani sono fondamentali per l'aggiornamento dei registri fondiari e per la pianificazione dello sviluppo urbano.

Il rilievo fotogrammetrico può essere diviso in categorie a seconda dell'oggetto di studio (come edifici o terreni) o della tecnica usata. Grazie all'avanzamento tecnologico, come l'uso di droni e la fotografia digitale, questa pratica è diventata molto più accessibile e conveniente.

N.B.: I prezzi indicati sono frutto di stime. Per conoscere i costi effettivi consigliamo di richiedere alcuni preventivi ai geometri presenti su Edilnet specializzati in rilievi fotogrammetrici.

Rilievo fotogrammetrico: quando serve?

Si ricorre al rilievo fotogrammetrico, come a tutti gli “altri rilievi” del resto, quando è necessario misurare e raccogliere informazioni su un edificio o un terreno, in modo da poterlo successivamente rappresentare graficamente.

In quali casi, però, il rilievo fotogrammetrico è più utile degli altri? In genere, quando l’oggetto della rilevazione è molto complesso ed è necessaria la massima precisione. Dunque, quando il terreno presenta molti rilievi e avvallamenti, o quando l’edificio è architettonicamente sofisticato.

Alla luce della convenienza e del costo relativamente contenuto, si ricorre al rilievo fotogrammetrico anche per la semplice planimetria. Più spesso, vi si ricorre quando occorre rappresentare un edificio destinato a un intervento più o meno esteso di ristrutturazione.

Rilievo fotogrammetrico: le tipologie

Esistono svariate tipologie di rilievo fotogrammetrico. I fattori di differenziazione, però, sono essenzialmente due: finalità e tecnica di rilevazione. Per finalità abbiamo:

• Rilievo fotogrammetrico topografico. Il suo scopo è rilevare, misurare i terreni (e raccogliere i dati necessari).

• Rilievo fotogrammetrico architettonico. Coinvolge gli edifici.

• Rilievo micro-fotogrammetrico. Coinvolge elementi organici di dimensioni contenute, viene impiegata in medicina e chirurgia.

• Rilievo fotogrammetrico aereo. E’ finalizzato a rilevare e misurare amplissime porzioni di territorio, aventi un raggio pari o inferiore a 20 km.

Per tecnica di rilevazione, invece, abbiamo:

• Rilievo fotogrammetrico tradizionale. Il supporto è analogico. Usa, in breve, la fotografia tradizionale. E’ ovviamente caduto in disuso.

• Rilievo fotogrammetrico digitale. Il supporto è digitale (fotocamere e telecamere moderne). Attualmente, rappresenta la prassi.

Rilievo fotogrammetrico: come si fa?

La tecnica del rilievo fotogrammetrico, pur essendo conveniente e relativamente rapida, nonché realizzata con strumenti sempre più tecnologici, mantiene una sua complessità. Dunque, è affare esclusivo dei tecnici. Non è assolutamente necessario che il committente conosca i dettagli. La procedura in linea di massima, però, sì.

Per esempio, è bene sapere che il rilievo fotogrammetrico “non è altro” che la realizzazione di fotografie in sequenza, a partire da un asse che nella stragrande maggioranza dei casi interseca le linee di fuga. Il tecnico dunque acquisisce più fotogrammi (da qui il nome) e può misurare e quindi ricostruire terreni, ambienti, edifici.

Rilievo fotogrammetrico: quali i prezzi?

I prezzi per un rilievo fotogrammetrico sono molto vari. Essi dipendono dalla grandezza e dalla complessità dell’oggetto da rilevare, nonché dalla tecnica utilizza e, ovviamente, dall’approccio del singolo professionista. Per quanto riguarda le tecniche, è inutile menzionare tutte le tipologie, dal momento che alcune (pensiamo a quella aerea) sono spesso di competenza istituzionale.

• Rilievo fotogrammetrico architettonico (su edificio di 100 mq): da 225,00 € a 650,00 €.
• Rilievo fotogrammetrico topografico (su terreno di 3 ettari): da 345,00 € a 875,00 €.

Rilievo fotogrammetrico: a chi rivolgersi?

In genere, il rilievo fotogrammetrico è materia di geometri, ingegneri, architetti. E’ a loro che occorre rivolgersi per questa tipologia di rilievo. Ovviamente, un professionista non vale l’altro. E’ bene prediligere i tecnici che spiccano per accuratezza della misurazione, per rapidità e, perché no, per convenienza.

Il risparmio non dovrebbe essere comunque l’obiettivo primario, in quanto si rischia di intercettare un professionista non all’altezza della situazione, e trovarsi con un rilievo poco preciso.

Rilievo fotogrammetrico: come risparmiare?

Come abbiamo detto, il risparmio non dovrebbe essere l’obiettivo principale. Tuttavia, rimane comunque un obiettivo. Come fare? Il panorama sul fronte dei prezzi appare abbastanza complesso e variegato, ma ciò torna utile a chi intende risparmiare senza perdere in qualità del servizio.

In definitiva, occorre semplicemente:

• Contattare più professionisti.
• Chiedere a ciascuno di essi il preventivo.
• Confrontare i prezzi così ottenuti.

Individuare il professionista che offre le maggiori garanzie in termini di rapporto qualità prezzo. Questo metodo, che mette al centro la richiesta di preventivo, è l’unico che consente di risparmiare mantenendo allo stesso tempo un buon livello qualitativo del servizio.