Pratiche per sfratto: come trovare il miglior avvocato
Un contratto di affitto è stipulato tra un proprietario e un inquilino, che può usufruire del locale per un periodo di tempo indicato provvedendo al versamento di un canone mensile. Vi sono molte modalità di contratti di locazione, a seconda dei casi in cui si trova. Si ha un caso di sfratto quando il proprietario vuole disdettare il contratto in anticipo rispetto ai tempi di durata del contratto stesso.
Ci sono varie motivazioni che possono portare allo sfratto di un inquilino da un locale. Se il proprietario viene a trovarsi nella condizione di dover utilizzare il locale per esigenze motivate, può chiedere all’inquilino di lasciare l’abitato, anche in anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Le esigenze motivate sono l’utilizzo personale, o l’uso concesso a componenti familiari e parenti che rientrano nel secondo grado di famiglia. In questo caso, bisogna avvisare tramite raccomandata l’inquilino delle necessità che comportano il suo sfratto. L’avviso tramite raccomandata deve avvenire almeno 6 mesi prima.
Oppure, lo sfratto può avvenire per morosità degli inquilini: vale a dire, l’inquilino non procede a versare il canone mensile di affitto.
In primo luogo, bisogna sollecitare l’inquilino tramite raccomandata. La morosità si ha dopo 20 giorni di ritardo nel pagamento da quando la raccomandata è stata spedita. Spesso il proprietario preferisce attendere ulteriormente, perché preferirebbe non avviare una procedura di sfratto; di solito, tuttavia, l’inquilino continua a rimanere moroso, con ulteriori perdite per il proprietario.
È bene dunque avviare al più preso la pratica tramite consulenza legale. Il legale procede ad attuare un atto di intimazione di sfratto al Tribunale. L’inquilino viene quindi invitato a comparire ad un’udienza per rendere conto della sua morosità. Nel corso della prima udienza, il giudice convalida lo sfratto per morosità, e stabilisce la data in cui sarà possibile mettere in atto l’esecuzione forzata.
Il legale a questo punto prepara l’atto di precetto per rilascio, secondo cui l’inquilino deve abbandonare l’immobile. Se l’inquilino non lascia l’immobile, il legale dà avvio all’esecuzione forzata, collaborando con l’ufficiale giudiziario e le forze dell’ordine. A seconda del numero di udienze necessarie e della persistenza dell’inquilino, lo sfratto può richiedere da 3 mesi a 1 anno.
L’importanza di trovare un professionista competente
Data la complessa e stratificata normativa che va a regolare gli sfratti, è sempre bene affidarsi ad un professionista. Le normali competenze del cittadino medio, infatti, non sono sufficienti a districarsi entro la procedura legale che struttura gli sfratti, e la sua incompetenza in materia potrebbe portarlo a subire ritardi nella procedura di sfratto, se non a dover pagare eccessivamente o a fallire nel tentativo.
Un professionista, invece, può completare una procedura di sfratto nel giro di pochi mesi e con minima spesa da parte del proprietario.
Quanto costano le pratiche di sfratto e i vantaggi di avere a disposizione diversi preventivi?
Le pratiche di sfratto hanno costi molto variabili a seconda del tipo di sfratto che si sta praticando e dei diversi fattori in gioco. In genere, una pratica di sfratto per morosità costa dai 700 ai 2000 euro. Grazie al fatto che molti studi legali mettono a disposizione la possibilità di accedere a preventivi online, oggigiorno è molto più facile ottenere diversi preventivi e confrontarli, per compiere una scelta informata.