Abbattimento barriere architettoniche: quali i prezzi?

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I prezzi per l'abbattimento delle barriere architettoniche sono molto variabili e dipendono dal tipo di intervento che si vuole eseguire.

In questo articolo parliamo dell’abbattimento delle barriere architettoniche, una soluzione a volte necessaria, altre volte semplicemente utile. Parleremo delle tipologie di intervento, della normativa, dell’aspetto fiscale e offriremo una stima dei prezzi. Infine, forniremo qualche consiglio per risparmiare.


 

Cosa sono le barriere architettoniche?

 

Il concetto di “barriere architettoniche” è salito tristemente alla ribalta negli ultimi decenni. Da un lato il tema è stato spinto da una maggiore attenzione prestata alle esigenze dei disabili, dall'altro lato è il frutto di una tendenza alla violazione delle regole e alla persistenza delle barriere stesse.

Ma cosa si intende precisamente per barriere architettoniche? Con questo termine si indicano quegli elementi costruttivi che impediscono o limitano la fruizione dei servizi e la semplice mobilità agli individui che soffrono di mobilità ridotta.

Va detto che il concetto di barriera architettonica può essere soggettivo. Ciò che è una barriera per un individuo potrebbe non esserlo per un altro. Il legislatore, comunque, ha inteso codificare il significato di questo termine, elencando e descrivendo specifiche casistiche. In questo modo il concetto di barriera architettonica acquisita una certa oggettività e funge da base per la redazione di norme precise, circoscritte, in grado potenzialmente di risolvere alla radice le difficoltà riscontrate quotidianamente dai portatori di handicap.

 

 

Costo abbattimento barriere architettoniche: prezzi medi delle imprese edili specializzate
     
  Da A
Realizzazione bagno per disabili "chiavi in mano" 2.000,00 € 5.000,00 €
Sostituzione di una vasca con la doccia 650,00 € 4.500,00 €
Installazione o sovrapposizione vasca da bagno con sportello (vasca con sportello angolare e con seduta) 425,00 € 2.500,00 €
Installazione water con bidet 120,00 € 330,00 €
Realizzazione antibagno (al mq) 30,00 € 200,00 €
Acquisto e installazione montascale per persone 5.000,00 € 17.000,00 €
Installazione impianto domotico "chiavi in mano" 1.500,00 € 9.000,00 €
Allargamento porte 400,00 € 1.700,00 €
Costruzione rampa 1.300,00 € 7.200,00 €
Sostituzione ascensore 6.000,00 € 20.000,00 €

 

N.B.: I prezzi indicati per abbattere delle barriere architettoniche sono frutto di stime. Per conoscere i costi effettivi consigliamo di richiedere alcuni preventivi.

 

 

Barriere architettoniche: le tipologie

 

Il legislatore discrimina varie tipologie di barriere architettoniche. Esse si distinguono per l’effettiva capacità di limitare la mobilità dei portatori di handicap, oltre che per l'aspetto architettonico. Ecco un rapido prospetto.

 

  • Scalini. L'accesso a spazi pubblici e privati spesso è delimitato da scalini. Elementi architettonici, questi, che di norma non rappresentano un ostacolo, ma che possono effettivamente limitarne l'accesso a chi è costretto a fare uso di sedia a rotelle.

 

  • Porte strette. Di nuovo, in genere le porte strette non sono di impaccio per le persone non affette da handicap. Possono esserlo,anzi lo sono nella maggior parte dei casi, per le persone in carrozzina. Molto banalmente, una porta deve essere sufficientemente larga da poter "ospitare" una sedia a rotelle.

 

  • Pendenze eccessive. Questo elemento architettonico, spesso non voluto ma frutto di un arrangiamento, non solo limita la mobilità delle persone portatrici di handicap ma può rappresentare anche un concreto pericolo.

 

  • Spazi ridotti. Più che di un elemento architettonico, in questo caso si parla di un assetto urbanistico-planimetrico in grado di limitare la mobilità sia delle persone in carrozzina sia di chi, a vario livello, soffre di problemi motori.

 

 

Quando si devono abbattere le barriere architettoniche?

 

Per rispondere a questa domanda è necessario operare un discrimine tra il concetto di utilità e concetto di obbligatorietà. In effetti, nonostante la legislazione italiana sia una delle più avanzate in merito, i casi in cui è obbligatorio procedere con un abbattimento delle barriere architettoniche sono tutto sommato limitati. Della normativa in sé parleremo nel prossimo paragrafo.

In questo, invece, trattiamo più da vicino la questione dell'utilità. In buona sostanza, è sempre utile procedere con l'abbattimento delle barriere architettoniche, a prescindere dal fatto che ciò sia imposto o meno dalla normativa.

Se tra i residenti di un'abitazione figura un portatore di handicap, l'argomento è fuori discussione: è necessario abbattere le barriere architettoniche sempre e comunque.

Tuttavia, anche qualora tra i residenti non figuri un portatore di handicap, è comunque utile procedere con questo tipo di intervento. Infatti, un'abitazione priva di ostacoli di questo genere è soggetta a un aumento, anche piuttosto vistoso, del suo valore.

 

 

L'accessibilità di case ed edifici è una priorità per i portatori di handicap.

 

 

Abbattimento barriere architettoniche: la normativa

 

La normativa di riferimento è il decreto ministeriale n. 236/1989. Esso afferma che è necessario procedere con l'abbattimento delle barriere architettoniche se l’edificio è adibito a uso pubblico. Per quanto riguarda gli edifici a uso privato è necessario procedere con questo intervento solo in caso di ristrutturazione pesante.

Dunque non viene un vero e proprio obbligo universale di adeguare la propria abitazione a questa specifica esigenza.

Ma cosa intende il legislatore per abbattimento delle barriere architettoniche? Anche da questo punto di vista la normativa non lesina dettagli.

In buona sostanza, i locali, per dirsi scevri di barriere architettoniche, devono rispondere a precisi criteri.

 

  • Accessibilità, ovvero la possibilità per le persone portatrici di handicap o con difficoltà motorie di entrare fisicamente nei locali.

 

  • Visitabilità, ovvero la possibilità per la medesima categoria di persone di muoversi agilmente all'interno dei suddetti locali.

 

  • Adattabilità. Questo concetto è un po' più complesso. Il criterio, infatti, è rispettato se e solo se i locali sono progettati e costruiti in modo da poter essere adattati a rinnovate esigenze riguardo l'abbattimento delle barriere architettoniche in tempi rapidi e a costi limitati.

 

Tutto ciò si traduce in alcune caratteristiche specifiche, ovviamente riguardanti gli elementi architettonici. Per esempio l'ingresso deve avere una larghezza minima di 80 cm, i collegamenti orizzontali interni non devono contenere scalini e devono essere larghi almeno 128 cm, analogamente, per quanto riguarda gli ascensori, i vani devono avere una dimensione pari almeno a 110 X 140 cm.

 

 

Abbattimento barriere architettoniche: gli incentivi

 

Il legislatore ha disciplinato degli incentivi per l'abbattimento delle barriere architettoniche. In linea di massima, si può parlare di ben due soluzioni a disposizione di chi commissiona un intervento del genere, le quali non sono affatto autoescludenti l’una rispetto all'altra.

La prima soluzione consiste nell'accesso alle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie. Si tratta di una detrazione IRPEF del 50% da scontare in dieci anni, attraverso il semplice meccanismo della detrazione. I criteri di accesso a tale regime sono numerosi, ma quello più importante riguarda proprio la "pesantezza" degli interventi. Tra l'altro, tale criterio è rispettato quasi in automatico da tutti gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche in quanto questi impattano in maniera profonda sul profilo dell'abitazione, sulla sua planimetria e in alcuni casi anche dal punto di vista strutturale.

La seconda soluzione riguarda l'acquisto di dispositivi per agevolare il movimento delle persone disabili all'interno di uno spazio abitativo. L'installazione di tali dispositivi spesso è parte integrante degli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche. Il riferimento, tra gli altri, è al classico montascale per anziani, piuttosto che alle pedane di sollevamento e a tutto ciò che si rende necessario per adattare un ascensore alla fruizione delle persone in carrozzina.

Le agevolazioni consistono detrazione IRPEF del 19% sul prezzo di acquisto dei dispositivi.

 

 

Abbattimento barriere architettoniche: l'importanza del progetto

 

Per quanto l'abbattimento delle barriere architettoniche possa sembrare un intervento dovuto, quasi conseguente, in verità può porre in essere alcuna difficoltà dal punto di vista edilizio. Vi è infatti la necessità di coniugare le necessità di tipo funzionale, ovvero la garanzia di accesso e mobilità a uso e consumo dei portatori di handicap, con le necessità di tipo estetico.

Infatti, vi è sempre il rischio di stravolgere un immobile sotto il profilo visuale, tradire in qualche modo la sua identità estetica.

In questo contesto ricopre un'importanza fondamentale il progetto. Solo un progetto fatto bene è in grado di conciliare queste due esigenze, e di farlo in una prospettiva di rispetto delle norme, oltre che del buon senso.

 

 

Abbattere le barriere architettoniche in casa: come ristrutturare?

 

Il tema del "come" riguarda ovviamente l'impresa edile e i tecnici chiamati a redigere il progetto o a vigilare sulla corretta esecuzione degli interventi. Tuttavia è bene conoscere a grandi linee ciò che aspetta a chi richiede l'abbattimento delle barriere architettoniche.

In buona sostanza, le possibilità sono due.

 

  • Intervento di tipo edilizio. In questo caso è necessario modificare alcuni elementi architettonici al fine di garantire la fruizione dei locali da parte dei portatori di handicap. Per esempio, la costruzione di una passerella accanto a scalini preesistenti.

 

  • Installazione di dispositivi. Questa classe di interventi è molto ampia e comprende attività quali l’installazione di corrimani, la sostituzione di sanitari, il montaggio di saliscale per persone.

 

Infine, vi è la concreta necessità di ricorrere a entrambe le soluzioni contemporaneamente. A dire il vero, è questa l'eventualità più frequente e probabile.

 

 

Abbattere le barriere architettoniche in condominio: quali interventi?

 

In un certo senso abbiamo già risposto a questa domanda. Tuttavia è bene elencare più nello specifico alcuni degli interventi che vengono realizzati per abbattere le barriere architettoniche in un contesto condominiale.

 

  • Allargamento delle porte. E’ uno degli interventi più frequenti, anche perché in passato le abitazioni sono state costruite senza prendere in considerazione le esigenze di chi è costretto su una sedia a rotelle. Sicché buona parte delle abitazioni ma anche degli immobili destinati a uso commerciale presentano delle porte troppo strette.

 

  • Costruzione di rampe. Piuttosto che eliminare del tutto degli scalini, si preferisce affiancare questi ultimi a delle rampe. Fondamentale, in questo caso, è l'individuazione della giusta pendenza.

 

  • Allargamento dei locali. Fortunatamente non è uno degli interventi più frequenti in assoluto, anche perché sarebbe tra i più costosi. Fatto sta che alcuni spazi sono troppo piccoli per garantire la necessaria mobilità a chi è costretto su una carrozzina. Pensiamo ad esempio ai bagni di pochi metri quadri.

 

  • Sostituzione degli ascensori. Purtroppo è un intervento piuttosto frequente, specie se il condominio è stato costruito parecchi decenni fa. La verità è che molti ascensori "antichi" non sono adatti a ospitare persone in carrozzina, in quanto di dimensioni troppo contenute. E’ necessario dunque procedere con una sostituzione radicale dell'intero impianto, intervento che può costare anche parecchie migliaia di euro.

 

 

Abbattere le barriere architettoniche in edifici storici: a cosa fare attenzione?

 

Dal punto di vista del committente, sono numerose le voci a cui prestare attenzione. In primis è necessario profondere tempo ed energie nella scelta dell'impresa e del tecnico. Gli interventi, infatti, possono essere anche piuttosto complicati, dunque è bene che vengano messe in campo le competenze più avanzate.

In secondo luogo, è necessario vigilare sul corretto rispetto delle norme, come – in questo caso – quelle relative ad eventuali vincoli. Alla fine la questione ruota attorno a questa esigenza: mettersi in regola con quanto stabilisce legislatore. Le sanzioni, infatti, possono essere anche piuttosto salate.

 

 

Abbattimento barriere architettoniche: servono permessi?

 

La questione dei permessi genera sempre una certa ansia in chi commissiona interventi di ristrutturazione edilizia. La burocrazia fa paura, in quanto capace di allungare a dismisura i tempi e imporre spese ingenti. Quando si parla di burocrazia è impossibile non citare i permessi, ovvero i titoli abilitativi.

La domanda è la seguente: per abbattere le barriere architettoniche è necessario ottenere dei permessi? La risposta è... non sempre.

Quando gli interventi non modificano né la planimetria né la struttura di un immobile, essi ricadono nella categoria dell'edilizia libera. E’ il caso della pura e semplice installazione di dispositivi, come per esempio il montascale e i passamano per il bagno. Anche la sostituzione dei sanitari rientra in questa categoria.

Alcuni interventi finalizzati all'abbattimento delle barriere architettoniche, però, richiedono l'ottenimento dei permessi. Per esempio, tutti quegli interventi che modificano la planimetria sono soggetti alla CILA, Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata. Il riferimento, tra gli altri, è all'ampliamento delle porte.

Più rara è la necessità di ricorrere alla SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Questo permesso, infatti, è obbligatorio quando gli interventi incidono sulla struttura. Evenienza, questa, piuttosto rara in quanto l'abbattimento delle barriere architettoniche è soprattutto una questione di "finiture".

 

 

Quanto costa rimuovere le barriere architettoniche?

 

I costi sono quanto mai variabili. L'abbattimento delle barriere architettoniche può essere un intervento impegnativo, ma anche piuttosto leggero. Dipende ovviamente dall'attuale condizione dell'immobile.

Tra l'altro, la variabilità è causata da una certa eterogeneità nella politica dei prezzi avanzata dalle singole imprese. Ad ogni modo, non è affatto raro pagare qualche migliaio di euro.

 

  • Realizzazione bagno per disabili "chiavi in mano": da 2.000,00 € a 5.000,00 €.
  • Sostituzione della vasca con una doccia: da 650,00 € a 4.500,00 €.
  • Installazione o sovrapposizione vasca da bagno con sportello: da 425,00 € a 2.500,00 € (vasca con sportello angolare e con seduta).
  • Installazione water con bidet: da 120,00 € a 330,00 €.
  • Realizzazione antibagno: da 30,00 € a 200,00 € al mq.
  • Acquisto e installazione montascale per persone: da 5.000,00 € a 17.000,00 €.
  • Installazione impianto domotico "chiavi in mano": da 1.500,00 € a 9.000,00 €.
  • Allargamento porte: da 400,00 € a 1.700,00 €.
  • Costruzione rampa: da 1.300,00 € a 7.200,00 €.
  • Sostituzione ascensore: da 6.000,00 € a 20.000,00 €.

 

 

Abbattimento barriere architettoniche: a chi rivolgersi?

 

In linea di massima, qualsiasi impresa edile è in grado di rimuovere le barriere architettoniche, a prescindere dall'importanza e dalla preponderanza degli ostacoli "urbanistici" a danno dei portatori di handicap.

Ciò non significa, però, che un'impresa valga l’altra. Anzi, l'unico modo per garantirsi un buon servizio è rivolgersi a un impresa che sappia il fatto suo, che abbia alle spalle tanti anni di esperienza e che sia in grado di adattarsi alle contingenze dettate dalle caratteristiche del singolo immobile.

Dunque, è necessario prestare molta attenzione alla scelta dell'impresa. Stesso discorso per ciò che concerne il tecnico, ovvero colui che redige materialmente il progetto. Dell'importanza del progetto abbiamo già parlato a lungo, dunque non è necessario soffermarsi ulteriormente. Semplicemente, consigliamo di prestare attenzione anche alla fase di scelta e valutazione del progettista.

 

 

Una rampa mobile per disabili.

 

 

Rimuovere le barriere architettoniche: come risparmiare?

 

La necessità di ricorrere a un'impresa e a un progettista all'altezza della situazione, non implica l'impossibilità di puntare al risparmio. I due obiettivi, qualità e basso costo, sono in realtà compatibili. Come fare? Il segreto sta nel saggio utilizzo del preventivo.

Contattate più imprese e più professionisti, chiedete a tutti il preventivo. Confrontate le protesi di costo e infine individuate le soluzioni che sembrano garantire il miglior rapporto qualità prezzo.

Può sembrare un procedimento lungo e laborioso, ma è l'unico che consenta di risparmiare senza che ciò comprometta la qualità del risultato finale. Tuttavia, è possibile facilitarsi il lavoro.

E’ sufficiente affidarsi alle piattaforme di confronto preventivo, le quali oltre a fornire una panoramica sintetica dei costi rappresentano un buon punto di contatto tra domanda e offerta. La piattaforma migliore in termini di precisione del motore di ricerca interno e qualità del parco imprese/professionisti è Edilnet.it.

 

 




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