Autorizzazione paesaggistica: cosa è?
L’autorizzazione paesaggistica è, di fatto, un il titolo abilitativo che viene concesso a chi intende realizzare alcune tipologie di interventi edili che gravano su aree particolari, ovvero sottoposte a tutela paesaggistica. In un paese come l’Italia, che da questo punto di vista si caratterizza per una ricchezza significativa, dover richiedere tale autorizzazione è una evenienza tutt’altro che rara.
In genere, l’autorizzazione paesaggistica, pur prefigurandosi come titolo abilitativo, rappresenta una fase propedeutica all’ottenimento del titolo abilitativo vero e proprio. Dunque, prima di ottenere - per esempio - la SCIA o la CILA è necessario ottenere l’autorizzazione paesaggistica.
I prezzi indicati, per la richiesta di una autorizzazione paesaggistica, rappresentano solo delle stime indicative: per conoscere i costi reali consigliamo di richiedere preventivi.
Autorizzazione paesaggistica: quando serve?
La casistica è molto complessa, ma in linea di massima si può affermare che l’autorizzazione paesaggistica è obbligatoria a due condizioni:
- Che l’immobile oggetto dell’intervento sia situato in un’area soggetta a tutela paesaggistica.
- Che l’intervento modifichi il profilo estetico dell’edifico, e dunque interagisca con il paesaggio, o gravi sul territorio dal punto di vista strutturale.
Per quanto riguarda il primo punto, c’è da dire che l’Italia abbonda di aree poste sotto tutela paesaggistica. Per esempio, sono definite tali tutte le aree costiere fino a una profondità di 300 metri, così come le aree contigue ai fiumi e ai laghi.
Allo stesso modo, sono aree soggette a tutela tutte quelle poste a un’altitudine di almeno 1200 metri se posti sulla catena appenninica o nelle isole, o 1600 metri se poste sulla catena alpina. Fanno parte delle categoria anche i parchi e le riserve, i territori coperti di boschi, le zone di interesse archeologico e altre ancora.
Quale autorizzazione paesaggistica richiedere?
Esistono due tipologie di autorizzazoni paesaggistiche o, per meglio dire, due percorsi per l’ottenimento di questo permesso.
- Il percorso ordinario, che prevede tempi molto lunghi, nel complesso anche superiori ai 100 giorni.
- Il percorso semplificato, che prevede tempi molto più brevi, in genere sui 40 giorni.
E’ possibile accedere al percorso semplificato se l’intervento rientra nella lista inserita nell’Allegato B del Decreto del Presidente della Repubblica n.31 del 2017. In linea di massima, e semplificando parecchio, fanno parte di questa categoria gli interventi che, pur incidendo sull’aspetto esteriore dell’edificio, non generano modifiche strutturali.
Autorizzazione paesaggistica: la normativa
La normativa è abbastanza complessa e fa riferimento a più leggi / decreti. In linea di massima, però, è necessario prenderne in considerazione almeno due, ovvero quelli che maggiormente hanno inciso in termini di disposizioni.
Il riferimento è al decreto legislaivo n. 42 del 2004, ovvero il cosiddetto “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, che di fatto ha introdotto l’autorizzazione paesaggistica.
Il riferimento è anche al già citato Decreto del Presidente della Repubblica n. 31 del 2017 che, invece, definisce gli interventi che possono essere soggetti alla procedura semplificata (vedi Allegato B).
Come richiedere un'autorizzazione paesaggistica?
La richiesta dell’autorizzazione paesaggistica è un passaggio davvero complicato che non può essere realizzato dal singolo, né formalmente né sostanzialmente. E’ necessario, dunque, rivolgersi a personale specializzato, ovvero agli architetti, agli ingegneri e ai geometri (in determinati casi). La procedura è complessa, e non appannaggio del contribuente, ma in questa sede possiamo comunque fornire un’idea delle tempistiche.
- Procedura ordinaria. Successivamente all’invio della richieste all’amministrazione competente, essa ha 40 gionri di tempo per trasmetterla alla Soprintendenza. Entro 45 gionri essa comunica il parere all’amministrazione. Entro 20 giorni quest’ultima rilascia l’autorizzazione paesaggistica. In totale, dunque, possono trascorrere 105 giorni.
- Procedura semplificata. Dall’invio della richiesta all’amministrazione alla trasmissione alla Soprintendenza trascorrono al massimo 10 giorni. La Soprintendenza restituisce un parere entro 10 giorni. Giunti a questo punto, l’amministrazione rilascia l’autorizzazione entro 10 giorni. Dunque, l’intero iter non va oltre i 40 giorni.
Autorizzazione paesaggistica: quali i prezzi?
Per quanto concerne i prezzi, vanno distinte due voci. La prima consiste nella parcella del tecnico che cura la pratica, la seconda consiste nei diritti di segreteria da versare alle amministrazioni competenti. La parcella varia da tecnico a tecnico, i diritti di segreteria possono variare da Comune a Comune. Ad ogni modo, si parla sempre di qualche centinaio di euro.
- Autorizzazione paesaggistica ordinaria: da 700,00 € a 2.000,00 €
- Autorizzazione paesaggistica semplificata: da 400,00 € a 900,00 €
Autorizzazione paesaggistica: come risparmiare?
Per quanto riguarda i diritti di segreteria, il risparmio non è possibile, dal momento che si tratta di un costo non trattabile. Discorso diverso per la parcella del tecnico, che come abbiamo visto è anche abbastanza variabile.
Come è possibile risparmiare in questo frangente? L’unico modo è brandire l’arma del preventivo. Contatatte più professionisti e chedete a tutti il preventivo, poi confrontate le ipotesi di spesa.
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