Cos’è l’autorizzazione per vincolo idrogeologico?
L’autorizzazione per vincolo idrogeologico è un permesso che consente di intervenire dal punto di vista edilizio in aree protette dal punto di vista idrogeologico. Il territorio del nostro paese è ricco di aree che sono sottoposte a questo vincolo, in quanto fragili dal punto di vista idrogeologico o sottoposte a un particolare percorso di protezione ambientale.
Dal punto di vista del cliente, l’autorizzazione per un vincolo idrogeologico è un ulteriore elemento burocratico, comunque da rispettare, se non si intende commettere un illecito. L’autorizzazione viene rilasciata da un ente preposto, di carattere regionale e comunale, se esiste; in caso contrario dagli enti normalmente incaricati di rilasciare i permessi di costruire o ratificare i normali titoli abilitativi.
L’autorizzazione per vincolo idrogeologico aggrava i costi relativi al rispetto delle norme burocratiche. Si tratta di un aggravio non molto pesante, nell’ordine delle poche centinaia di euro. Esse sono costituite dai diritti di segreteria, dai bolli e dalla parcella del tecnico che dovrà curare la documentazione. A confronto, però, le sanzioni sono molto più pesanti. Ad ogni modo, anche in questo caso è possibile risparmiare. L’importante è sapere a chi rivolgersi, e non commettere errori nella fase di ricerca del professionista.
Costo autorizzazione per vincolo idrogeologico: prezzi medi |
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Onorario per documentazione e asseverazione per autorizzazione vincolo idrogeologico |
150,00 € |
450,00 € |
Diritti di segreteria e bolli |
170,00 € |
400,00 € |
N.B.: I prezzi indicati per una autorizzazione per vincolo idrogeologico sono frutto di stime. Per conoscere i costi effettivi consigliamo di richiedere alcuni preventivi.
Vincolo idrogeologico: qual è la normativa?
La normativa sul vincolo idrogeologico è molto complessa. Per giunta, è anche piuttosto stratificata, dal momento che il legislatore interviene a riguardo di questo specifico argomento da quasi un secolo.
Si può affermare, però, che le normative da tenere d’occhio siano le seguenti.
- Il Regio decreto n. 3267 del 1923, che stabilisce il riordino della legislazione in materia di boschi e terreni montani, e successivo Regio decreto n. 1126, che ne definisce l’attuazione.
- Gli articoli 866 e 867 del Codice Civile.
- Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del 1977, art. 69, che trasferisce alle Regioni il compito di catalogare, sistemare e conservare le aree caratterizzate da vincolo idrogeologico.
- Legge n. 221 del 2015, nota anche come “Legge sulla Green Economy”, che raccorda le normative riguardanti il vincolo idrogeologico al Testo Unico dell'Edilizia (Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001). E’ da questo momento che viene sancito ufficialmente l’obbligo di ottenere l’autorizzazione per vincolo idrogeologico, se gli interventi gravano su aree sottoposte a questo vincolo.
Quest’ultima è la norma più importante, quella di riferimento. In particolare, viene stabilito che gli interventi soggetti all’autorizzazione sono tutti quelli che, di norma, impongono il possesso di una SCIA o un Permesso di Costruire. Gli interventi di portata inferiore, ovvero quelli soggetti all’edilizia libera e alla CILA devono comunque rispettare le norme a tutela idrogeologica.
Si evince, dunque, che è possibile costruire o intervenire pesantemente dal punto di vista edilizio sulle aree sottoposte a vincolo idrogeologico. Per farlo, però, è necessario ottenere la relativa autorizzazione.
Autorizzazione per vincolo idrogeologico: a chi rivolgersi?
La documentazione per ottenere l’autorizzazione per vincolo idrogeologico può essere redatta, gestita e inoltrata dagli stessi specialisti che si occupano degli altri titoli abilitativi, dunque dai geometri, dagli architetti e dagli ingegneri. In questo caso, però, è possibile anche affidarsi direttamente ai geologi, opportunità da valutare se l’area in cui gravano gli interventi spicca per la complessità.
In alcuni sporadici casi vi è la possibilità, almeno relativamente alla mera parte amministrativa (quindi non tecnica e non riguardante l’asseverazione) di attivare l’iter in autonomia, senza l’aiuto di professionisti. Questa possibilità, anche nei pochi casi in cui essa si verifica, è però da scartare a priori. In primis perché è sostanzialmente una fatica inutile, secondariamente perché la normativa è complessa, e di conseguenza il rischio di sbagliare è molto alto.
Il consiglio, comunque, è di spendere del tempo alla ricerca del professionista. L’ideale sarebbe individuare un professionista capace di esprimere un elevato livello di competenza, ma che allo stesso tempo non gravi molto dal punto di vista dei costi.
Quanto costa l’autorizzazione per vincolo idrogeologico
L’autorizzazione per vincolo idrogeologico costa molto? In realtà, se si guarda al costo di questo specifico titolo, le cifre non sono elevate. Tuttavia, queste vanno sommate a tutte le spese normalmente necessarie per adempiere agli oneri burocratici, i quali complessivamente pesano parecchio.
Inoltre, spesso il professionista preferisce redigere una parcella unica, che comprende tutte le attività di natura tecnica e burocratica, senza distinguere tra le varie voci. Va considerata, poi, la spesa per i diritti di segreteria e per il bollo. Nel complesso, relativamente alla sola autorizzazione per vincolo idrogeologico, siamo nell’ordine delle poche centinaia di euro.
- Onorario per documentazione e asseverazione per autorizzazione vincolo idrogeologico: da 150,00 € a 450,00 €
- Diritti di segreteria e bolli: da 170,00 € a 400,00 €
Autorizzazione vincolo idrogeologico: come risparmiare?
E’ possibile risparmiare quando si deve chiedere l’autorizzazione per vincolo idrogeologico? Ovviamente, una quota della spesa è fissa a non sottoponibile a trattativa. Il riferimento è, nello specifico, ai bolli e ai diritti di segreteria. La parcella del tecnico, però, è certamente oggetto della trattativa. Per giunta, come abbiamo visto nel precedente paragrafo, questa voce è soggetta a una certa variabilità.
Il consiglio, comunque, è di considerare come prioritario il valore della qualità. Detto questo, come fare per risparmiare? Ebbene, basta utilizzare con sapienza l’arma del preventivo.
Contattate più professionisti, chiedete a ciascuno il preventivo, confrontate le varie ipotesi di costo così ottenute. Infine, individuate il professionista che offre le migliori garanzie in termini di rapporto qualità prezzo.
Per fare tutto ciò, appoggiatevi ai portali di confronto preventivi, che tra l’altro rappresentano anche degli ottimi punti di contatto tra domanda e offerta. Il migliore, per parco imprese / professionisti, è Edilnet.it.