Certificazione acustica: cosa è?
La certificazione acustica è un documento simile alla certificazione energetica, con l’unica differenza che non è finalizzata a individuare la capacità di mantenere la temperatura di un immobile, bensì quella di trattenere i suoni. Insomma, certifica il grado di efficienza acustica e l’insonorizzazione.
Il legislatore, con l’introduzione di questa certificazione, ha inteso aggiungere un ulteriore parametro al concetto di abitabilità di un immobile. Il tutto allo scopo di preservare l’esperienza abitativa, di limitare i disagi, che con il tempo possono farsi sanitari (principalmente psicologici).
La certificazione acustica, però, non viene redatta sulla base di calcoli, come quella energetica, bensì di un collaudo vero e proprio. Ciò incide, come vedremo, anche sui costi.
Costo certificazione acustica: prezzi medi |
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Da |
A |
Perizia fonometrica e certificazione acustica (edifici piccoli) |
400,00 € |
700,00 € |
Perizia fonometrica e certificazione acustica (edifici medi) |
550,00 € |
800,00 € |
Perizia fonometrica e certificazione acustica (edifici grandi) |
700,00 € |
1.000,00 € |
I prezzi indicati per una certificazione acustica rappresentano solo delle stime indicative: per conoscere i costi reali consigliamo di richiedere preventivi alle imprese specializzate in isolamento e certificazioni acustiche che puoi trovare su Edilnet.
Certificazione acustica: quando è obbligatoria?
Attorno al tema dell’obbligatorietà si è sviluppata nel corso del tempo una certa confusione. Anche perché il legislatore è intervenuto più volte e a più livelli sul tema. Ad ogni modo, stando alla normativa, tutte le nuove abitazioni costruite dopo l’entrata in vigore del D.P.C.M. del 5 dicembre 1997 devono possedere la certificazione acustica. Di conseguenza, sottostanno al medesimo obbligo tutte le nuove costruzioni.
Le abitazioni costruite prima di quella data, dunque, possono non avere la certificazione acustica. Tuttavia, il discorso cambia, se l’immobile anche ante-1997 viene ceduto o venduto. In quel caso la certificazione va prodotta e allegata al rogito, un po’ come accade con la certificazione energetica. Va detto, che alcuni notai rogitano anche in assenza del documento, per cui molti venditori e acquirenti non sono nemmeno a conoscenza dello stesso.
Tuttavia, anche a causa dell’aumento delle cause civili che hanno come oggetto del contendere proprio la mancata insonorizzazione e dunque un inquinamento acustico poco tollerabile, la magistratura sta imponendo il rispetto di questo requisito.
Certificazione acustica e agibilità
Una casa è agibile anche senza certificazione acustica? In teoria, un’abitazione che non rispetta i requisiti minimi di efficienza acustica non dovrebbe risultare agibile. Dunque, quando si redige un certificato di agibilità, è necessario sempre allegare la certificazione acustica. Tuttavia, cosa dire delle abitazioni che hanno certificati di agibilità redatti prima della della legge del 1997?
Ebbene, in quel caso l’agibilità vale, nel senso che l’immobile viene rogitato comunque dal notaio. Tuttavia, il legislatore su questo punto non è chiarissimo, dunque è possibile che la situazione possa variare da casa a casa, da notaio a notaio.
Certificazione acustica: la normativa
Le normative di riferimento sono due in particolare. Il D.P.C.M del 5 dicembre 1997 che per primo ha introdotto il concetto di certificazione acustica, sancendone l’obbligatorietà, e la norma UNI 11367, che ha iniziato a sortire i suoi effetti il 31 dicembre 2011.
Quest’ultima stabilisce nuovi e più approfonditi criteri per determinare l’efficienza acustica e stabilisce senza possibilità di appello l’obbligo della certificazione acustica per tutti gli edifici di nuova costruzione.
Certificazione acustica: chi può farla?
In linea di massima, sono due le figure che possono redigere la certificazione acustica, e dunque sono in grado di analizzare il grado di efficienza acustica di un edificio. Questi sono il tecnico in acustica ambientale e il perito tecnico che ha seguito un percorso di specializzazione in acustica.
Secondo molti, è proprio quest’ultima figura a risultare più adatta, in quanto in possesso di competenze più tecniche e riguardanti i materiali (fondamentali per la propagazione o l’interruzione delle onde acustiche). Alcuni rilevano la tendenza a commettere errori da parte dei tecnici in acustica ambientale.
Certificazione acustica: quali i prezzi?
Quanto costa la certificazione acustica? In realtà, abbastanza. Secondo alcuni, molto. Dipende ovviamente dal metro di paragone. Se il termine è il certificato energetico, sì, siamo su livelli molto alti, pari addirittura di cinque o sei volte. Il motivo di questo sovrapprezzo è semplice: la certificazione energetica è frutto di una stima, mentre la certificazione acustica è frutto di un’analisi vera e propria, dunque di un collaudo.
Tra l’altro, l’elevato prezzo e la questione dell’obbligatorietà, hanno generato e stanno generando parecchie polemiche. Inoltre, va detto che proprio a causa della necessità del collaudo i prezzi cambiano non solo da professionista a professionista, ma anche in base alla metratura.
- Certificazione acustica edifici piccoli: da 400,00 € a 700,00 €
- Certificazione acustica edifici medi: da 550,00 € a 800,00 €
- Certificazione acustica edifici grandi: da 700,00 € a 1.000,00 €
Certificazione acustica: come risparmiare?
E’ possibile risparmiare quando si sostiene la spesa per la certificazione acustica? Ovviamente sì, come per qualsiasi altro servizio da professionista. L’arma principale è ovviamente il preventivo, tra l’altro in questo caso piuttosto semplice da ottenere, visto i pochi parametri in gioco.
Ad ogni modo, contattate più professionisti, chiedete a tutti dei preventivi, confrontate le ipotesi di costo così ottenute. Infine, individuate il professionista con il migliore rapporto qualità presto. Questo è l’unico modo per essere sicuri di risparmiare, dunque adottatelo sempre e comunque.