Prove di laboratorio su calcestruzzo: quale il costo?

Prove di laboratorio su calcestruzzo: cosa sono?

Le prove di laboratorio su calcestruzzo sono esattamente ciò che il nome suggerisce. Ovvero, dei test che coinvolgono il calcestruzzo utilizzato per una costruzione o un intervento edile. Vengono prelevati direttamente dal cantiere dei cubi di calcestruzzo. Questi vengono successivamente spediti in un laboratorio regolarmente autorizzato per essere analizzati.

Le prove sono sostanzialmente volte a verificare la capacità di compressione del calcestruzzo, ovvero la sussistenza di valori quali la resistenza e deformabilità.

Le prove di laboratorio su calcestruzzo fanno riferimento a metodi assodati, comunque pesantemente disciplinati dalla normativa (anche a livello di tempistiche).

N.B.: I prezzi indicati per delle prove di laboratorio su calcestruzzo sono frutto di stime. Per conoscere i costi effettivi consigliamo di richiedere alcuni preventivi ai periti edili presenti su Edilnet.

Prove di laboratorio su calcestruzzo: quando sono necessarie?

La risposta è piuttosto semplice: le prove di laboratorio su calcestruzzo sono necessarie, anzi obbligatorie, ogni qual volta si opera con il calcestruzzo. Nello specifico, va estratto direttamente in cantiere un campione di calcestruzzo, in modo che gli esami restituiscano le reali caratteristiche di quello impiegato nella costruzione.

A sovrintendere le operazioni di prelievo è il direttore dei lavori. Ad analizzare concretamente i campioni, ovvero ad eseguire le prove di laboratorio, sono per l’appunto dei laboratori autorizzati.

Non sono ammessi semplici rapporti di prova, magari realizzati in loco.

Prove di laboratorio del calcestruzzo: quali tipologie?

Le prove di laboratorio del calcestruzzo costituiscono un’attività tutto sommato omogenea, come del resto univoci sono gli scopi e le finalità. Ciò dipende in parte dal lavoro compiuto dal legislatore, che ha circoscritto i criteri di valutazione e ha radicalmente disciplinato le metodologie di conduzione dei test.

Tuttavia, è possibile individuare un minimo di differenziazione, la quale dipende essenzialmente dalle tipologie di calcestruzzo. Il riferimento è alle differenze tra prove di laboratorio sul calcestruzzo e prove di laboratorio sul calcestruzzo armato.

Prove di laboratorio su calcestruzzo: come prelevare i campioni?

La normativa disciplina anche il prelievo, che deve avvenire secondo degli standard ben definiti. Il prelievo dei campioni va eseguito per mezzo delle cubiere, strumenti di semplice fattura ma in grado di estrarre porzioni “standard” di materiali. Nella stragrande maggioranza dei casi sono in polistirolo, materiale che genera un impatto minimo sul calcestruzzo e, di conseguenza, preferibile.

Per quanto concerne le dimensioni dei campioni, esse devono corrispondere a 15 x 15 x 15 centimetri. La quantità di campioni da estrarre dipende dalla tipologia di calcestruzzo, ma nella maggioranza dei casi si limitano a due unità. La norma comunque suggerisce la necessità di estrarre due cubetti ogni 100 metri cubi di calcestruzzo versato per ogni giorno di getto.

Prove di laboratorio del calcestruzzo: come avvengono?

Le fasi che compongono le prove di laboratorio, dai prelievi alla validazione delle analisi, sono ben definite. Ecco una panoramica.

• Prelievo dei campioni in sito.

• Esecuzione delle prove quotidiane con il calcestruzzo fresco.

• Maturazione del calcestruzzo nelle vasche termostatate.

• Test di compressione su cubi di calcestruzzo solidificato.

• Certificazione del calcestruzzo ai sensi della legge.

Una delle fasi più delicate è proprio il prelievo, che infatti deve avvenire con la supervisione del direttore dei lavori o, in alternativa, di un tecnico di sua fiducia.

Prove di laboratorio del calcestruzzo: cosa dice la normativa?

La normativa di riferimento per le prove di laboratorio del calcestruzzo è il Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008, il quale certifica l’obbligo delle prove e ne disciplina i metodi di conduzione.

Il decreto perfeziona i contenuti del Testo Unico dell’Edilizia, anche detto Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, il quale tra le altre cose definiva il concetto di laboratorio autorizzato.

Fondamentale, dal punto di vista meramente tecnico, è anche il documento noto come Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 (NTC 2018).

La normativa stabilisce anche le tempistiche. In teoria, le prove di compressione vera e propria vanno eseguite dal 28esimo al 30esimo giorni di maturazione, e comunque non oltre il 45esimo dalla data del prelievo.

Prove di laboratorio del calcestruzzo: a chi rivolgersi?

A eseguire le prove di laboratorio del calcestruzzo sono i “laboratori ufficiali”, autorizzati dalla legge e registrati in un apposito registro.

Questi laboratori hanno dalla loro le professionalità più adatte alla gestione dei cubi di calcestruzzo e all’esecuzione dei test. Inoltre, dispongono di strumentazioni specifiche per una “maturazione regolare” del calcestruzzo stesso e per un’analisi standardizzata ed efficace.

Prove di laboratorio su calcestruzzo: quali i prezzi?

I costi non sono affatto proibitivi. Ovviamente, dipendono dal numero dei campioni e persino dalla tipologia di materiali. Un altro fattore di variabilità, comunque scontato, consiste nei legittimi margini di discrezione che i laboratori si riservano.

• Misura dell’abbassamento al cono per calcestruzzo ordinario: da 12,34 € a 17,68 € per prova.

• Determinazione del tempo di spandimento: da 17,26 € a 21,45 € per prova.

• Determinazione dello scorrimento confinato mediante anello a J: da 17,84 € a 22,51 € per prova.

• Determinazione del tempo di efflusso dall’imbuto: da 28,38 € a 37,19 € per prova.

• Determinazione dello scorrimento confinato mediante scatola ad L: da 29,17 € a 37,66 € per prova.

• Determinazione dello scorrimento confinato mediante scatola ad U: da 30,63 € a 38,46 € per prova.

• Prova di profondità di penetrazione dell’acqua sotto pressione su calcestruzzo indurito: da 43,37 € a 56,90 € per prova.

• Prove di permeabilità sotto pressione: da 44,82 € a 57,12 € per prova.

• Compressione (cubi e cilindro): da 8,68 € a 13,56 € per prova.

• Compressione con rettifica facce: da 17,27 € a 23,17 € per prova.

• Prova di trazione indiretta: da 15,89 € a 23,47 € per prova.

• Prova di flessione: da 28,10 € a 42,16 € per prova.

• Diffusività termica fino a 900 °C: da 760,77 € a 1.125,90 € per prova.

• Determinazione modulo elastico: da 96,48 € a 151,38 € per prova.

• Analisi chimiche: da 18,75 € a 116,75 € per prova.

Prove di laboratorio su calcestruzzo: come risparmiare?

Le prove di laboratorio su calcestruzzo non costano molto. Certo, rappresentano solo una delle tantissime voci di spesa di chi deve realizzare degli interventi di costruzione. Esiste comunque un certo margine di movimento, determinato principalmente dagli approcci della singola impresa.

Come fare per risparmiare? Il consiglio è di seguire insieme all’impresa edile, magari con l'aiuto di un perito edile, l’iter di scelta del laboratorio. In tal caso, è bene contattare più laboratori e chiedere i preventivi, in modo da confrontarli e scegliere la soluzione con il miglior rapporto qualità prezzo.

Non è semplice, agire per proprio conto - benché con il supporto dell’impresa edile o di un perito - e contattare singolarmente i laboratori. Potete però tagliare la testa al toro e rivolgervi ai portali di confronto preventivi. Tra l’altro, sono anche dei buoni punti di contatto tra domanda e offerta.

Il miglior portale di confronto preventivi, per questo genere di servizi, è Edilnet.it. Infatti, spicca per il parco imprese, ampio e di qualità, e per un’interfaccia semplice e intuitiva.