Cos'è un tetto ventilato?
I tetti non sono tutti uguali e ciascun tetto è costituito da un certo numero di elementi, che avranno una particolare disposizione a seconda delle caratteristiche di funzionamento della copertura.
In generale è possibile distinguere i tetti in due grandi categorie: i tetti caldi, ossia quelli che presentano una copertura isolata e non ventilata, e i tetti freddi, ossia i tetti che presentano una copertura isolata e ventilata.
A differenza di un tetto caldo tradizionale, un tetto ventilato (ossia un tetto freddo) presenta un particolare sistema costruttivo che permette all'aria di circolare liberamente dalla gronda al colmo, attraverso la presenza di un'intercapedine (detta anche camera di ventilazione), collocata tra il manto di copertura e lo strato di materiale isolante.
In pratica, l'aria fresca proveniente dall'esterno entra nell'intercapedine dalla gronda, viene incanalata al di sotto delle tegole e, riscaldandosi grazie all'irraggiamento solare, risale fino a raggiungere il colmo del tetto (o la scossalina) da cui fuoriesce.
In un classico tetto caldo (o non ventilato) non vi è passaggio di aria tra la copertura e la struttura sottostante e ciò, generalmente, provoca un surriscaldamento degli ambienti sottostanti nella stagione estiva, nonché problemi legati alla formazione di condensa e umidità in quella invernale.
Il meccanismo continuo di passaggio e fuoriuscita dell'aria in un tetto freddo (o ventilato), invece, mantiene sempre ben coibentato il sottotetto, sia d'estate che d'inverno, evitando la formazione di condense e facendo sì che il materiale isolante si mantenga sempre asciutto.
Proprio per queste ragioni, la realizzazione un tetto freddo ventilato, è uno degli interventi che andrebbero previsti nel momento in cui ci si appresta a ristrutturare casa.
Volendo schematizzare, una copertura ventilata può presentare, dal punto di vista tecnologico, la seguente stratigrafia:
• Strutta portante.
• Eventuale strato di barriera al vapore.
• Strato termoisolante.
• Eventuale guaina.
• Intercapedine di ventilazione.
• Manto di copertura (tegole, coppi, ecc...) che deve prevedere delle aperture che consentono l'areazione in corrispondenza della gronda e del colmo (o della scossalina nei tetti a un solo spiovente).
Costi indicativi al mq per realizzare la struttura di un tetto ventilato
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Fascia di prezzo |
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Struttura in acciaio |
25,00 € - 75,00 € |
Struttura in calcestruzzo |
40,00 € - 100,00 € |
Struttura in legno lamellare |
110,00 € - 150,00 € |
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I prezzi riportati sono da considerarsi puramente indicativi |
Costi indicativi al mq per i materiali di copertura di un tetto ventilato
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Fascia di prezzo |
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Tegole in laterizio |
7,00 € - 10,00 € |
Lastre in fibrocemento ecologico |
8,00 € - 9,00 € |
Tegole in cemento |
10,00 € - 18,00 € |
Tegole in pietra |
20,00 € - 40,00 € |
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Costo medio per realizzare un tetto ventilato ( a mq) |
150,00 € |
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I prezzi riportati sono da considerarsi puramente indicativi |
Quando è utile un tetto ventilato?
Un tetto ventilato consente, da quanto visto, un notevole risparmio energetico e permette di avere ambienti freschi anche durante la stagione estiva e ben isolati e asciutti durante quella invernale, contribuendo all'isolamento termico del sottotetto.
Un tetto ventilato può dunque rivelarsi particolarmente utile nei casi in cui si voglia, ad esempio, trasformare il sottotetto in locali ad uso abitativo, garantendo il massimo comfort termico e il giusto isolamento. A questo riguardo abbiamo scritto una specifica guida ai prezzi, che ti consigliamo di leggere: "Ristrutturazione e recupero del sottotetto: quanto costa?".
Ma i vantaggi di un tetto ventilato non finiscono qui. Un tetto freddo si rivela prezioso anche per mantenere la struttura del tetto in buono stato.
In generale, si può affermare che il tetto ventilato può essere considerata un'ottima soluzione tutte le volte che si desidera migliorare la resa energetica di una copertura, riducendo in maniera significativa il riscaldamento dell'abitazione durante l'estate o la creazione di condensa durante l'inverno.
Tetto ventilato: vantaggi e svantaggi
Gli svantaggi legati alla realizzazione di un tetto ventilato sono pressoché inesistenti. Non vi sono difficoltà particolari, rispetto alla realizzazione di un tetto tradizionale. Naturalmente, bisogna rivolgersi a aziende che offrano manodopera competente e che sappia lavorare a regola d'arte, tenendo ben presenti le caratteristiche specifiche di un tetto dotato di ventilazione.
Vi sono, infatti alcuni accorgimenti da tenere a mente durante la messa in opera, come per esempio l'utilizzo di colmi e gronde aerate e la predisposizione di un sistema di reti che proteggano i canali di areazione dalla formazione di nidi di insetti o di uccelli che potrebbero ostruirli.
Uno dei pochi svantaggi diretti dei tetti ventilai è la riduzione dello spazio degli ambienti del sottotetto, soprattutto se adibiti a mansarde abitabili o siffatte.
Un altro svantaggio apparente è un maggiore costo di messa in opera rispetto a un tetto caldo tradizionale (in quanto la messa in opera richiede due o tre giorni di lavoro aggiuntivo), ma a ben vedere questi costi iniziali saranno ammortizzati ampiamente nel tempo grazie al notevole risparmio in termini energetici che si ottiene grazie al migliore isolamento termico che il tetto ventilato produce soprattutto nella stagione calda.
Nei mesi estivi, infatti, un tetto ventilato consente un grande miglioramento dell'isolamento termico, con un effetto immediato sull'abbassamento dei costi di condizionamento dell'ambiente interno.
Durante l'inverno, poi, consente di mantenere la copertura asciutta e sempre in buone condizioni. Questo vantaggio non deve essere trascurato, soprattutto se si considera che l'umidità rappresenta il motivo principale di deterioramento e degrado delle coperture tradizionali.
In questo senso si può affermare che i pochi svantaggi relativi alla realizzazione di un tetto ventilato siano ampiamente compensati dai vantaggi.
Il tetto ventilato in legno
Anche se più costoso rispetto agli altri materiali, sono in molti a scegliere il legno per il tetto ventilato.
Innanzitutto il legno è un materiale naturale ed ecologico, assicura dunque il rispetto ambientale. Proprio per la sua conformazione si presta moltissimo al raggiungimento dello scopo, la ventilazione appunto, esso infatti è traspirante ed ha una grande capacità di adattamento.
La sua naturale traspirazione farà sì che l’umidità creata dalla casa venga spinta verso l’alto. Caratteristica ottimale in un tetto in cui il principale obiettivo è la circolazione dell’aria.
Il legno è inoltre un materiale sicuramente duraturo nel tempo ed anche qualora si abbiano problemi, potrà tranquillamente essere modificato. Assicura dunque una certa reversibilità.
Dal punto di vista tecnico il legno è affidabile e sicuro ed anche esteticamente è senza dubbio uno dei migliori materiali.
Molto spesso nel tetto ventilato il legno viene utilizzato due volte: si ha un primo strato, diciamo una sorta di base nella parte più bassa e sopra un altro strato che funge da barriera, da vera e propria protezione della casa.
Ma quale tipologia di legno scegliere per un tetto ventilato? In realtà si hanno diverse opzioni, la decisione solitamente viene presa in base alle caratteristiche ambientali del luogo, ma anche al gusto estetico del cliente. Comunque sia, a prescindere dalla tipologia specifica di legno utilizzata, una cosa è certa, il tetto sarà sicuramente solido, stabile e duraturo.
Qual è il costo di un tetto ventilato? I materiali
I costi per la realizzazione di un tetto ventilato variano, come si può facilmente immaginare, a seconda dei materiali utilizzati per la costruzione, oltre che dalle dimensioni del tetto, dall'attività dell'impresa che lo realizzerà e dalle scelte progettuali che si faranno.
Il costo al metro quadro di un tetto ventilato non è dunque standard e varierà a seconda di questi parametri.
Se prendiamo come riferimento i materiali da costruzione, vedremo che i prezzi di un tetto ventilato varieranno a seconda che si voglia realizzare una struttura portante in calcestruzzo, in acciaio o in legno lamellare.
Orientativamente possiamo schematizzare costi medi per la realizzazione della struttura portante di un tetto ventilato, in funzione di diversi materiali, come segue:
• Struttura portante in calcestruzzo: i prezzi variano da un minimo di 40,00 € a un massimo di 100,00 € al metro quadro.
• Struttura in acciaio: da un minimo di 25,00 € a una massimo di 75,00 € al metro quadro.
• Struttura in legno lamellare: da un minimo di 110,00 € a un massimo di 150,00 € al metro quadro.
Da questo schema si evince una notevole differenza di prezzo tra i vari materiali. Il tetto in legno lamellare risulta più costoso. Ma, se i tetti ventilati hanno come caratteristica peculiare la capacità di limitare i fenomeni di condensa, l'uso del legno, di per sé materiale fortemente traspirante, è particolarmente adatto a ottimizzare queste proprietà anti-condensa.
Il legno è, inoltre, la scelta più frequente quando si devono realizzare edifici in zone con forti sbalzi termici, come ad esempio gli chalet di montagna.
L'acciaio risulta la soluzione più economica.
Si tratta di strutture molto resistenti e veloci da mettere in opera, ma che non garantiscono un isolamento termoacustico ottimale, per cui si tende a non utilizzarle per edifici a scopo residenziale.
Per quanto riguarda, invece, i costi relativi ai soli materiali di copertura per un tetto ventilato, possiamo riferirci al seguente schema:
• Tegole in laterizio: i prezzi variano da un minimo di 7,00 € a un massimo di 10,00 € al metro quadro.
• Lastre in fibrocemento ecologico: da un minimo di 8,00 € a un massimo di 9,00 € al metro quadro.
• Tegole in cemento: da un minimo di 10,00 € a una massimo di 18,00 € al metro quadrato.
• Tegole in pietra: da un minimo di 20,00 € a un massimo di 40,00 € al metro quadro.
Bisogna infine tenere conto del costo dello strato isolante, i cui prezzi varieranno a seconda che si utilizzino pannelli in fibre di legno, in sughero, in lana di roccia, in polistirolo, in poliuretano espanso o in vetro granulare.
Dal punti di vista tipologico – altra caratteristica che determina i costi complessivi per la realizzazione del tetto ventilato – possiamo avere il tipico tetto a falde ventilate, in cui le tegole sono disposte su listelli di legno in modo da generare una camera d'aria sottostante, tra la finitura e lo strato isolante, oppure si può optare per soluzioni prefabbricate che prevedono l'uso di pannelli appositamente studiati per lo scopo.
I prezzi medi variano da azienda ad azienda, possiamo tuttavia affermare che un tetto ventilato completo presenta un costo di circa 150,00 € al metro quadro e che la tecnica costruttiva incide nei termini di tempo di messa in opera.
Il vantaggio in termini di prezzi di un tetto ventilato costruito con pannelli prefabbricati è in genere dovuto alla riduzione dei tempi di messa in opera e, dunque, di giornate lavorative della manodopera.
Come poter risparmiare sulla costruzione di un tetto ventilato
Grazie alla Legge di Stabilità, sono state prorogate le disposizioni che prevedono la possibilità di usufruire di una detrazione fiscale (corrisposta in dieci rate annuali) fino al 65% delle spese sostenute per il rifacimento del tetto con fini di miglioramento della sostenibilità energetica.
Se poi l'intervento riguarda un condominio, le detrazioni sono pari al 75%.
Vista la variabilità dei prezzi dei tetti ventilati a seconda dei materiali e delle tipologie costruttive, è sempre opportuno richiedere e valutare più di un preventivo prima di decidere la soluzione migliore, anche per poter ottenere un risparmio economico.