Quanto costa denunciare lavori fatti male?

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Una guida per capire come contestare e denunciare i lavori edili fatti male e quanto si spende.

Quando si commissionano opere edili ci si aspetta un risultato all’altezza delle aspettative. Purtroppo, non sempre è così. In questi casi, si può denunciare i lavori fatti male? E soprattutto: quanto costa contestare i lavori edili mal eseguiti? Affrontiamo la questione per capire come tutelare i diritti del committente ed evitare oltre al danno anche la beffa di spese extra.


Quando denunciare i lavori fatti male?

 

L’eventualità di ritrovarsi con lavori fatti male è tutt’altro che rara. Anzi, le inadempienze delle imprese edili sono fenomeni comuni, per quanto non maggioritari. Le soluzioni a disposizione del committente sono numerose. Tra queste spicca la denuncia, ovvero la citazione in giudizio. Si tratta di un’iniziativa drastica, ma che a volte si rende necessaria. Per esempio quando…

 

  • L’impresa è già stata pagata: in questo caso, lo scopo della denuncia non è semplicemente quello di riparare ai danni dell’impresa, ma anche ottenere un risarcimento del danno.

  • Vizi gravi: sono errori nei lavori in grado di pregiudicare l’estetica dell’edificio o addirittura la sicurezza.

  • Difformità rispetto al progetto: è l’esecuzione di lavori diversi, o in modalità diverse, da quanto riportato nel progetto e nel capitolato.

 

Spese legali per denuncia lavori edili non a regola d'arte: prezzi di riferimento
  Da A
Spese legali (avvocato, consulenze) 5.400 € 12.375 €
Prezzo perizia tecnica (CTU e CTP) 1.850 € 4.980 €
Spese per mediazione o conciliazione (eventuale) 110,00 € 1.250 €
Spese di notifica e corrispondenza legale 90,00 € 415,00 €
Spese per deposito e registrazione atti giudiziari 199,80 € 740,00 €
Costi per consulenza preventiva (analisi contratto ecc.) 150,00 € 500,00 €
Spese causa lavori fatti male con vittoria (escluso risarcimento) 4.680 € 15.700 €
Costo denuncia lavori edili mal eseguiti con sconfitta (tutte le spese a carico) 12.600 € 30.200 €

 

N.B.: I prezzi per denunciare lavori fatti male sono frutto di stime. Per conoscere l'ammontare esatto delle spese consigliamo di comparare i preventivi degli avvocati specializzati in contenziosi edili presenti nell'elenco di Edilnet.

 

 

Come riconoscere lavori di ristrutturazione fatti male?

 

Anche un occhio inesperto può cogliere segni evidenti di lavori non eseguiti a regola d’arte, come capita nel caso delle problematiche più frequenti:

 

  • Piastrelle crepate, intonaco che si scrosta, pavimenti dislivellati;
  • Scarichi intasati, tubature che perdono, impianti mal funzionanti;
  • Materiali diversi, finiture scadenti, modifiche non autorizzate.

 

Se noti una o più di queste anomalie, la prima cosa da fare è interrompere i pagamenti e consultare un tecnico abilitato. Un architetto o perito potrà redigere un rapporto peritale: la perizia tecnica risulta essere un documento fondamentale in sede giudiziaria.

 

 

Lavori edili fatti male: cosa fare?

 

La denuncia è solo una delle soluzioni a disposizioni del committente. Ce ne sono altre, meno drastiche ma che a volte si rivelano efficaci.

 

  • Non pagare: ebbene sì, è possibile non pagare i lavori fatti mali. Ma solo in casi specifici. Per esempio, quando l'inadempimento è essenziale, così grave da rendere l’immobile inservibile. Ovviamente, al fine di porsi al riparo da azioni legali da parte dell’impresa - o vincere eventuali quanto probabili procedimenti giudiziari - è necessario che il committente dimostri l’esistenza di tale inadempimenti, magari con una perizia di terzi.

  • Diffida ad adempiere: si tratta di una lettera simile alla messa in mora che intima l’impresa a “fare il suo dovere”, ovvero a rispettare il contratto. In genere, risulta utile quando i lavori non sono stati ultimati ma già risultano evidenti le difformità o le deviazioni rispetto a progetto e capitolato.

  • Mediazione di terzi: si tratta di una soluzione diplomatica che coinvolge organismi terzi i quali si pongono lo scopo di individuare un accordo tra le parti. È una delle soluzioni più indolori ma anche la più complicata da adottare visto che le posizioni sono spesso inconciliabili.

  • Citazione in giudizio: ovvero, la denuncia vera e propria. La citazione in giudizio è vincolata al rispetto di alcune scadenze. Entro 60 giorni dalla fine dei lavori, il committente deve procedere con una formale contestazione, da inviare all’impresa edile via PEC. Successivamente, ha due anni di tempo per fare causa. Se l’inadempimento è grave, ovvero essenziale, ha un anno e due mesi di tempo per la contestazione e tre anni per fare causa. Per inciso, la contestazione è legittima solo se, al momento dell'eventuale pagamento, il committente non era a conoscenza dell’inadempimento.

 

Coppia italiana preoccupata per lavori edili mal eseguiti in casa in ristrutturazione.

 

 

Quali sono i pro e i contro della citazione in giudizio?

 

La citazione in giudizio per lavori non a regola d'arte è una soluzione peculiare, oltre che impegnativa, che vanta i suoi pro e i suoi contro. Iniziamo dai pro.

 

  • Possibilità di tutelare pienamente i propri diritti: denunciare lavori edili eseguiti male permette di far valere i propri diritti e ottenere giustizia in maniera integrale e senza scendere a compromessi.

  • Possibilità di ottenere importanti risarcimenti: i risarcimenti possono essere ingenti, superiori a quelli che - eventualmente - garantisce un semplice accordo tra le parti.

 

Questi, invece, sono gli svantaggi della causa legale.

 

  • Costi elevati: i procedimenti legali possono essere onerosi, considerando spese legali, perizie tecniche e altre voci. In caso di sconfitta, si rischia anche di dover pagare le spese della controparte.

  • Tempi lunghi: in Italia, le cause civili possono richiedere anni per arrivare a una sentenza definitiva, lasciando il problema irrisolto per un periodo prolungato.

 

Attenzione alle tempistiche! Sai quanto tempo hai per fare causa alla ditta edile? Come abbiamo spiegato sopra fino a 2 anni dalla prima contestazione ufficiale (PEC), oppure fino a 3 anni in caso di vizi gravi.

 

 

Denuncia di lavori edili male eseguiti: quali sono i costi?

 

Entriamo nel vivo del discorso e parliamo quanto si spende per denunciare l’impresa edile a causa di lavori fatti male. In genere, si parla di migliaia di euro, i quali possono compensati dall’eventuale risarcimento e, in parte, dall’assegnazione delle spese legali alla parte soccombente. Ovviamente, tutto ciò vale solo se si vince la causa. Ecco un tariffario di massima che aiuta a orientarsi nei costi:

 

  • Spese legali per opere mal eseguite: da 5.400,00 € a 12.375,00 €;
  • Spese per CTU e CTP: da 1.850,00 € a 4.980,00 €;
  • Spese per mediazione o conciliazione (eventuale): da 110,00 € a 1.250 €;
  • Spese di notifica e corrispondenza legale: da 90,00 € a 415,00 €;
  • Spese per deposito e registrazione atti giudiziari: da 199,80 € a 740,00 €;
  • Costi per consulenza preventiva (analisi contratto ecc.): da 150,00 € a 500,00 €;
  • Prezzo denuncia lavori edili fatti male (vittoria nel procedimento): da 4.680,00 € a 15.700,00 € (escluso risarcimento);
  • Costi per denunciare lavori male eseguiti (in caso di sconfitta nella causa): da 12.600,00 € a 30.200,00 €.

 

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Come evitare contenziosi con la ditta edile?

 

La prevenzione resta la strategia più efficace per evitare contestazioni future. Ecco alcuni consigli pratici:

 

  • Redigi un contratto chiaro e dettagliato, con materiali, modalità, tempi di consegna e pagamenti. Se lo reputi opportuno chiedi la consulenza a un legale.
  • Nomina un direttore dei lavori, figura tecnica che supervisiona ogni fase del cantiere.
  • Fai controlli regolari durante l’esecuzione: non aspettare la fine per verificare eventuali difformità e documenta con foto ogni situazione dubbia.

 

 

Denunciare i lavori fatti male: come risparmiare sulle spese?

 

Come abbiamo visto, per quanto le cause con le imprese edili costino migliaia e migliaia di euro, possono essere un passo necessario per ottenere il risarcimento o la corretta esecuzione dei lavori. 

Se si vince la causa, le spese di contenziosi legali per lavori fatti male vengono in parte rimborsate. In caso contrario si va incontro a un esborso oneroso. Quindi, oltre a valutare attentamente se conviene procedere legalmente, è importante capire come ridurre le uscite. Il metodo di confrontare i preventivi dei migliori avvocati specializzati di zona funziona perché consente di non affidarsi al primo studio disponibile, ma di scegliere con criterio e trasparenza.

La selezione del professionista qualificato deve svolgersi nell'ottica non soltanto di contrarre i costi ma anche di ricevere un servizio efficace per ottenere il debito rimborso del danno subito. Edilnet.it ti aiuta a contattare esperti legali nel settore edilizio, con preventivi online, gratuiti e non vincolanti.

 




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