Quanto costa ristrutturare un bar?

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Quanto costa ristrutturare un bar? Qui un bar ristrutturato con circa 680,00 € al mq.

Ristrutturare un bar è l’occasione per dare una svolta alla propria attività, per aumentare la clientela, offrire nuovi servizi o semplicemente per ripristinarne la funzionalità. Qual è il costo? Quali interventi andrebbero realizzati? A chi rivolgersi per un servizio all’altezza delle aspettative? Ecco la risposta a queste e altre domande.


 

Perché ristrutturare un bar?

 

Ristrutturare un bar è una scelta spesso cruciale. Gli interventi sono spesso lunghi, sovente costosi. Tuttavia, i vantaggi superano le noie e i fastidi, soprattutto a determinate condizioni.

I motivi per ristrutturare un bar sono numerosi. Quello più pressante, e anche più semplice da comprendere, riguarda gli elementi che necessitano di una riparazione, che sono andati incontro a usura o a rottura. Se gli elementi hanno una funzione puramente estetica, procedere nell’immediato significa porre fine a una condizione di scarso decoro. Se gli elementi hanno una funzione pratica, significa consentire al bar di esercitare il proprio “dovere” nel migliore dei modi: offrire ristoro, comfort, un momento di svago.

Vi sono poi motivazioni che appaiono meno urgenti, ma che non vanno comunque trascurati. Per esempio, il cambio di gestione. Spesso, ristrutturare il bar, e in particolare le sue finiture, è un modo per segnalare il cambiamento e svincolarsi da un eventuale cattiva fama pregressa.

E’ un buon motivo anche la volontà di ampliare l’attività, offrire nuovi servizi. Nella maggior parte dei casi, si tratta di modifiche alla volumetria, alla disposizione dei locali, di acquistare nuove attrezzature. Infine, anche vi è la volontà, se non la necessità, di distinguersi dalla massa, di spiccare rispetto alla concorrenza, che può essere anche acerrima. In questo caso, si agisce anche e soprattutto sull’arredamento, sebbene siano d’uopo anche gli interventi all’illuminazione. Spesso modificare le luci significa modificare radicalmente il volto del locale. Tutto ciò, ovviamente, va considerato in una prospettiva di design, che fa la spola tra le discipline architettoniche e quelle artistiche.

Infine, vi è la necessità di adattarsi ai nuovi standard, se non addirittura alle normative recenti. Alcuni bar sono stati costruiti o ristrutturati per l’ultima volta magari venti o trent’anni fa, dunque richiedono interventi come minimo per mettersi in pari.

 

 

Costo ristrutturazione bar: prezzi medi
  Da A
Progetto per la ristrutturazione di un bar (sul valore dei lavori) 0,89% 5,45%
Ristrutturazione bar di 80 mq "chiavi in mano" (al mq) 250,00 € 1.680,00 €
Rimozione e smaltimento arredi, bancone ed elettrodomestici 700,00 € 2.600,00 €
Rifacimento impianto elettrico per un bar (a punto luce) 18,50 € 75,50 €
Ristrutturazione bagni senza barriere architettoniche (al mq) 325,00 € 689,00 €
Posa pavimentazione antiscivolo (al mq) 35,00 € 79,00 €
Sostituzione porte, infissi e finiture (al mq) 215,00 € 598,00 €
Manodopera per installazione impianto di climatizzazione e ventilazione (al mq) 120,00 € 350,00 €
Manodopera per tinteggiatura delle pareti (al mq) 4,00 € 16,00 €
Creazione pedana sopraelevata per un bancone da bar (al mq) 45,00 € 120,00 €
Acquisto e posa di un nuovo bancone da bar 5.000,00 € 27.000,00 €
Ristrutturazione laboratorio preparazione alimenti (al mq) 189,00 € 567,00 €
Realizzazione veranda per ampliamento locali bar (al mq) 120,00 € 480,00 €
Realizzazione opere murarie per ampliamento locali bar (al mq) 35,00 € 1.100,00 €

 

N.B.: I prezzi indicati per la ristrutturazione di un bar sono frutto di stime. Per conoscere i costi effettivi consigliamo di richiedere alcuni preventivi alle imprese edili partner di Edilnet.

 

 

Ristrutturazione bar: regole, obblighi e normative

 

Parlare delle normative significa affrontare un intervento incredibilmente complesso. L’unico modo per esplorarlo appieno, in riferimento alla propria posizione ovviamente, è rivolgersi a un consulente esperto. Tuttavia, anche in questa sede è possibile offrire delle coordinate utili, magari rispetto alle barriere architettoniche, che rappresentano uno degli elementi da tenere d’occhio.

In buona sostanza, le attività di ristorazione, bar compresi, non devono avere barriere architettoniche. La normativa di riferimento, in questo caso, è il Decreto Ministeriale n. 236 del 1989. Niente di particolarmente nuovo quindi.

Vi invitiamo ad approfondire la normativa, che è molto rigida e chiara in merito. Nello specifico, tratta della corretta disposizione e posizione di svariati elementi, in una prospettiva di neutralizzazione degli eventuali ostacoli per gente con handicap. Gli elementi in questione sono le porte, i pavimenti, i servizi igienici, gli arredi, le scale, le rampe. La normativa suggerisce anche la necessità di approntare la segnaletica a terra.

 

 

Ristrutturazione bar: l'importanza del progetto

 

La questione del progetto impensierisce i committenti. Ciò non riguarda solo i proprietari dei bar, ma chiunque voglia richiedere un intervento di ristrutturazione, a prescindere dalla destinazione dei lavori.

La verità che è il progetto è percepito come una voce di costo significativa, della quale se ne potrebbe fare a meno. Dal punto di vista normativo, per esempio quando gli interventi rientrano nella categoria “edilizia libera” è persino concesso dalla legge. Tuttavia, il consiglio è di fare sempre e comunque affidamento a un progetto. I motivi sono numerosi.

In primo luogo, il progetto fornisce una panoramica del locale a lavori conclusi. Da questo punto di vista, dunque, è uno strumento di controllo in mano al committente, che può verificare anzitempo l’aderenza degli interventi ai suoi desiderata.

In secondo luogo, il progetto rappresenta una garanzia e una risorsa anche per chi esegue il lavoro. In questo modo, può rispondere prontamente e in maniera aderente alle disposizioni, senza correre il rischio di commettere errori.

Va inoltre considerato che in molti casi il progetto non è solo consigliato, è anche obbligatorio. La casistica è complessa, ma in linea di massima è possibile che il progetto sia obbligatorio quando si va oltre il concetto di edilizia libera, e dunque la ristrutturazione comprende interventi che incidono sulla planimetria, sugli elementi strutturali, sulla volumetria etc.

 

 

Ristrutturare un bar: gli interventi da eseguire

 

La lista degli interventi che possono essere eseguiti nell’ambito della ristrutturazione di un bar sono innumerevoli. Tuttavia, è possibile individuare delle aree di intervento che risultano importanti in una prospettiva di miglioramento dell’attività, ovvero che incidono sulle speranze di successo dell’esercizio. Li elenchiamo qui di seguito, dando spazio sia agli interventi pesanti che a quelli leggeri (o che vengono percepiti come tali).



  • Interventi sulle finiture. E’ il primo pensiero che viene in mente quando si pensa a una ristrutturazione. Ciò riguarda tutte le strutture, dunque anche (e soprattutto) i bar, il cui successo si basa sui servizi e sull’impatto estetico. Gli interventi alle finiture sono tra i più richiesti, e molti di questi vengono pensati e progettati in una prospettiva di design.



  • Ampliamento. Uno dei modi per ampliare l’attività è… ampliare la struttura. Ciò riguarda tutte le attività di ristorazione, e riguarda anche i bar. Nello specifico, aumentare la metratura significa poter offrire un servizio al tavolo, o magari aumentare i posti a sedere, se già se ne conta qualcuno.



  • Rifacimento dell’impianto di illuminazione. La gestione delle luci è spesso trascurata ma si rivela sempre un elemento cruciale, non solo in una prospettiva di design ma anche di funzionalità della struttura. Gestire le luci in modo intelligente significa disegnare una determinata atmosfera, regalare un’esperienza diversa o comunque confortevole agli avventori. Significa soddisfare il cliente, con tutto ciò che ne consegue in termini di profitto per l’attività.



  • Rifacimento della zona bancone. Rifare il bancone significa in primo luogo garantirsi una zona lavoro più efficiente, che possa velocizzare le operazioni. Se si sceglie un determinato tipo di bancone, però, è possibile fare di esso uno strumento di attrazione per i clienti. Pensiamo ad esempio ai banconi “larghi”, che consentono gli aperitivi e i buffet, o che almeno contemplano la presenza degli sgabelli.



  • Arredamento. Non riguarda esattamente il mondo delle ristrutturazioni, ma è comunque collaterale ad esso. In ogni caso, incide in maniera netta - anzi preponderante - sull’aspetto del locale.

 

 

Ristrutturazione di un bar: permessi e autorizzazioni

 

Anche la questione dei permessi ha una sua complessità. Tra l’altro, desta sempre le preoccupazione dei committenti, sia per i costi, che tendono a essere elevati, sia per il timore di soccombere di fronte alle lungaggini della burocrazia.

Va detto, comunque, che negli ultimi tempi la normativa è stata semplificata. Per esempio, si fa sempre meno ricorso al vincolo di approvazione e nella maggior parte dei casi si opta per l’autocertificazione da parte del tecnico. Ad ogni modo, gli scenari cui è possibile andare incontro sono quattro.



  • Nessun permesso. E’ ovviamente lo scenario più favorevole. Tuttavia, non è sempre percorribile. Nello specifico, è possibile operare senza alcun permesso quando gli interventi rientrano nella categoria “edilizia libera”. Si tratta di interventi che incidono solo sulle finiture, e non impattano in alcun modo sulla planimetria, sugli elementi strutturali, sulla volumetria.



  • CILA. E’ il permesso più leggero. Anzi, non è nemmeno un permesso, non nel senso letterale del termine: non necessita di alcuna approvazione da parte di un ente. Si tratta infatti di una “dichiarazione” da parte del tecnico, con annesso progetto e relazione. La CILA costa sui 800-1000 euro, onorario del tecnico compreso, e riguarda esclusivamente gli interventi che impattano sulla planimetria.



  • SCIA. E’ un permesso mediamente pesante, sta per Segnalazione Certificata di Inizio Attività. E’ un po’ più complessa rispetto alla CILA, soprattutto in termini di documentazione. Costa circa 1200-1500 euro e riguarda gli interventi che incidono sugli elementi strutturali (es. pilastri, muri portanti etc.).



  • Permesso di Costruire. E’ il permesso più pesante e più temibile dal punto di vista dei costi e non solo. Infatti, richiede il parere dell’ente. Ad ogni modo, il Permesso di Costruire è riservato ai cambi di destinazione e agli interventi che incidono sulla volumetria. Per esempio, quando si intende ampliare i locali, è necessario richiedere e ottenere il Permesso di Costruire. Il costo è variabile, ma siamo nell’ordine delle migliaia di euro.

 

 

Ristrutturazione bar: quali i prezzi?

 

Ovviamente, è impossibile fornire una cifra che valga per tutti gli intervenuti. Come abbiamo visto, le possibilità sono numerose.

Inoltre, persistono alcuni fattori di variabilità che incidono molto sul computo finale. Per esempio, l’approccio dai costi dell’impresa cui si fa riferimento, o del professionista che progetta i lavori.

Ad ogni modo, non è raro pagare svariate migliaia di euro. Anzi, se si richiede una ristrutturazione chiavi in mano si va per le “parecchie” decine. Si tratta però di un investimento utile, visti i tanti benefici che apporta.



  • Progetto per ristrutturazione bar (sul valore dei lavori): dallo 0,89% al 5,45%.

  • Ristrutturazione bar "chiavi in mano" per un locale di circa 80 mq: da 250,00 € a 1.680,00 € al mq.

  • Rimozione e smaltimento arredi, bancone ed elettrodomestici: da 700,00 € a 2.600,00 €.

  • Rifacimento impianto elettrico: da 18,50 € a 75,50 € per punto luce.

  • Ristrutturazione bagni (con adeguamento per disabili): da 325,00 € a 689,00 € al mq.

  • Realizzazione pavimentazione antiscivolo: da 35,00 € a 79,00 € al mq.

  • Sostituzione porte, infissi e finiture: da 215,00 € a 598,00 € al mq.

  • Realizzazione impianto di climatizzazione e ventilazione (manodopera): da 120,00 € a 350,00 € al mq.

  • Tinteggiatura delle pareti (manodopera): da 4,00 € a 16,00 € al mq.

  • Realizzazione pedana sopraelevata per un bancone da bar: da 45,00 € a 120,00 € al mq.

  • Fornitura e posa di un nuovo bancone da bar: da 5.000,00 € a 27.000,00 €.

  • Ristrutturazione laboratorio preparazione alimenti: da 189,00 € a 567,00 € al mq.

  • Ampliamento locali bar con realizzazione veranda esterna: da 120,00 € a 480,00 € al mq.

  • Ampliamento locali bar con opere murarie: da 35,00 € a 1.100,00 € al mq.

 

 

Il render per la ristrutturazione di un bar in stile minimalista

 

 

Ristrutturazione bar: a chi rivolgersi?

 

Ovviamente, la ristrutturazione del bar va eseguita da una impresa edile. Se possibile, essa deve essere specializzata o comunque avvezza a questo tipo di strutture.

Dal momento che il progetto è essenziale, per quanto non sempre obbligatorio, il consiglio è di prestare la massima attenzione anche alla scelta del progettista. Le figure preposte sono gli architetti, gli ingegneri e i geometri.

In ogni caso, è bene non farsi prendere dalla frenesia del risparmio. Risparmiare è un obiettivo nobilissimo, ma non può “reggersi da solo”. Occorre accompagnare la ricerca del risparmio alla ricerca della qualità. Dunque, piuttosto che cercare una impresa dai prezzi stracciati, a cui spesso corrisponde una qualità dei servizi molto bassa, dovreste puntare a una impresa dal buon rapporto qualità prezzo.

Il ragionamento, ovviamente, va applicato alla ricerca del progettista.

 

 

Ristrutturazione bar: come risparmiare?

 

Come risparmiare? O, per meglio dire, come risparmiare senza mettere in secondo piano la qualità? Il segreto sta nell’utilizzo sapiente del preventivo, accompagnato da una raccolta di informazioni circa le imprese e i professionisti in corso di valutazione.

Tale raccolta può avvenire di persona, spesso è sufficiente una conversazione più o meno lunga per comprendere il grado di competenza dell’interlocutore. E’ bene, soprattutto, analizzare i feedback degli ex clienti, che rappresentano la migliore cartina di tornasole.

Dunque contattate più imprese e professionisti, raccogliete preventivi, feedback e informazioni. Infine, individuate quelli che sembrano garantire il miglior rapporto qualità prezzo.

Il metodo è efficace, l’unico in grado di assicurare risparmio e qualità. Tuttavia, può apparire macchinoso. E’ possibile agevolarlo, magari facendo riferimento ai portali di confronto preventivi.

Essi, infatti, non si limitano a rilasciare dei preventivi, ma rappresentano anche dei buoni punti di contatto tra domanda e offerta. Il miglior portale di confronto preventivi per questo genere di servizi è Edilnet.it. Si contraddistingue, infatti, per l’accessibilità dell’interfaccia, per la precisione del motore di ricerca interno, ma soprattutto per la qualità del parco imprese (e professionisti).

 

 




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