Realizzazione antibagno: quali i prezzi?

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Una guida che illustra i prezzi per la realizzazione di un antibagno.

L’antibagno è un locale che non si vede spesso nelle case degli italiani, per quanto sia ben disciplinato dal legislatore e sia, a certe condizioni, persino obbligatorio. Nell’articolo che segue offriremo una panoramica sull’antibagno, cercando di chiarire la questione dell’obbligatorietà, offrendo informazioni utili sui prezzi e sulle tecniche per valorizzare questo particolare locale.


 

Cosa è un antibagno?

 

Come suggerisce il nome, l’antibagno è un locale che precede il bagno. Normalmente di piccole dimensioni, risponde a una precisa esigenza abitativa ed è regolato dalla legge.

Attorno al concetto di antibagno ruotano alcune false credenze, causate principalmente dalla scarsa diffusione di questo locale all’interno delle case degli italiani.

False credenze che possono essere molto pericolose, soprattutto per chi sta ristrutturando casa e sta pensando a un open space. In alcuni casi, infatti, l’antibagno non solo è consigliato ma è persino obbligatorio. Se si trascura quest’obbligo si corre il rischio di diminuire il grado di vivibilità dell’immobile e di andare incontro a sanzioni.

 

 

Costo progettazione e realizzazione antibagno: prezzi medi
     
  Da A
Architetto per progettazione antibagno e direzione lavori (su valore opera) 2% 6%
Realizzazione antibagno con parete in muratura (al mc) 150,00 € 400,00 €
Realizzazione antibagno con parete in cartongesso (al mq) 30,00 € 90,00 €
Piastrellatura antibagno - manodopera (al mq) 7,00 € 60,00 €
Rifiniture antibagno (al mq) 45,00 € 180,00 €

 

N.B.: I prezzi indicati per la realizzazione di un antibagno solo delle stime indicative: per conoscere i costi reali consigliamo di richiedere preventivi alle aziende specializzate nella ristrutturazione di bagni e antibagni.

 

 

Quando progettare e realizzare un antibagno?

 

Stando alla normativa, l’antibagno è necessario quando tra il bagno e determinati locali non ci sono almeno due porte. L’idea del legislatore è di imporre la realizzazione di una zona che separi il bagno dalle stanze “vissute”, come la cucina, il salotto, la camera da letto etc.

Ne consegue che l’antibagno è necessario quando a collegare le varie stanze non c’è il corridoio. E’ necessario, per esempio, quando la casa presenta un ampio open space, tendenza che tra le altre cose si sta diffondendo a macchia d’olio.

Tra l’altro, è proprio questo il motivo per cui nella maggior parte delle case l’antibagno semplicemente non esiste: l’open space è una soluzione di recente diffusione, dunque è ancora l’approccio “con il corridoio” a farla da padrone.

 

 

Progettazione e realizzazione antibagno: la normativa

 

A dire il vero, la normativa che disciplina la realizzazione dell’antibagno non è nemmeno recente. Essa, infatti, è contenuta nel Decreto Ministeriale n. 190 del 1975.

Esso prevede l’obbligo di realizzare un antibagno quando non ci siano almeno due porte a separare il bagno dalla cucina, dalle camere da letto, dal salotto.

Quando è presente un corridoio che funge da accesso ai vari locali, l’antibagno non è obbligatorio in quanto, per definizione, viene rispettata la regola delle due porte. Quando è presente un open space, tale regola non è rispettata e quindi occorre realizzare l’antibagno.

La normativa, in realtà, è stata varata per porre fine a un approccio edilizio in voga fino alla prima metà del ventesimo secolo, ovvero la costruzione di bagno e cucina ravvicinati. Una tendenza che derivava dalle prassi delle vecchie case coloniche, e che aveva lo scopo di facilitare la realizzazione dell’impianto idrico. Peccato che così facendo si ponevano in essere gravi rischi di tipo sanitario.

La legge, per il resto, disciplina solo le misure minime dell’antibagno: 1,2 metri per un 1 metro.

 

 

Realizzazione antibagno: a cosa fare attenzione?

 

Il concetto dell’antibagno è abbastanza vago nell’immaginario collettivo. Alcuni ignorano persino la sua esistenza. Eppure, occorre fare molta attenzione, specie se si stanno progettando dei lavori di ristrutturazione. Se si intende creare un open space, per esempio, e rimuovere il corridoio, è necessario realizzare un antibagno.

Un altro elemento cui prestare l’attenzione è la gestione dello spazio dell’antibagno. Il rischio è di sprecare della preziosa metratura. Il consiglio è di utilizzare l’antibagno come una zona lavandino, un piccolo spogliatoio o un’anticamera nel quale spogliarsi, togliere le scarpe etc.

 

 

Progettazione e costruzione antibagno: a chi rivolgersi?

 

Il fai da te, a meno che non siate del mestiere, è da escludere. Anche perché di mezzo, come abbiamo visto, c’è una normativa stringente.

Dunque, rivolgetevi a una impresa edile. Se possibile, competente e conveniente allo stesso tempo.

Se ne avete la possibilità, fate riferimento anche a un architetto. Perché proprio l’architetto? Semplice: senza una consapevole e intelligente gestione degli spazi, proprio come abbiamo precisato nel paragrafo precedente, si corre il rischio di sprecare metratura.

 

 

Realizzare un antibagno: quanto costa?

 

Le opportunità sono due: costruire un antibagno in muratura, costruire un antibagno in cartongesso. La seconda soluzione, pur essendo meno solida, è comunque in grado di servire allo scopo (il rispetto della normativa) è garantire un livello estetico almeno sufficiente. Alle due alternative corrispondono naturalmente dei prezzi diversi.

 

  • Architetto per progettazione antibagno e direzione lavori: dal 2% al 6% sul valore dell'opera.
  • Realizzazione antibagno con parete in muratura: da 150,00 € a 400,00 € al mc.
  • Realizzazione antibagno con parete in cartongesso: da 30,00 € a 90,00 € al mq.
  • Intervento di piastrellatura dell'antibagno (solo manodopera): da 7,00 € a 60,00 € al mq.
  • Rifiniture antibagno (es. pavimento in gres antiumidità): da 45,00 € a 180,00 € al mq.

 

 

Il progetto per la realizzazione di un antibagno.

 

 

Realizzazione antibagno: come risparmiare?

 

Se il vostro obiettivo è risparmiare, non potete fare a meno di utilizzare il preventivo. E’ questa l’arma più potente a disposizione del consumatore. Dunque, seguite questo metodo: contattate più imprese, chiedete a ciascuna il preventivo, confrontate le ipotesi di costo così ottenute.

Infine, individuate la soluzione che vi offre le maggiori garanzie in termini di rapporto qualità prezzo.

Chi segue questo metodo, e soprattutto lo fa con intelligenza e impegno, è in grado di risparmiare cifre ingenti, pari anche al 20-50% della spesa media.

 

 




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