Autorizzazione per vincolo monumentale: quanto costa?

Autorizzazione per vincolo monumentale: cosa è?

L’autorizzazione per vincolo monumentale è un permesso specifico riservato a tutti gli interventi che coinvolgono immobili soggetti a vincolo monumentale.

Certo non è da tutti possedere un immobile soggetto a questo vincolo, ovvero classificabile come “bene culturale”. Di contro non è raro che, soprattutto nei centri storici, alcuni edifici di questo genere siano dati in gestione a privati, pur appartenendo allo Stato.

Sicché può nascere la necessità di intervenire dal punto di vista edilizio, magari esclusivamente sulle finiture. Il vincolo monumentale è una realtà ormai consolidata in Italia, e che riguarda un numero di immobili più alto di quanto si possa immaginare. E’ bene dunque conoscere gli elementi della normativa, in modo da non incorrere in sanzioni penali.

N.B.: I prezzi indicati per una autorizzazione per vincolo idrogeologico sono frutto di stime. Per conoscere i costi effettivi consigliamo di richiedere alcuni preventivi.

Autorizzazione per vincolo monumentale: quando serve?

Il legislatore, da questo punto di vista, ha adottato un approccio perentorio. L’autorizzazione per vincolo monumentale è necessaria sempre, ovvero ogni qualvolta si interviene su un immobile soggetto a vincolo monumentale.

Dunque, anche quando si realizzano o si intendono realizzare opere facenti parte della categoria “edilizia libera”, che di norma non richiederebbero nessun intervento.

Per quanto riguarda le esigenze manutentive o di ristrutturazione, gli edifici con vincolo monumentale, specie quelli utilizzati per uso privato, sottostanno alle medesime dinamiche degli edifici “normali”.

Autorizzazione per vincolo monumentale: la normativa

Le normative di riferimento sono due in particolare.

• Legge n. 1089 del 1939, la quale sancisce l’obbligo di richiesta e ottenimento dell’autorizzazione da parte della Soprintendenza, in caso di interventi soggetti a vincolo monumentale.

• Decreto Legge n. 42 del 2004, che circoscrive gli interventi ammessi e specifica che i beni culturali non possono essere deteriorati, rimossi, demoliti e che anche per il semplice cambio della destinazione d’uso è necessario ottenere l’autorizzazione della Soprintendenza.

Il legislatore ha anche disciplinato l’istituto sanzionatorio, che in merito appare piuttosto severo.

Chi esegue lavori senza autorizzazione, infatti, è soggetto a un’ammenda da 775,00 a 38.734,50 euro, a cui si aggiunge l’arresto da 6 mesi a 1 anno.

Inoltre, è chiamato a ripristinare lo stato dell’immobile antecedente ai lavori. Se non è possibile procedere al ripristino, l’autore del reato deve corrispondere una cifra pari alla perdita del valore cagionato all’immobile.

Come richiedere un'autorizzazione per vincolo monumentale?

Stando alla normativa, e considerando che essa sancisce un obbligo a prescindere dalla qualità e dall’entità dell’intervento, l’autorizzazione per vincolo monumentale andrebbe richiesta direttamente alla Soprintendenza facente capo al proprio territorio.

E’ necessario allegare il progetto e, in generale, tutte le informazioni necessarie affinché l’autorità possa valutare l’impatto e l’eventuale utilità dell’intervento.

La Soprintendenza è tenuta a trasmettere una risposta entro 120 giorni, ma nel caso la risposta tardasse ad arrivare, varrebbe il principio del silenzio-dissenso.

Per quanto riguarda le pratiche di autorizzazione, esse sono piuttosto complicate, come qualsiasi altra pratica finalizzata a un permesso. Il consiglio, dunque, è affidarsi a un professionista di caratura, che abbia esperienza in merito.

Gestire la ristrutturazione di un bene culturale non è come gestire la ristrutturazione di un normale immobile. Anche il rapporto con l’amministrazione avviene attraverso elementi di burocrazia che poco hanno a che vedere con quelle relative ai classici permessi.

Insomma, persino le pratiche sono diverse. Dunque, scegliere un architetto o un ingegnere di esperienza, e nello specifico in grado di vantare esperienze nella gestione dei beni culturali.

Autorizzazione per vincolo monumentale: quali i prezzi?

Le voci in questo caso sono due, una relative ai diritti di segreteria, ovvero i costi imposti direttamente dall’amministrazione pubblica, l’altra relativa all’attività del professionista che gestisce la pratica.

La prima voce è immodificabile, non soggetta a trattazione. La seconda è invece soggetta a negoziazione. Entrambe sono però variabili. I diritti di segreteria variano, seppur di poco, da Ente ad Ente. Gli onorari dei professionisti, invece, sono soggetti alle dinamiche del libero mercato.

• Autorizzazione per vincolo monumentale (diritti di segreterie): da 80,00 € a 250,00 €
• Autorizzazione per vincolo monumentale (onorario del professionista): da 160,00 € a 460,00 €

Autorizzazione per vincolo monumentale: come risparmiare?

Come abbiamo già specificato, è possibile agire solo ed esclusivamente sulla voce di spesa relativa all’onorario, che è comunque piuttosto variabile. Ciò significa che è possibile risparmiare. Come si fa? Beh, come sempre in questi casi: utilizzando con saggezza l’arma del preventivo.

Dunque, contattate più professionisti, chiedete a ciascuno il preventivo, confrontate le ipotesi di costo così ottenute. Infine, individuate il professionista che sembra offrire le migliori garanzie in termini di rapporto qualità prezzo.

E’ un procedimento abbastanza lungo, ma è l’unico che consente allo stesso tempo una contestualizzazione delle cifre e la possibilità di risparmiare. Nella migliore delle ipotesi, è possibile risparmiare anche il 20-30%.