Quanto costa una bonifica ambientale?

Cosa è una bonifica ambientale

Quando si parla di bonifica ambientale delle abitazioni spesso si fa confusione con quella che ha come protagonista microspie, cimici, telecamere nascoste etc.. In questo caso, è evidente, lo spionaggio non c’entra nulla.

Dunque, la vera definizione di bonifica ambientale è la seguente: l’insieme di interventi volti a rimuovere da una abitazione sostanze e materiali pericolosi per la salute, allo scopo di garantire i legittimi requisiti di salubrità e abitabilità.

Una definizione, questa, giocoforza generica e che comprende un gran numero di azioni e di iniziative. In questo articolo parleremo di quelle più frequenti, con un focus sull’amianto, che è poi il problema principale di molti edifici costruiti nel secondo dopoguerra.

Bonifica ambientale: quando è necessaria

La risposta più ovvia sarebbe: quando sono presenti materiali e sostanze in grado di mettere in pericolo la salute degli abitanti. Il pensiero va sicuramente all’amianto, materiale di costruzione molto utilizzato fino a qualche decennio fa, prima che si scoprisse la sua funzione cancerogena.

Tuttavia, tra le ragioni che possono portare a una bonifica ambientale, magari non urgente ma comunque doveroso, spicca la vivibilità. Alcune sostanze, per esempio, non compromettono, non in maniera irreversibile almeno, lo stato di salute delle persone, tuttavia generano un impatto considerevole sulla vivibilità. Il riferimento, in questo caso, è alle muffe.

Poi c’è un altro motivo, ben più materiale ma non per questo da ignorare: il valore economico della casa. E’ ovvio che una abitazione “bonificata”, che quindi non presenti più materiali dannosi o anche solo capaci di ridurre la vivibilità, abbia un valore economico nettamente più alto, spendibile nel mercato immobiliare.

Bonifica ambientale: le tipologie di intervento

Come abbiamo già detto, sono numerosi gli interventi che possono afferire alla categoria “bonifica ambientale”. Tre, però, sono particolarmente richiesti.

• Rimozione dell’amianto. Fino a qualche decennio fa, l’amianto era uno dei materiali edili più utilizzati per vie delle sue capacità isolanti, che lo hanno reso “l’ideale” per rivestire tetti e pareti, e per la sua efficacia additiva. Tuttavia, si è scoperto che le particelle di amianto rilasciate nell’ambiente, magari a seguito di una consunzione del materiale stesso, sono particolarmente cancerogene. Per tale motivo, è incentivata dal legislatore, nonché molto richiesta dai proprietari di vecchie abitazioni, la rimozione dell’amianto (e il relativo smaltimento). Nella fattispecie una volta era molto usato l'Eternit e, proprio per questo, abbiamo realizzato un'apposita guida ai prezzi dedicata allo smaltimento di questo tipo di fibrocemento a base di amianto ("Costo smaltimento Eternit").

• Rimozione della muffa e trattamenti antimuffa. Sia chiaro, la muffa, almeno lei, non è cancerogena. Essa però portare a problemi respiratori, allergie, congiuntiviti, sintomi fastidiosi come il naso chiuso. Una sua rimozione, seguita da un trattamento antimuffa, è molto spesso doveroso.

• Rimozione di altri materiali dannosi. Sono numerosi i materiali dannosi presenti nelle nostre case, e portati “dall’esterno”, come i cosmetici, e “interni”, come quelli utilizzati nell’edilizia. Per esempio, molte vernici, come quelle utilizzate per rivestire il tetto, sono in formaldeide, che ha una funzione cancerogena nel peggiore dei casi, e produce sintomi quali emicrania nel migliore dei casi.

Bonifica ambientale: a chi rivolgersi

E’ quasi inutile specificarlo: c’è in gioco la salute, quindi è sconsigliatissimo il fai da te. Anche perché gli interventi di bonifica ambientale sono nella maggior parte dei casi molto tecnici, e richiedono il possesso di competenze specifiche.

Ad ogni modo, se il vostro obiettivo è liberarvi dell’amianto presente nella vostra abitazione, dovete fare riferimento alle imprese che, a vario titolo, offrono un servizio di questo tipo. In genere, sono note con l’espressione “imprese di servizi ambientali”. Anche alcune imprese prettamente edili, va detto, realizzano interventi di questo tipo.

Per quanto riguarda gli altri due interventi, quelli che riguardano la muffa e sostanze dannose in generale, si può fare riferimento a semplici imprese edili che integrano la loro offerta proprio con questi servizi.

Bonifica ambientale: a cosa fare attenzione

Quando si parla di bonifica ambientale, e soprattutto di rimozione dell’amianto, il comune cittadino deve fare attenzione a tre elementi in particolare.

• Fai da te. Lo abbiamo già detto ma è bene ripeterlo: no al fai da te. Il rischio non è solo quello di fare un pessimo lavoro, ma anche di recare danno a se stessi.

• Reale competenza dell’impresa. Mai affidarsi a personale non qualificato, che non vanta nessun tipo di credenziale o referenza. Siamo in presenza, infatti, di interventi delicati, che riguardano la salute delle persone.

• Agevolazioni. In alcuni casi, è possibile usufruire di importanti agevolazioni fiscali. Ne parleremo nell’ultimo paragrafo.

Bonifica ambientale: quali i prezzi?

• Rimozione e smaltimento amianto di superfici piccole (max 100 mq): da 15,00 € a 25,00 € al mq.

• Rimozione e smaltimento amianto di superfici medie (max 200 mq): da 12,00 € a 17,00 € al mq.

• Rimozione e smaltimento amianto di superfici grandi (500 mq circa): da 10,00 € a 14,00 € al mq.

• Rimozione e smaltimento amianto di superfici molto grandi (oltre 1.000 mq). Da 8,00 € a 10,00 € al mq.

• Rimozione muffa e trattamento antimuffa (per stanza di 20 mq): da 50,00 € a 150,00 €.

• Rimozione verniciatura dannosa e ri-verniciatura: da 2,00 € a 15,00 € al mq.

Bonifica ambientale: come poter risparmiare?

La buona notizia è che è possibile risparmiare anche quando si realizza (o per meglio dire si commissiona) una bonifica ambientale. Il consiglio è di utilizzare l’arma del preventivo, quindi di chiedere il preventivo a più imprese, comparare le offerte e scegliere quella con il miglior rapporto qualità-prezzo.

Molto utile è anche richiedere le agevolazioni fiscali. La Legge di Stabilità consente di detrarre dall’IRPEF varie spese, tra cui quelle, per esempio, di rimozione e smaltimento dell’amianto. Nello specifico, è possibile detrarre il 50% della spesa (mediante dieci rate annuali). Nel caso si sostituisca l’amianto con pannelli fotovoltaici, poi, la detrazione sarà del 65%.